BEST TEAM OF THE MONTH / APRILE 2018 – Ecco i vincitori

Curiosi di conoscere il nome dei vincitori del BEST TEAM OF THE MONTH per il mese di Aprile 2018?

Vi accontentiamo subito pubblicando i loro nomi:

  • Categoria 5-10 anni, team “Lupetti”, della Scuola Primaria “Don Bosco” di Rotonda (PZ)
  • Categoria 11-13 anni, team “Le bertucce online”, dell’Istituto di Istruzione Secondaria di Primo Grado “Piero Calamandrei” di Torino (TO)
  • Categoria 14-19 anni, team “Grimaldi Travel”, della Scuola Secondaria di Secondo Grado Istituto “Principi Grimaldi” di Modica (RG)

Complimenti ai 3 team che si aggiudicano i kit didattici e le video library messi in palio da Amref.

Mi raccomando ragazzi il mese di maggio rappresenta per voi l'ultima occasione per poter vincere il Best team of the month e il super premio finale.

Per permettere a tutti i team di partecipare e ricevere i premi previsti dal regolamento tutte le missioni si concluderanno il 21 maggio 2018. In questo modo potremo assegnare i premi “Best Team of the Month” di maggio e “Best Team of The Year” in tempo per la conclusione dell’Anno Scolastico 2017/2018.

Quindi non c'è tempo da perdere.

Agenti 0011 questa sarà la missione più impegnativa. La sfida al vertice entra nel vivo e i vincitori del Best Team of the Year 2018 potreste essere proprio voi!

Agenti0011 del Liceo Caravaggio – MILANO

In veste di Agenti0011 nella città di Milano, gli studenti della 4D del Liceo Artistico Caravaggio sono usciti in missione sul territorio di Lambrate per individuarne le criticità e le potenzialità. Dall’esplorazione è emerso un buon grado di sicurezza del quartiere che, però, si abbassa di notte e su cui bisognerebbe intervenire per rendere la zona più vivibile di sera. Gli studenti sentono inoltre la necessità di un maggior numero di luoghi di aggregazione, che potrebbero nascere dalla riqualificazione di spazi abbandonati, ponendo fine in questo modo anche ai casi di degrado e di incuria. Una volta rientrati alla base, gli studenti di Agente0011 elaboreranno una proposta che abbia l’obiettivo di migliorare il quartiere, rendendolo più sostenibile ed inclusivo.

Agenda ONU: finalmente la disabilità!

L’approvazione da parte dell’Assemblea delle Nazioni Unite dei diciassette Obiettivi di Sviluppo Sostenibile rappresenta salto di qualità nella definizione delle politiche di sviluppo. Se infatti in passato le strategie si limitavano a fissare obiettivi senza specificare le relazioni tra di loro, oggi è cresciuta la consapevolezza che tutti questi elementi critici hanno uno stretto legame: i disastri ambientali colpiscono lo sviluppo e aggravano le condizioni di povertà; lo sviluppo economico deve includere tutti i cittadini, senza lasciare nessuno indietro, e prevenire i disastri e ridurre le emissioni di anidride carbonica, e così via.
I Governi sono inoltre tenuti a includere, sia nelle decisioni sia di politica interna sia negli interventi di cooperazione internazionale, gli elementi contenuti negli Obiettivi, che includono i diritti di tutti i cittadini e che, in ben sette punti, citano esplicitamente le persone con disabilità.
Come sottolinea Yannis Vardakastanis, presidente dell’EDF (European Disability Forum): “Finalmente le donne, gli uomini, i bambini e ragazzi con disabilità sono pienamente inclusi in questa nuova Agenda”. Il documento, infatti, mette al centro i diritti umani, che si propone di garantire, realizzare e tutelare, e tra essi vi sono appunto i diritti delle persone con disabilità, con numerosi riferimenti espliciti, ad esempio in ambito di educazione, lavoro, riduzione delle disparità, città inclusive o dati statistici. Più in generale si può dire che le persone con disabilità vengano realmente messe al centro della lotta alla povertà e inserite a tutti i livelli nel ogniqualvolta si parla di persone in condizioni di vulnerabilità”.
 

