Global Footprint Network

Il Global Footprint Network è un’organizzazione di ricerca che sta cambiando il modo in cui il mondo gestisce le sue risorse naturali e reagisce ai cambiamenti climatici . Dal 2003 ha collaborato con più di 50 nazioni, 30 città e 70 partner globali per fornire scenari scientifici che hanno indirizzato le politiche ad alto impatto e le decisioni di investimento. Insieme ai suoi partners sta creando un futuro in cui tutti possano prosperare entro i limiti del pianeta.
http://www.footprintnetwork.org/

Anche Ferragamo veste d’arancia

In gergo si chiama “pastazzo d’arance” e rappresenta il 40% degli agrumi raccolti in Sicilia (più di due milioni di tonnellate all’anno) destinato allo smaltimento. Ma se fino ad oggi scorza, polpa e semi di frutti imperfetti sono stati convertiti in biomasse per le energie rinnovabili, adesso avanzi e sottoprodotti dellʼindustria agrumicola si trasformano in materiale tessile. Orange fiber è l’idea di Adriana Santanocito, esperta in nuovi materiali e tecnologie per la moda, ed Enrica Arena, laurea in Cooperazione internazionale. Il tessuto, del tutto ecosostenibile, viene ricavato grazie alle nanotecnologie e permette anche la realizzazione di abiti vitaminici, che rilasciano sulla pelle i loro principi attivi. http://orangefiber.it/

Il punto di vista dei cittadini sulla salute

Il 40% della popolazione mondiale soffre di scarsità d'acqua, dunque non è facile garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell'acqua e delle strutture igienico-sanitarie. Tuttavia è possibile: in questa audio-intervista a cura di Ruggero Po, Luigi Di Marco (membro del Consiglio direttivo di Aias), Rosario Lembo (Comitato Italiano Contratto Mondiale sull'Acqua) e Stefania De Vito (ufficio scientifico di Legambiente) discutono sul sesto global goal, che tratta dell’accessibilità dell’acqua pulita e della fornitura di servizi igienico-sanitari adeguati per tutti. http://www.asvis.it/goal6/audio-intervista-goal-6/

Agenti 0011 in missione speciale in India!

Grazie ad ActionAid il 22 marzo scorso abbiamo accorciato le distanze e con una Skype call i team Green Power, Gli Atomici e I Classmates della scuola secondaria di I grado “Giovanni XXIII” di Lauria (Potenza) hanno incontrato il children’s group Samana Makkala Mantapa. 

Da anni ActionAid collabora con l’associazione locale Janasahayog che a Bangalore lavora al fianco delle persone più vulnerabili come i bambini che non vanno a scuola, le donne costrette a vendere il proprio corpo, i Dalit, la casta più bassa, per cercare di creare delle condizioni per lo sviluppo delle comunità.

I ragazzi indiani, riuniti nel community center per cominciare si sono presentati tutti – dal più piccolo Sanju di 9 mesi, al più grande Satish di 17 anni– molto emozionati ed orgogliosi dell’opportunità di conoscere i loro coetanei italiani.  Capitanati dal portavoce Satish, hanno raccontato di come dividono le loro giornate tra la scuola e le attività pomeridiane al centro giovanile realizzato da ActionAid. Di come grazie agli incontri realizzati dagli educatori, i genitori hanno compreso l’importanza dell’istruzione e dell’andare a scuola e di come siano riusciti a eliminare i matrimoni precoci organizzati dalle famiglie: ora nella zona il tasso di matrimoni con ragazze sotto i 18 anni si è abbassato moltissimo e ha quasi raggiunto lo zero.
Satish ha anche parlato di come, grazie alla formazione ricevuta, sia i ragazzi così come i loro genitori siano ora in grado di conoscere i loro diritti e farli rispettare nelle loro sedi: scolastiche, nelle comunità e nelle commissioni.

È stato poi il turno dei ragazzi italiani. Si sono raccontati parlando di scuola. Degli hobby. Del’impegno nel progetto Agente 0011 e nel perseguimento dei 17 Global Goals dell’Agenda 2030.

I ragazzi, che dall’avvio del portale stanno partecipando attivamente guidati e coordinati dalle loro professoresse, hanno anche raccontato le missioni più significative e dalle quali hanno tratto maggiori insegnamenti. Nonostante le difficoltà linguistiche – traduzione italiano – inglese – hindi! – sono stati molto attenti al racconto dei loro coetanei indiani, e con tanta emozione hanno posto domande e risposto alle loro curiosità.

La telefonata si è conclusa tra i sorrisi e i saluti e il nostro augurio è che:

questi ragazzi non perdano mai l’entusiasmo, l’interesse e la curiosità per il mondo che li circonda, che sappiano sempre lottare per i loro diritti e quelli degli altri, combattere le ingiustizie e diventare così altro che Agenti, ma Supereroi del quotidiano!
Il mondo ha bisogno di loro. 

