I diritti delle donne

Da sempre le donne sono la categoria di esseri umani più soggetta a violazioni di diritti e discriminazioni.

La Convenzione sull'eliminazione di ogni forma di discriminazione della donna (CEDAW) è una convenzione internazionale adottata nel 1979 dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Trattato internazionale sui diritti delle donne, entrò in vigore il 3 settembre 1981. Gli Stati Uniti sono l'unica nazione sviluppata che non ha ratificato la CEDAW. Diversi paesi hanno ratificato la convenzione pur con alcune riserve e obiezioni.

Consultate la scheda del sito delle Nazioni Unite sulla convenzione.
 

Earth Overshoot Day

Il giorno del sovrasfruttamento della Terra Earth Overshoot Day, che nel 2017 è caduto l’8 agosto, evidenzia la data in cui la domanda di risorse naturali da parte dell’umanità supera le risorse che la Terra può rigenerare in un anno.

Poiché la popolazione mondiale è cresciuta e il consumo è aumentato – soprattutto per quanto riguarda le emissioni di carbonio – la data dell’Earth Overshoot Day nel tempo si è spostata da fine settembre del 2000 all’8 agosto di quest’anno.

Quando cadrà nel 2018 e che implicazioni ha questo per tutti noi?

Scopritelo sul sito http://www.overshootday.org/

 

Classificare le malattie

Per combattere le malattie non bastano i farmaci, ma serve anche il coordinamento tra medici, ospedali e sistemi sanitari, ossia la possibilità di comunicare e di capirsi. Sembra un problema da poco, ma anche in campo scientifico è importante assicurarsi di usare gli stessi termini per identificare le stesse malattie, anche quando un medico del sudamerica si confronta con un collega svedese e uno cinese.

L’ICF, o “Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute”, è uno strumento internazionale, aggiornabile e adottato dalle Nazioni Unite, nato proprio per questo scopo: fornire sia un linguaggio unificato e standard sia un modello concettuale di riferimento per la descrizione della salute e degli stati ad essa correlati. Non si tratta dunque di un catalogo di sintomi o di malattie, ma di una classificazione delle “componenti della salute”.

ICF rappresenta una revisione della Classificazione Internazionale delle Menomazioni, delle Disabilità e degli Handicap (ICIDH) pubblicata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 1980 a scopo di ricerca ed è stata tradotta e pubblicata in molti Paesi. Fornisce una base scientifica per la comprensione e lo studio della salute come interazione tra individuo e contesto. Costituisce un linguaggio comune per la descrizione della salute e delle condizioni ad essa correlate, allo scopo di migliorare la comunicazione fra operatori sanitari, ricercatori, pianificatori, amministratori pubblici e popolazione, incluse le persone con disabilità. Permette il confronto fra dati raccolti in Paesi, discipline sanitarie, servizi e momenti diversi; fornisce una modalità sistematica per codificare le informazioni nei sistemi informativi sanitari.

A seguito del processo di aggiornamento, l'OMS ha pubblicato gli aggiornamenti per gli anni 2011, 2012 e 2013, tradotti dal Centro Collaboratore italiano per la Famiglia delle Classificazioni Internazionali e pubblicati sul Portale Italiano delle Classificazioni Sanitarie:  www.reteclassificazioni.it.
 

Nutri ora il loro domani

La biodiversità biologica è fondamentale per l’agricoltura e la produzione alimentare.

Attualmente sulla terra ci sono circa 1,4 milioni di specie di piante e di animali. La popolazione umana dipende dalla varietà naturale per il cibo, il riparo, i beni, i servizi e il sostentamento.

Ma la biodiversità è minacciata dal danneggiamento degli habitat naturali. Le specie selvatiche tendono ad estinguersi quando l’ambiente dove vivono viene sconvolto: inquinamento, urbanizzazione, deforestazione e prosciugamento di zone paludose distruggono la vita allo stato naturale.

La FAO stima che nell’ultimo secolo siano scomparsi i tre quarti delle diversità genetiche delle colture agricole. Inoltre, su 6.300 varietà animali, 1.350 sono in pericolo di estinzione o sono già estinte.

Il genere umano utilizza per il 90% della propria alimentazione di origine animale solo 14 specie di mammiferi e di uccelli e solo quattro specie di origine vegetale – grano, mais, riso e patate – forniscono all’organismo metà della sua energia.

La salvaguardia della molteplicità delle forme di vita e la convivenza di multiformità, siano esse fisiche o intellettuali è un compito di ciascun cittadino.
Come possiamo garantire a tutti cibo sano? Come possono convivere lo sfruttamento delle risorse e la sostenibilità ambientale?

Per approfondire questa tematica scarica il Manuale della Biodiversità alimentare realizzato dal VIS – Volontariato Internazionale per lo sviluppo

Difendiamo gli orsi marsicani

Quella dei tre orsi marsicani morti a metà novembre è senza dubbio una tragedia che dimostra come nella conservazione delle specie in pericolo è sufficiente trascurare anche un solo elemento per rischiare di vanificare anni di sforzi.

