Insieme per Tor Bella Monaca – Buon 2018 a tutti!

Il 2018 è alle porte e anche gli Agenti0011 che lavorano sui territori si stanno preparando. Come? Guardate qua!
Vicino Roma, il 15 dicembre gli studenti del Liceo Amaldi hanno dato vita a "Insieme per Tor Bella Monaca", una giornata di laboratori didattici, giochi riguardanti alcuni degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu, balli latinoamericani, karaoke, merenda solidale e molto altro. L’iniziativa Insieme per Tor Bella Monaca ha costituito il primo momento di confronto fra i ragazzi coinvolti nel progetto e la cittadinanza a cui, durante l’evento, sono stati somministrati dei questionari elaborati dagli studenti nelle ultime settimane. I risultati della ricerca saranno poi presentati durante il laboratorio di comunità previsto per febbraio 2018 a cui saranno invitati cittadini, associazioni e istituzioni locali per confrontarsi con i ragazzi riguardo alle problematiche e  alle risorse del quartiere emerse dall’indagine. Leggete di più a questo link. Intanto, buon 2018 a tutti!!

La App che trasforma i rifiuti in un divertimento

La terra è un grande luogo da tenere pulito. Con Litterati – un'app per identificare, raccogliere e geolocalizzare l'immondizia nel mondo – Jeff Kirschner ha creato una comunità che pulisce collettivamente il pianeta. Dopo aver rintracciato i rifiuti in più di 100 paesi, Kirschner spera di usare i dati raccolti per collaborare con marchi e organizzazioni per fermare i rifiuti prima che tocchino il terreno. Guarda la presentazione della App in italiano a questo link.

Studi per la pace

Studi per la Pace è un centro indipendente di ricerca e di studi di diritto internazionale, diritti umani e diritti dei conflitti armati diretto dall’Avv. Nicola Canestrini. Obiettivo del centro è analizzare e diffondere conoscenze documentate, nella convinzione che ciò contribuisca alla diffusione dei valori di pace e tolleranza ed alla comprensione tra i popoli. http://www.studiperlapace.it/

Il lago divorato dal deserto

In Ciad, un paese senza sbocco sul mare nell’Africa centro-settentrionale, l’espansione del Sahara e la rivolta degli integralisti di Boko Haram stanno mettendo a rischio l’intero ecosistema del bacino del fiume Ciad. Al centro di questo fragile territorio c’è il lago Ciad, un basso specchio d’acqua dolce che attualmente si estende quasi solo tra Ciad e Camerun, ma un tempo arrivava fino in Nigeria e Niger (dal 1962 al 2014, le acque si sono abbassate di quattro metri, riducendo la superficie del 90%). Le fotografie di Jane Hahn per National Geographic ci mostrano tutta la variabilità delle dimensioni del lago e, che oggi passano da 9.800 km² nella stagione secca ai 25.500 km² al termine della stagione delle piogge. http://www.nationalgeographic.it/wallpaper/2017/05/15/foto/lago_ciad_desertificazione-3528636/1/

Il Natale che fa bene al pianeta

Con le feste, tra Natale e Capodanno, aumentano le vendite di generi alimentari ma anche la produzione dei rifiuti, compresi quelli organici e, soprattutto Capodanno, è il regno incontrastato dell’usa e getta. Ma è possibile un Natale a basso impatto ambientale, che non ci impedisca di contribuire alla tutela dell’ambiente anche durante le festività pur continuando a godere dello spirito delle feste? Se è possibile, come si fa?
Facilissimo: seguendo dieci semplicissimi consigli pratici per ridurre l’impronta ecologica delle feste di fine anno, tradizionalmente quelle a più “alto consumo”, partendo dalla scelta delle luci fino al cenone della vigilia.
GLI ADDOBBI
1. Usate un albero “locale” o artificiale se ‘di riciclo’. Ricordate che un albero ceduo (senza radici) può essere avviato a recupero con la raccolta differenziata.
2. Luminarie a basso consumo e addobbi fatti in casa
IL CENONE
3. Mangiate prodotti locali, di stagione e poca carne. Preferite sempre e comunque prodotti naturali, biologici e compostabili ed evitate foi gras, caviale e aragoste.
4. Prevenire è meglio che riciclare: durante la spesa per il pranzo di Natale o la Cena di Capodanno è bene calcolare il quantitativo di cibi di cui si ha effettivamente bisogno.
5. No a stoviglie usa e getta (e se proprio non volete lavare le stoviglie, ricordate che ne esistono in materiale compostabile certificato che possono essere trasformate in compost, in impianti industriali, senza costituire rifiuti da smaltire).
LO SPIRITO NATALIZIO
6. No al “Natale sprecone”: il cibo non si butta, l’energia non si spreca, i regali sono belli se sono utili. Si fa la raccolta differenziata, sempre!
I REGALI
7. In Italia si sono diffuse iniziative di recupero e ridistribuzione di prodotti alimentari dal settore della distribuzione e/o ristorazione, in cooperazione con strutture non-profit o servizi sociali. Cercate quelle attive nella vostra città e contattatele: le vostre eccedenze possono essere un regalo per qualcun altro.
8. Comprate apparecchi tecnologici ed elettrodomestici solo se a basso consumo di energia
9. Andate a fare shopping rigorosamente a piedi, in bici o con mezzi pubblici
10. I regali inutili sono in via d’estinzione, fai un regalo al Pianeta: sostieni una delle nostre ONG partner: ActionAid, Amref, Asvis, Cesvi, CittadinanzAttiva e VIS.