Videomaking 7 – EDIT

In quest'ultima pillola di videomaking è arrivato il momento di mettere insieme tutto quello che è stato fatto e dare vita alla nostra storia!
Ora che le riprese sono finite è infatti il momento di ordinare tutte le scene e con script e storyboard alla mano e di montarle in sequenza per creare il nostro video.
Durante la fase di editing è importante stare fedeli all’idea iniziale, ma non è detto che tutte le scene funzionino come ce l’eravamo immaginate. In questa fase è importante capire se ci sono dei cambiamenti da fare per fare in modo che la storia funzioni.
Ci sono diversi software sul mercato che ci permettono di fare questo lavoro, i più utilizzati sono sicuramente AVID media composer, Premiere Pro e Final CUT, ma ne esistono diversi anche per lavorare direttamente sullo smartphone. Se possedete un Iphone, troverete tra le varie applicazioni IMOVIE, se invece utilizzate una piattaforma Android alcune delle migliori app sono FILMORA GO e ADOBE
PREMIERE CLIP

Qua sotto trovate i preziosi consigli del nostro youtuber Federico. La serie completa di tutorial è invece sempre disponibile sul nostro canale youtube, a questo link

Il pianeta verde

Il film Il  tratta, con una chiave umoristica e usando l'espediente comico dell'esternalità, i problemi del mondo occidentale: la frenesia, l'abuso di comando, l'inquinamento ed il consumo selvaggio delle risorse naturali e degli spazi.

La regista, Coline Serreau, stimola una riflessione sul cambiamento possibile della nostra civiltà e riveste anche il ruolo di protagonista nei panni di Mila, un’aliena che, giunta da un pianeta idilliaco e sconosciuto ai terrestri, atterra nella capitale francese per imbattersi in un ambiente caratterizzato da cemento, traffico, inquinamento, vetrine per l’“esposizione dei cadaveri” (leggi macellerie), ostilità e scontrosità della gente che incontra…

 

Breaking the circle toolkit

Breaking the Circle Active-Learning Toolkit è una piattaforma nata per spiegare ai bambini i loro diritti nelle aule di giustizia.

Attraverso illustrazioni, giochi ed esempi vengono spiegate le Linee guide per una giustizia child friendly, adottate nel 2010 dall'Unione europea e rimaste per ora solo sulla carta.

Tutto il materiale può essere utilizzato per:

  • impostare diverse tipologie di workshops rivolti ai gruppi-classe o a gruppi informali, per accrescere la consapevolezza degli studenti e dei ragazzi rispetto ai loro diritti dentro ai procedimenti giudiziari in connessione ai Princìpi che si trovano nelle Linee Guida sulla Giustizia a Misura di Minore;
  • ottenere informazioni approfondite rispetto ai Princìpi contenuti dentro alle Linee Guida anche solo navigando la piattaforma, per migliorare la propria conoscenza sulle Linee Guida stesse e sui diritti dei minori dentro ai procedimenti giudiziari.

Il toolkit si focalizza su due target principali:

  1. RAGAZZE E RAGAZZI tra i 12 e i 18 anni, in qualità di target dei workshop;
  2. PROFESSIONISTI che lavorano in qualsiasi tipo di contesto educativo (formale e informale), in qualità di utilizzatori della piattaforma.

Il materiale è scaricabile e può essere utilizzato nelle scuole o in altri luoghi di ritrovo di bambini e ragazzi.

Riciclare il polistirolo

Dagli imballaggi alle tazze da caffè monouso, ogni anno gli Stati Uniti producono da soli circa un milione di tonnellate (907.180.000 kg) di polistirolo – nessuna delle quali può essere riciclata. Frustrato da questo spreco di risorse e di spazio per le discariche, Ashton Cofer e i suoi compagni di scienze hanno sviluppato un metodo di riscaldamento per trasformare il polistirolo usato in qualcosa di utile. Date un'occhiata al suo originale progetto, che ha vinto il premio Scientific American Innovator alla Google Science Fair.

Assicurare la salute e il benessere dei cittadini

In un paese come l’Italia la situazione della salute si presenta in maniera molto positiva per il raggiungimento di molti degli obiettivi Onu.
Tra i principali indicatori: l’elevata speranza di vita; il controllo della maggior parte delle patologie, soprattutto quelle acute e trasmissibili; l’universalismo del suo sistema di offerta, il Servizio sanitario nazionale e quelli regionali.
Al tempo stesso l’Italia possiede alcune criticità tipiche dei paesi avanzati, che riguardano in particolare: la sostenibilità economica di un sistema di offerta sempre più costoso ed esigente; la sostenibilità sociale di una domanda di servizi caratterizzata da presenza crescente di anziani e disabili; i problemi della qualità percepita, specie per quanto riguarda i temi della umanizzazione e dell’empowerment; le lacune applicative del principio di equità sociale, soprattutto relativamente ai tempi ed alle procedure di accesso ai servizi ed alla distribuzione dell’offerta sul territorio; il peggioramento o il mancato miglioramento di alcuni aspetti degli stili di vita importanti per la salute; la necessità di integrare maggiormente servizi sanitari e sociali e di sviluppare maggiormente, sia quantitativamente che qualitativamente, la cosiddetta sanità del territorio, preventiva, curativa e riabilitativa.
Per approfondire i target stabiliti nel Goal 3 dedicato a benessere e salute vi invitiamo a consultare il documento elaborato dalla Commissione presieduta da ASVIS dedicata alla definizione della Strategia nazionale di sviluppo sostenibile. http://asvis.it/goal3/articoli/