Gli orsi marsicani sono una popolazione di orsi rimasta isolata migliaia di anni fa che oggi è considerata in pericolo critico di estinzione nella Lista rossa IUCN: questa sottospecie di piccola taglia e di indole mansueta (le cui possibili cause genetiche sono riportate in questo studio) oggi conta circa 50 individui, tutti concentrati nei Parchi di Abruzzo e Majella.

Gli orsi deceduti, una madre con due cuccioli nati quest’anno, sono annegati all’interno di una vasca per la raccolta dell’acqua piovana, una struttura abusiva in muratura alta 3 metri costruita negli anni ’60. Nel 2012 era stata installata una recinzione metallica di protezione, ma nel corso degli anni è stata abbattuta e la vasca è tornata ad essere un pericolo e quella singola vasca è diventata la terza causa di mortalità dell’orso marsicano negli ultimi 25 anni: una struttura artificiale facilmente controllabile ha causato negli ultimi 8 anni la morte di un numero di orsi pari al 10% della popolazione totale della specie.


Fonte: WWF Young

Purtroppo, ad aggravare la faccenda c’è il fatto che l’incidente si inserisce in un contesto di difficile rapporto di questi animali con l’uomo. Secondo il Rapporto Orso Marsicano 2017, infatti, sui circa 40 decessi avvenuti dal 1994 ad oggi di cui sono state accertate le cause soltanto 11 non sono riconducibili all’uomo. Tutti gli altri parlano di arma da fuoco, avvelenamento, incidenti stradali e ferroviari, annegamenti.

Diritti economici, sociali e culturali

La Convenzione internazionale sui diritti economici, sociali e culturali, meglio nota come Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali è stata adottata nel 1966 ed è entrata in vigore il 3 gennaio 1976.
Il Patto riconosce, in conformità alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, l’ideale dell’essere umano libero, che goda della libertà dal timore e dalla miseria.

Trovate il testo integrale a questo link

E una serie di preziose altre risorse sull’argomento sul sito dedicato alla Commissione sui Diritti Economici, Sociali e Culturali delle Nazioni Unite.

La benzina più cara del mondo

Quando si parla di beni e risorse vien sempre in mente l’importanza della benzina e dei carburanti.

Il prezzo medio della benzina nel mondo è 1,01 dollari americani al litro, ma ci sono grandi differenze tra le nazioni: le più ricche hanno prezzi più alti, mentre le nazioni più povere e le nazioni che producono ed esportano petrolio hanno prezzi decisamente più bassi.

In questo sito trovate ricerche e statistiche di 10 anni sul prezzo dei vari carburanti in tutto il mondo, aggiornati ogni 15 giorni: http://it.globalpetrolprices.com/gasoline_prices/   

 

Malattie senza diagnosi

Jennifer Brea era una studentessa di dottorato ad Harvard, quando cinque anni fa si è progressivamente ammalata di encefalomielite mialgica, comunemente conosciuta come sindrome da fatica cronica. Una malattia che compromette gravemente le normali attività e, nei giorni peggiori, rende insopportabile persino il fruscio delle lenzuola.

Una malattia misteriosa che ha ridotto le sue capacità fisiche e cognitive, dstruggendo le sue aspirazioni, e rendendole difficile persino tenersi seduta su una sedia a rotelle. Quando i medici le diagnosticarono un disturbo da conversione, Jennifer cominciò a documentare con la telecamera le sue disavventure, e quelle di una intera comunità di pazienti, un mondo nascosto di milioni di persone sparse per il pianeta, confinate in una stanza o in un letto, a causa della ME/CFS.

Dalle prime riprese amatoriali, il suo progetto è cresciuto fino alla realizzazione di un vero e proprio film, intitolato “Unrest“,  che è stato presentato per la prima volta lo scorso anno nell’ambito del Sundance Film Festival.

In questo intenso discorso, Brea descrive gli ostacoli che ha incontrato cercando una cura alla sua condizione, le cui cause profonde e i cui effetti fisici non sono ancora completamente compresi; parla anche della sua missione di documentare in un film le vite dei pazienti che la medicina fatica a curare.
 

I perché dell’immigrazione

Perché la maggioranza degli italiani pensa che vi sia un’invasione degli immigrati in Italia? Quali sono i dati reali? E ancora perché la maggioranza degli italiani pensa che i migranti internazionali vengano soprattutto in Europa?
Sono tante gli stereotipi e i pregiudizi che purtroppo tanti italiani hanno nei confronti dei migranti, i quali per motivi di sicurezza o economici sono costretti ad abbandonare le proprie famiglie e la propria terra alla ricerca di una vita migliore. E ne hanno tutto il diritto! Vi invitiamo a leggere l’articolo di Luciano Scalettari, Vicecaporedattore di famiglia Cristiana, scritto per la Rivista del VIS “Un Mondo Possibile”. Lo trovate a questo link.