Gli studenti incontrano i migranti – Buone feste a tutti!

In occasione della Giornata Internazionale del rifugiato, nella Cooperativa Sociale Arcobaleno di Siracusa gli alunni dell’Istituto Rizza hanno dato vita a una festa del tutto speciale insieme agli attivisti di ActionAid, ai migranti del centro e il Prefetto di Siracusa. Per l'occasione gli alunni (Marika Calvano, Alessia Larocca, Ludovica Rizza, Samuel Signorelli, Martina Trigili, Noemi Vasile, il chitarrista Simone Di Pasquale e il fotografo Andrea Incardona) coadiuvati e accompagnati dalla Presidente di Actionaid, Giuliana Esposito e dalla vice-presidente Giovanna Tola, hanno trascorso alcune ore in compagnia dei giovani migranti ospitati del centro, consapevoli che l'unico modo per star bene con se stessi è aiutare gli altri. Scoprite di più sull'iniziativa a questo link. Buone feste a tutti!!

Animali che mangiano la plastica

Nel 2016 Shosuke Yoshida, del Kyoto Institute of Technology, e colleghi di altri istituti giapponesi sono riusciti a isolare l'Ideonella sakaiensis, un batterio capace di digerire il polietilene tereftalato, comunemente chiamato plastica PET.
Dopo aver raccolto 250 diversi campioni di detriti di PET e identificato diversi ceppi batterici, gli autori hanno individuato un enzima, denominato ISF6_4831 che, in presenza di acqua, è in grado di scindere il PET in una sostanza intermedia, a sua volta degradata da un secondo enzima.
Questi due enzimi da soli possono scindere il PET nei suoi costituenti fondamentali e, anche se l'intervallo di tempo richiesto è piuttosto lungo, si sono rivelati fondamentali per aprire la strada a nuove soluzioni dei problemi ambientali dovuti alla dispersione di questo materiale fortemente resistente alla biodegradazione.
A ulteriore testimonianza dell’importanza della scoperta e della fertilità di questo ambito di ricerca, un anno dopo Yoshida, nel 2017, Paolo Bombelli, Christopher Howe e Federica Bertocchini hanno scoperto un processo biologico simile messo in atto dalla larva della Galleria mellonella, detta “tarma della cera” per la sua propensione a cibarsi dei favi.
La scoperta, come racconta la stessa Bertocchini, è avvenuta in modo casuale: “Ho l’hobby dell'apicoltura, e l'abitudine – in inverno – di tenere gli alveari vuoti in casa. Nel tirarli fuori per la primavera, l'anno scorso mi sono accorta che erano pieni di questi bachi. Così li ho ripuliti, raccogliendo i bachi in una borsa di plastica. Qualche ora dopo era già piena di buchi e le larve libere”.
In effetti il trilione di borse di polietilene (PE) che usiamo ogni anno – intasando le discariche e contribuendo all'aggregazione di isole di plastica in mezzo agli oceani – potrebbe aver trovato in questo modo il suo “nemico naturale”, dimostrando l’importanza di queste scoperte per il futuro dell’umanità.
L’articolo di Yoshida su Science: http://science.sciencemag.org/content/351/6278/1196
L'articolo di Bertocchini, Bombelli e Howe: http://www.cell.com/current-biology/abstract/S0960-9822(17)30231-2

Lo stato dei diritti umani nel mondo

Il Rapporto 2016-2017 di Amnesty International documenta la situazione dei diritti umani in 159 paesi e territori durante il 2016. Per milioni di persone, il 2016 è stato un anno di continua sofferenza e paura, poiché governi e gruppi armati hanno compiuto violazioni dei diritti umani nei modi più diversi. Questo Rapporto è una lettura fondamentale per chi prende decisioni politiche, per gli attivisti e per chiunque sia interessato ai diritti umani. https://www.amnesty.it/rapporti-annuali/rapporto-annuale-2016-2017/

Atlante dello sviluppo sostenibile

Tra le istituzioni economiche e finanziarie più autorevoli e ascoltate al mondo, la Banca mondiale colleziona ogni anno una grandissima mole di dati che vengono poi schematizzati e utilizzati per la creazione di mappe tematiche riguardanti gli ambiti più vari (flusso degli aiuti, emissioni di CO2, terra arabile, prodotto interno lordo, ecc.). Nel 2017 ha realizzato una serie di mappe dedicate ai 17 Obiettivi di Sviluppo dell’ONU. Consultatele e usatele per i vostri progetti! http://datatopics.worldbank.org/sdgatlas/

Malattia oppure no?

Negli ultimi 150 anni la medicina ha rivoluzionato il mondo: migliaia di malattie sono state scoperte, studiate, analizzate e spesso curate o rese curabili. Tuttavia in alcuni casi la storia e il progresso sembrano fare il percorso contrario, eliminando alcune malattie dai libri. Accade, specialmente, in psichiatria. Ed è quello che è successo a malattie come la lunaticità, l'isteria (maschile e femminile), l'infermità "morale”, la personalità inadeguata, persino l'omosessualità e l'autoerotismo. Leggete su questo numero di Focus quali sono stati i ripensamenti più famosi della psichiatria. http://www.focus.it/comportamento/psicologia/malattie-mentali-che-non-lo-sono-piu?gimg=82459#img82459