Adotta un albero: il team 10 Querce si impegna sul proprio territorio

Il team "Le Querce” della Scuola Secondaria di II Grado Francesco Morano, Caivano (NA) ha deciso di celebrare l'Earth Day, la Giornata Mondiale della Terra lo scorso 22 aprile impegnandosi concretamente sul proprio territorio.

Perché come dicono i ragazzi:

Piantare alberi è un’attività che non garantisce alcun ritorno economico, tangibile nell’immediato, ma nel tempo può avere un ritorno importante nel portare la salute al pianeta.

Un albero accoglie forme di vita vegetali, offre dimora, riparo e cibo per piccoli insetti, api e uccelli ed altri mammiferi e produce ossigeno e abbatte l’anidride carbonica.

Tutti temi che riguardano la difesa della biodiversità e della lotta al cambiamento climatico.

Guardate il video dell'esperienza e leggete l'articolo che ha dedicato all'esperienza la redazione del Giornale di Caivano.it

Sai lavarti le mani?

L’ 80% delle malattie sono trasmesse tramite il tatto. Le mani possono diventare un incredibile ricettacolo di batteri, visto che ognuno di noi può averne fino a 3 mila tipi diversi sulla superficie.

Ecco perché non solamente è necessario lavarsi la mani, ma bisogna seguire un serie di precisi passaggi così come suggerisce l’Organizzazione Mondiale della Sanità e il Ministero della Salute.

Un corretto lavaggio riduce di oltre il 40% il rischio di contrarre infezioni e quindi imparare a lavarsi le mani in modo corretto ed efficace è veramente importante.
 

Anche a Reggio Calabria gli Agenti0011 vogliono salvare il territorio

Tre eventi importanti hanno coinvolto intensamente in questo mese di Marzo noi studenti delle due quinte dell’Istituto Tecnico Industriale Panella‐Vallauri di Reggio Calabria impegnati in un progetto di ASL che prende spunto dalle missioni del portale agente0011.it. Questi incontri che ci hanno dato l’opportunità di sperimentare direttamente cosa voglia dire Democrazia partecipata con un focus sul nostro territorio. Abbiamo scelto di intervenire nel quartiere di riferimento della scuola con la proposta di riqualificazione per il Parco Baden Powell che è culminato nella partecipazione all’assemblea cittadina per un confronto con le istituzioni.

In una prima fase abbiamo svolto delle interviste nel quartiere della Rotonda e l’uscita nel quartiere della scuola è stata la nostra prima bella esperienza di incontro con i cittadini residenti. Abbiamo superato la timidezza iniziale nell’ approcciarci con le persone ed ascoltare quale idee o proposte avessero per il Parco attraverso un questionario preparato giorni prima in aula. Abbiamo constatato che il parco era sconosciuto ad alcune persone e ha perso la sua identità e funzione di bene comune divenendo un non luogo. L’ascolto con diversi target di cittadini ci ha permesso di recepire punti di vista più allargati, inclusivi e diversi su come vogliono vivere il parco. Durante l’uscita siamo divenuti reporter, fotografi, giornalisti, supporter e animatori. Dal dialogo con anziani, abbiamo appreso come si presentava il quartiere prima del suo sviluppo urbanistico e le sue caratteristiche.
Siamo rientrati a scuola entusiasti e con una grande quantità di informazioni e di idee e soprattutto soddisfatti per aver suscitato interesse nella cittadinanza che ha risposto con curiosità e grande disponibilità alle  nostre interviste.

