Insieme Possiamo Tutto: arriva il game della partecipazione studentesca!

Hai un problema nella tua scuola e non sai cosa fare per risolverlo? Vuoi portare un cambiamento ma non sai come muoverti? Non preoccuparti, sono in arrivo delle nuove missioni per voi agenti, grazie alle quali ognuna e ognuno di voi potrà mettersi alla prova con le idee più irriverenti e tattiche per raggiungere l’obiettivo di cambiamento che vi sarà affidato!

“Nessuno ci prende in considerazione, nessuno ci ascolta e nessuno si interessa ai nostri bisogni”: quante volte abbiamo detto questa frase in preda alla rassegnazione più totale dopo essere stat* completamente ignorat*? Questo gioco si configura come un pacchetto di missioni attive tutto l’anno, in cui dovrete capire come risolvere una serie di problemi all’interno della scuola attraverso gli strumenti di rappresentanza e partecipazione a vostra disposizione. A partire da questi problemi analizzerete le tutele legislative e giuridiche, vi interrogherete su come organizzarvi all’interno della scuola per portare avanti la missione ed elaborerete diverse strategie di campaigning e mobilitazione collettiva.

Nell’ambito del progetto Orientamento e Partecipazione per l’Educazione finanziato dall’Unione Buddhista Italiana abbiamo svolto numerosi percorsi per stimolare e accrescere la partecipazione studentesca nelle scuole e crediamo che tutto questo sia fondamentale per accrescere il potere che l* giovani possono avere nel trasformare la scuola e la società in cui vivono, portando cambiamenti positivi per tutta la comunità.

Vogliamo accompagnarvi in un processo che metterà alla prova la vostra creatività e astuzia, per far diventare il “non cambierà mai niente” in un “insieme possiamo tutto”. Infatti, per vincere dovrete collaborare come gruppo, arrivando a soluzioni condivise e realmente efficaci. Non vogliamo sentire scuse di nessun tipo, ma solo soluzioni che faranno drizzare i capelli a tutto il consiglio d’istituto di Agente0011.

 

ISTRUZIONI PER LA PARTECIPAZIONE

Per raggiungere i vostri obiettivi di cambiamento potete partecipare alle missioni “Possiamo Tutto – il gioco”. Le missioni sono strettamente collegate tra loro e consequenziali, partite dalla prima (1. tutele giuridiche) per poi passare a quelle successive (2. organizziamoci e attiviamoci e 3. solidarietà tra pari).

Nei download trovate una serie di materiali e documenti utili per svolgere queste missioni.

 

Spazi sicuri per tutt*

Cosa pensano gli adolescenti sulla violenza? Abbiamo indagato questo fenomeno con IPSOS nell’ambito del progetto Youth for Love Italia, finanziato con i fondi otto per mille Soka Gakkai. È emerso che per ragazze e ragazzi dai 14 ai 19 anni i motivi principali per cui si diventa oggetto di violenza sono le caratteristiche fisiche, l’orientamento sessuale e l’appartenenza di genere. In più per 4 giovani su 5 una donna può sottrarsi a un rapporto sessuale, per 1 su 5 non è violenza toccare le parti intime senza consenso e le ragazze possono provocare la violenza sessuale se mostrano un abbigliamento o un comportamento eccessivamente provocante.

Sono tutti dati che vivono nei fatti all’interno delle scuole, luoghi che purtroppo possono diventare di produzione e riproduzione della violenza di genere e tra pari. Da anni costruiamo percorsi di consapevolezza e di empowerment con le comunità educanti, dotandoci di strumenti che possano contrastare le violenze agite e costruire un nuovo modo di stare insieme in classe e nell’istituto, basati sul consenso e l’inclusione. Da Roma le studentesse e gli studenti del progetto Youth for Love Italia invitano tutta la comunità di Agente0011 a riflettere su questo tema, chiedendovi di replicare l’attività che hanno ideato per la loro scuola, tramite la missione annessa che trovate nel portale. 

Non possiamo restare immobili di fronte al problema sistemico della violenza, di matrice patriarcale e xenofoba. Le scuole devono diventare luoghi sicuri per tutte le soggettività che le abitano, luoghi in cui poter esprimere le proprie fragilità e i propri talenti. Per farlo dobbiamo partire dall’identificazione di regole condivise di cui dotarci, che tengano dentro bisogni e necessità di chi vive gli spazi collettivi. Gli spazi sicuri possono rappresentare così un orizzonte verso il quale tendere, dove potersi sentire accolti e parte di un gruppo che fa della cura reciproca la base da cui partire.

Qui l’indagine da approfondire https://www.actionaid.it/informati/notizie/violenza-tra-adolescenti-indagine-actionaid-ipsos

Tutte e tutti in piazza contro la violenza di genere

Violenza di genere

Le forme di espressione della violenza sono molteplici e profondamente trasversali. A noi, infatti, giungono quelle più estreme ed evidenti, il più delle volte senza via di ritorno. Eppure, la violenza di genere è infestante, pervade tutti gli ambiti della vita, e il più delle volte facciamo fatica a ricondurre a una matrice patriarcale profondamente radicata nella nostra cultura le sue origini più profonde.

