Il portale dell’inqiunamento marino

Tre scienziati dell'Istituto Alfred-Wegener, in Germania, hanno creato un database online chiamato LITTERBASE, con l'obiettivo di centralizzare la ricerca scientifica sull'inquinamento globale dell'oceano. Hanno preso i risultati di 1.267 studi e li hanno trasformati in agili e intuitive mappe interattive e infografiche che rendono le informazioni accessibili e ricercabili per il pubblico. http://litterbase.awi.de/

I diritti dei migranti

Si pensa spesso che i migranti senza documenti che scappano in cerca di una vita migliore non abbiano diritti garantiti dalle istituzioni. Ecco perché oggi vi raccontiamo delle Convenzioni, degli strumenti e degli organismi che vigilano sui diritti di chi è in cerca di un posto sicuro.
Innanzitutto il testo principale sui diritti dei richiedenti asilo e dei rifugiati è la Convenzione di Ginevra del 1951 Convenzione sullo status dei rifugiati, un documento nato all’indomani della Seconda Guerra Mondiale, un conflitto tremendo che ha provocato milioni di vittime e di sfollati in cerca di rifugio.
L’importanza della Convenzione si può riassumere in due articoli fondamentali: il 1 che contiene la definizione di rifugiato – qualsiasi persona è fuggita dal proprio Paese e non può quindi farvi ritorno per il giustificato timore di venire perseguitato a causa della sua razza, religione, cittadinanza, idee politiche o la sua appartenenza ad un gruppo sociale. E l’articolo 33 che sancisce il principio di non respingimento secondo cui nessuno stato può espellere o respingere un rifugiato verso il paese da cui è scappato o non accogliere la sua richiesta di asilo se la sua vita o la sua libertà sarebbero minacciate.
La Convenzione di Ginevra e il relativo Protocollo del 1967 sono stati ratificati da tutto il mondo e perciò tutti devono rispettare i diritti dei rifugiati.
In particolare l’Unione Europea, e di conseguenza i suoi stati membri, ha istituito il sistema europeo comune di asilo (CEAS), cosicché tutti gli stati europei abbiano una struttura condivisa di diritti nei confronti dei richiedenti asilo. Il CEAS si compone di 3 direttive e 2 regolamenti. La direttiva che più di tutte garantisce i diritti relativi all’accoglienza dei richiedenti asilo è la 2013/33/UE. Questa disciplina infatti le norme relative all’alloggio, alla scuola, all’assistenza sanitaria e alla protezione per i soggetti più vulnerabili che devono essere garantite a chiunque faccia richiesta d’asilo sul territorio europeo. Ecco perché è così importante!
L’organo delle Nazioni Unite che vigila sullo stato dei diritti dei richiedenti asilo e dei rifugiati nel mondo è l’UNHCR (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati) che redige rapporti annuali, interviene in contesti di crisi ed esprime pareri, posizioni e dà linee guida quando qualche stato non si comporta secondo i principi espressi nella Convenzione di Ginevra  o ci siano gravi crisi internazionali come guerre o persecuzioni contro minoranze etniche.

Una risposta alle emergenze: “Cash for work”

Sette anni fa il terremoto causò 222.000 vittime e, a emergenza non ancora del tutto finita, il 4 ottobre 2016 l’uragano Matthew si è abbattuto sul paese con venti fino a 230km/h. Nelle zone colpite oltre il 90% delle abitazioni è andata distrutta e 1 milione e 400mila persone hanno avuto bisogno di assistenza umanitaria. ActionAid lavora ad Haiti dal 1997 e – forte dell’esperienza acquisita durante il terremoto del 2010 – è subito intervenuta, dapprima distribunedo kit di primo soccorso e kit anticolera, dato che la malattia ha cominciato a diffondersi fin dalle prime settimane dopo l’uragano, in seguito istituendo il programma di “Cash for work”. In un paese agricolo con i raccolti distrutti dall’uragano “Cash for work” permette alle tante persone rimaste senza mezzi di sostentamento di avere il necessario per ripartire, permettendo l’acquisto delle sementi necessarie (“Cash voucher for agricolture”) e di beni di prima necessità per chi ha partecipato ai lavori di ricostruzione. Si tratta di un intervento, solitamente di breve periodo, attuato dalle organizzazioni umanitarie in caso di disastri naturali o crisi di insicurezza alimentare.
Un’attenzione particolare è stata poi dedicata alle donne, sia in quanto maggiormente a rischio in contesti di emergenza, sia come potenziali leader di comunità.
Leggi il dettaglio dell’intervento umanitario di ActionAid ad Haiti a questo link: https://www.actionaid.it/informati/notizie/haiti-emergenza-costante