Dopo l’uscita in quartiere abbiamo partecipato a un’assemblea cittadina: per questa uscita pubblica di confronto con la città ci siamo preparati a dovere. Già negli incontri iniziali la nostra tutor ci aveva introdotti al mondo che regola la vita cittadina, agli organi di governo nostri interlocutori e alle possibilità che ogni cittadino ha di confrontarsi con l’amministrazione attraverso lo strumento degli istituti di partecipazione popolare. Per noi studenti è sta l’opportunità di vivere un’ esperienza diretta di partecipazione: presentarsi alla città per diffondere il nostro progetto di ASL, esporre Agenda 2030 e parlare delle missioni di Agente 0011, conoscere il mondo delle associazioni e conoscere altri problemi e bisogni della nostra città. L’emozione era tanta: nessuno di noi aveva mai fatto un’esperienza simile e pensavamo di non riuscire ad esprimerci come volevamo davanti al Sindaco, agli altri amministratori e soprattutto davanti ad un pubblico così numeroso. Ma una volta salite sul palco, davanti ad un salone pieno di cittadini, abbiamo compiuto un’altra parte della nostra missione con successo. Abbiamo descritto all’assemblea il Parco urbano Baden Powell (per il quale è in corso un intervento di riqualificazione), la Missione Agente 0011, di come noi studenti lo abbiamo preso in considerazione come bene comune e come arrivare a centrare l’obiettivo 11 presentando proposte concrete di miglioramento in chiave sostenibile che poi sottoporremo all’amministrazione comunale.

Tutto è andato bene e abbiamo favorevolmente sorpreso un po’ tutta la platea che ci ha regalato un grande applauso per l’idea con la quale vogliamo portare avanti la missione ma anche di incoraggiamento perché tutti sono stati molto felici di avere un bell’esempio di cittadinanza attiva da parte degli studenti.
Grazie al nostro coinvolgimento nel progetto Agente0011 ci è stata data la possibilità di partecipare al laboratorio di comunità di Siracusa, che si è svolto a inizio marzo. Rientriamo cariche come un uragano dopo il laboratorio di comunità, pronte a diffondere le idee emerse dall’incontro con i ragazzi ‐Agenti come noi che stanno partecipando da settembre a un percorso di ASL volto alla creazione di uno spazio giovani che risponda realmente alle esigenze dei giovani. Abbiamo trascorso due giornate intense all’insegna del confronto e dello scambio, della conoscenza di altre culture e del mondo associazionistico ma soprattutto  di scoperta con un approccio coinvolgente e divertente. I tavoli di lavoro, basati su tematiche diverse (inclusione, sostenibilità, donne…) , hanno dato a noi studenti la possibilità di dire la nostra, confrontarci senza timore, sfornare idee su idee per la proposta di animazione e socializzazione  dello spazio giovani. I gruppi di lavoro, Sostenibilità e inclusione‐integrazione, ai quali abbiamo partecipato direttamente ci hanno regalato nuove amicizie, visioni diverse per lo stesso problema e scambi con altre culture. A fine giornata noi ragazzi abbiamo poi rappresentato in sintesi su dei cartelloni il frutto del nostro lavoro(scambi di idee, visione sul futuro, eventuali criticità e buone prassi) e che rappresenterà la base condivisa per la loro proposta.
A Siracusa abbiamo conosciuto ragazzi maturi e consapevoli di ciò che vogliono realizzare, ma soprattutto disposti a fare bene per la loro città!

Smosse da questa intraprendenza, anche noi vogliamo fare della nostra proposta Parco Urbano Baden Powell un vero “capolavoro” pensato dai noi giovani da presentare alla città e all’amministrazione comunale e dimostrare con i fatti ciò che molti credono impossibile! Era la nostra prima esperienza di questo genere, siamo partite piene di timori invece rientriamo più sicure e determinate e tanto arricchite.
Adesso, mentre proseguiamo con la nostra missione, aspettiamo nuove ed entusiasmanti occasioni. Saluti da Reggio Calabria!

Articolo scritto dagli studenti e dalle studentesse dell’Istituto Tecnico Industriale Panella‐Vallauri di Reggio Calabria

Leggi qui l'articolo originale sul sito di ActionAid

Un mondo di muri

Un mondo di muri è una serie del giornale brasiliano Folha de S. Paulo dedicata alle barriere costruite per chiudere i confini. Fermare i migranti o nascondere la povertà. Nel 2001 ne esistevano 17, oggi sono 70.

Il Kenya sta costruendo una barriera per fermare i profughi somali come mostra questo video pubblicato su Internazionale.

Dal 2014 il Kenya ha cominciato a costruire una recinzione al confine con la Somalia per fermare il passaggio dei profughi. Sono stati costruiti 5,3 chilometri di recinzione su una frontiera lunga 700 chilometri. Il governo keniano vorrebbe inoltre chiudere il campo profughi di Dadaab, dove vivono 235mila persone, perché considerato un pericolo per la sicurezza nazionale. Oggi i somali in Kenya sono più di 300mila. Negli ultimi quattro anni sono state rimpatriate in Somalia circa 78mila persone. 