I rapporti di potere si fondano su una salda asimmetria, che diventano strumento di assoggettamento e coercizione. Lo diventano attraverso i quotidiani abusi, le microaggressioni che vengono costantemente minimizzate, la disparità salariale sui luoghi di lavori, il peso del carico di cura riversato unicamente sulle donne, senza una reale possibilità di emancipazione. Lo diventa finanche il linguaggio, specchio di un privilegio maschile, che rifiuta la declinazione di alcune professioni, perché si sa, “non sono quelle le questioni importanti”. Eppure, attraverso il linguaggio nasciamo nel mondo e nello stesso ci definiamo a partire da sembianti rappresentazionali che di noi dicono. E delle nostre capacità, e soprattutto nella potenza di poterci inscrivere in un futuro che finalmente possa diventare anche per noi donne una possibilità concreta.

Alcuni dati

Prevenzione sottocosto. La miopia della politica italiana nella lotta alla violenza maschile contro le donne, il report sul monitoraggio delle politiche antiviolenza è stato di recente pubblicato da ActionAid. In linea con NUDM, viene denunciata la sottovalutazione dei meccanismi di prevenzione e il suo inadeguato finanziamento. Ciò si riflette anche nei dati emersi dalla ricerca: al significativo aumento di risorse (+156%) registrato nell’ultimo decennio, non corrisponde una diminuzione del numero di femminicidi in Italia. Un dato, quest’ultimo, che dimostra quanto siano inadeguate le politiche antiviolenza adottate fino ad oggi e la necessità di intervenire sulle cause culturali che producono e riproducono il fenomeno attraverso l’adozione di una norma che stanzi annualmente fondi certi per la prevenzione primaria, la cui finalità è proprio fare in modo che la violenza non venga proprio agita.

 

Manifestazione 25 novembre

La Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, non deve diventare la ricorrenza della retorica istituzionale sulla lotta alla violenza di genere. D’altronde è un tema ancora trascurato dalla politica, come dimostra l’inadeguatezza del sistema antiviolenza nel suo complesso, su cui le istituzioni ad ogni livello investono poco e su cui si espongono esclusivamente in occasione di ricorrenze simboliche.

È fondamentale sostenere le mobilitazioni del movimento femminista e delle piccole e medie realtà che supportano le donne e le ragazze che subiscono violenza attive 365 giorni l’anno. ActionAid ha aderito al corteo di Roma del 25 novembre 2023 e condivide le proposte del manifesto TransfemministƏ ingovernabili contro la violenza PATRIARCALE!  del collettivo femminista Non Una Di Meno (NUDM).

In particolare, ActionAid condivide la necessità di scardinare il sistema patriarcale dalle sue fondamenta in quanto responsabile delle disuguaglianze e discriminazioni di genere che producono e riproducono le varie forme di violenza maschile contro le donne e le persone LGBTQIA+, nonché politiche pubbliche che sempre più restringono alle donne l’accesso ai diritti fondamentali e agli spazi pubblici.

 

Se vuoi vedere foto o video della manifestazione nazionale a Roma e del corteo a Milano:

 

Per approfondire:

Agente0011 torna online anche per l’a.s. 2023/2024: in arrivo tante nuove missioni!

Benvenute e benvenuti, bentrovate e bentrovati sul portale Agente0011,

Finalmente ci siamo…la nuova challenge è online! Come ogni anno, potrete partecipare a tante missioni incentrate sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite per attivarvi in prima persona per un futuro più sostenibile e giusto, a partire dalle nostre comunità locali fino al mondo intero.

Anche per l’anno scolastico 2023-2024 ci concentreremo in particolare sul favorire e rafforzare strumenti e spazi di partecipazione per studentesse e studenti, a partire dalla consapevolezza che la partecipazione non è solo un tema, ma anche un metodo, uno strumento attraverso il quale rendere le nostre scuole più inclusive, sicure, sostenibili e che tengano in considerazione bisogni e desideri di chi le vive ogni giorno. Lo faremo a partire dalla campagna Possiamo Tutto, promossa da ActionAid e Unione degli Studenti per richiedere una riforma degli organi collegiali e introdurre maggiori spazi e strumenti di partecipazione rafforzando così il potere decisionale di studentesse e studenti.

Trasversalmente ai 17 SDGs, analizzeremo le ingiustizie e disuguaglianze a livello globale, nazionale e locale per elaborare soluzioni e alternative oltre che favorire la comprensione critica di altre e altri giovani rispetto alle tematiche trattate. È infatti a partire dai e dalle giovani, dalle loro voci e dai loro desideri che riusciremo ad affrontare le molteplici crisi che stiamo vivendo, tra cui la crisi climatica, quella economica, la guerra.

 

Siete pronte e pronti per cambiare l’Italia a partire dalla scuola?

Unitevi a noi e iscrivetevi alla challenge!

 

 

Il portale Agente0011 si rivolge alle scuole di ogni ordine e grado di tutta Italia coinvolgendole in un percorso di apprendimento e mobilitazione per rafforzare la cittadinanza attiva e il raggiungimento degli obiettivi educativi per i cittadini globali, in ottemperanza anche alle linee guida ministeriali sull’insegnamento dell’educazione civica, i e le giovani da tutta Italia sono chiamati e chiamate a partecipare con la propria classe o con un gruppo informale alla sfida sulla sostenibilità.