Per Fredrick Shishia, un funzionario del governo di Nairobi: 

Il motivo principale per costruire una barriera è impedire le incursioni dei terroristi che entrano in Kenya dalla Somalia”.

 

Day Zero: a Città del Capo si fa sempre più vicino il giorno in cui non ci sarà più acqua

Il mondo ha sempre più bisogno di acqua. Ne consumiamo in misura sempre maggiore. Al punto che il consumo globale di acqua è cresciuto del 600% nel giro di un secolo.
Il nostro pianeta ha raggiunto il primo miliardo di popolazione nel 1804, il secondo nel 1927 e da allora aumentiamo di un miliardo ogni 12-13 anni: da qui l'aumento esponenziale che ci sta facendo divorare le risorse idriche. Entro il 2050, la popolazione mondiale crescerà di circa 2 miliardi di persone e la domanda globale di acqua potrebbe essere superiore del 30% rispetto a quella odierna. 

Un allarme che in alcune zone del mondo sta diventando una vera e propria emergenza.

IL DAY ZERO

È il caso di Città del Capo, in Sud Africa dove si sta avvicinando il Day Zero. Il giorno in cui potrebbe non esserci più acqua.

Vusi Ntuli, responsabile dell’area programmi di Amref in Sud Africa, racconta cosa sta accadendo a Città del Capo:

Attualmente la situazione rimane difficile. La pressione dell’acqua dalle dighe è stata ridotta, così da centellinare quella che arriva alle persone. Il Comune trasporta l’acqua nelle comunità, la fa confluire in cisterne e le persone possono raccoglierla con contenitori grandi dai 5 ai 20 litri.

La vita della popolazione è completamente stravolta. Moltissime persone non hanno accesso ai pozzi, specialmente la popolazione nera, la maggioranza, che tutt’oggi resta la fetta di popolazione più povera“.

SIAMO TUTTI AFRICANI
Ma come afferma Guglielmo Micucci Direttore di Amref Italia:

“Il rischio che stiamo affrontando in Sud Africa è emblematico di quello che potrà accadere non solo in Africa, nei prossimi anni, se non si interverrà, tutti insieme, comunità, ONG, governi, per far si che le popolazioni, in particolare quelle rurali, possano avere un accesso equo ad acqua sicura.

La gestione dell’acqua oltre ad essere fondamentale per la salute è elemento basilare per la vita stessa. IL futuro dell’Africa e del mondo, passa attraverso sistemi idrici efficienti e integrati, un uso consapevole delle risorse idriche e una maggiore coscienza della limitatezza di questa risorsa“.

In Sudafrica, come in tutti i paesi in cui opera in Africa subsahariana, Amref combatte contro la carenza di acqua, il mancato accesso a fonti idriche sicure e a servizi igienico sanitari, perché l’esito di questa battaglia è una chiave di volta fondamentale per garantire la lotta alle malattie, lo sviluppo e l’autodeterminazione delle popolazioni più svantaggiate.

Nel mondo sono 2,1 miliardi le persone che non hanno accesso a servizi di acqua potabile gestiti in sicurezza. L’acqua contaminata può trasmettere malattie come la diarrea, il colera, la dissenteria, il tifo e la polio. L’acqua contaminata è responsabile di almeno 502.000 morti per diarrea ogni anno. Una strage che sarebbe in larga parte prevenibile. Con misure adeguate, si potrebbe evitare ogni anno la morte di 361.000 bambini al di sotto dei 5 anni di età.

PROBLEMA ACQUA IN ITALIA
Tra i 28 Paesi dell'Unione europea  l'Italia ha il maggiore prelievo annuo di acqua per uso potabile pro capite: 156 metri cubi per abitante, ma una famiglia su tre (il 29,1%) dichiara di non fidarsi a bere quella del rubinetto (dati ISTAT).

Inoltre in 342 comuni, in cui risiedono circa 1,4 milioni di abitanti (2,4% della popolazione totale), è totalmente assente il servizio di depurazione delle acque reflue urbane.
Nell'estate 2017, la quarta più asciutta degli ultimi due secoli, le ondate di calore sono state più frequenti e più intense in 571 città europee, con un triste primato per Roma e con un incremento della siccità nell'Europa meridionale. Le analisi mostrano che 0,5 °C di temperatura media in più aumentano di quasi 2,5 volte la probabilità di eventi mortali con oltre cento vittime per gli effetti diretti delle temperature, a prescindere da siccità, alluvioni e altri danni.

Secondo l'Isat "a causa della crisi idrica nei quattro principali bacini idrografici italiani (Po, Adige, Arno e Tevere) le portate medie annue hanno registrato una riduzione media complessiva del 39,6%" rispetto alla media del trentennio 1981-2010; il maggior deficit di precipitazioni "nella seconda metà dell'anno con uno stato sempre 'estremamente secco'". Nell'anno più secco, il 2017 appunto, una famiglia su 10 (il 10,1%) in Italia ha lamentato irregolarità nel servizio di erogazione dell'acqua nella propria abitazione.

 

Gli Agenti 0011 di Torino sostengono il diritto alla salute nel quartiere Mirafiori

L'11 Aprile 2018 gli studenti del Liceo delle Scienze Umane Domenico Berti di Torino hanno incontrato i bambini della Direzione Didattica Franca Mazzarello per coinvolgerli in un laboratorio ludico sul tema della salute.
 
I ragazzi del Berti, agenti in missione per salvare il pianeta, hanno partecipato a un percorso di alternanza scuola-lavoro, inserito nel progetto Agente0011, “nato per promuovere l’educazione alla cittadinanza globale ed educare i giovani allo sviluppo sostenibile”, racconta Francesca Gabrielli di Amref Health Africa, l’Ong che ha accompagnato i ragazzi nella realizzazione del progetto, con il supporto della cooperativa Anima Giovane. Durante il percorso è stata affrontata la tematica della salute, intesa non come semplice assenza di malattie, bensì come uno stato di completo benessere fisico, psichico e sociale. Al fine di contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, stabiliti dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, i ragazzi si sono mobilitati sul territorio del quartiere Mirafiori e si sono fatti promotori di salute, con l’obiettivo di sensibilizzare e istruire le nuove generazioni alla promozione di un modello di società più sostenibile, responsabile ed inclusiva, in un’ottica di peer education.
 
Hanno quindi coinvolto i bambini della Mazzarello in un laboratorio presso la Fondazione Cascina Roccafranca e attraverso giochi interattivi e didattici hanno accompagnato i bambini in una riflessione sul significato del concetto di salute e sulle principali componenti del benessere. Con un divertente gioco a squadre, i bambini della Mazzarello hanno conquistato tutte le componenti necessarie al loro amico Coco per stare bene: la salute fisica, ma anche l’istruzione, la famiglia, l’amicizia, le relazioni sociali. E così, grazie a loro, Coco è tornato a essere un bambino in salute e, dunque, felice.
 

Earth Day: gli Agenti 0011 partecipano al festival Villaggio della Terra

Dal 21 al 25 aprile a Roma verrà allestito sulla Terrazza del Pincio il "Villaggio per la Terra" .

5 giorni di sport, concerti, esposizioni, mostre, convegni, spettacoli, laboratori didattici, attività per bambini e buon cibo. 

I nostri Agenti 0011 non possono mancare. Ed infatti la classe 2 A dell’Istituto PAPA GIOVANNI XXIII – IC DUCA D’AOSTA – NOVARA  presenterà LE BUONE PRATICHE DELLA SCUOLA: LA SOLIDARIETA’.

Da due anni  infatti la classe sta vivendo una bellissima esperienza di solidarietà che ha per protagonista una bambina etiope affetta da una grave malattia degenerativa alla cornea. La bimba, più volte, è stata ospitata a Novara per qualche giorno in occasione della sua venuta in Italia per motivi di salute. I bambini e le loro famiglie si sono attiviti una gara di solidarietà per raccogliere fondi destinati a supportare le sue spese.

Nei prossimi giorni vi racconteremo come è andata. Per ora forza Aiutanti del Pianeta siamo con voi!

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