La salute in tavola

Spesso la prima causa delle malattie è la nostra alimentazione. Tuttavia, proprio le malattie provenienti dal cibo – in particolare quelle causate da batteri, virus, parassiti e funghi – sono facilmente evitabili con poche semplici regole nella gestione sicura degli alimenti. Per questo l'OMS ha pubblicato cinque regole-chiave che spiegano i principi fondamentali che ogni individuo dovrebbe conoscere per prevenire le malattie di origine alimentare. Leggetele a questo link: http://www.who.int/foodsafety/areas_work/food-hygiene/5keys/en/

Città a misura di donna: la campagna Safe Cities di ActionAid

Proprio in questo momento, in ogni città, in ogni paese del mondo, ci sono donne che non possono andare al lavoro, frequentare l’università o la scuola, usare l’autobus – insomma, semplicemente vivere le loro vite – per paura di subire molestie, abusi e violenze.
Più della metà della popolazione mondiale vive in insediamenti urbani, tra cui molte donne e bambine. Milioni di donne, ragazze e bambine che vivono in baraccopoli senza accesso ai servizi igienici e che quindi devono usare bagni pubblici dove rischiano di subire molestie e violenze; che devono percorrere strade buie dove rischiano di essere aggredite per tornare a casa; che subiscono molestie e violenze sul posto di lavoro, a scuola, all’università; che vengono palpeggiate sugli autobus e altri mezzi di trasporto pubblico quando sono sovraffollati.
È per noi inaccettabile che ancora oggi vengono violati i diritti di milioni di donne: diritto a vivere in una città sicura dove non devono temere per la propria incolumità, diritto all’istruzione, diritto all’autodeterminazione e alla libertà.
Ci battiamo sia in Italia che nel Sud del mondo per fermare la violenza contro le donne, far sì che vengano rispettati i loro diritti e promuovere città, scuole e servizi pubblici a misura di donne. Lo facciamo sostenendo l’azione collettiva delle donne e dell’intera comunità di riferimento, fornendo loro gli strumenti per prendere coscienza dei propri diritti e poterli rivendicare.
 Anche quest’anno, in occasione del 25 novembre, faremo sentire la nostra voce chiedendo a scuole e amministrazioni comunali di approvare un Ordine del Giorno per condannare ogni forma di violenza contro le donne e far propria questa battaglia, non solo in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne ma tutto l’anno.                                                                           
Attivati anche tu e fai approvare anche tu l’ordine del giorno contro la violenza di genere dalla tua scuola e/o dal tuo comune! In fondo a questa pagina potete scaricare il pdf con gli ordini del giorno per le scuole e per i Consigli Comunali. 
Per informazioni e supporto puoi inviarci una mail a: attivismo@actionaid.org

Storie di cambiamento:
http://scuole.actionaid.it/54-gruppi-di-ragazze-per-fermare-la-violenza/
https://www.actionaid.it/informati/blog/non-vivro-mai-piu-in-una-discarica

I rumori che inquinano l’oceano

L'oceanografa Kate Stafford ci trasporta nelle profondità oceaniche dell'Artico, ricche di suoni, dove il ghiaccio geme, le balene cantano per comunicare attraverso grandi distanze e i cambiamenti climatici, insieme al rumore prodotto dall'uomo, alterano l'ambiente in modi che non possiamo comprendere. Scopriamo qualcosa in più sul perché questo panorama sonoro subacqueo è importante e cosa potremmo fare per proteggerlo. Guardate il video qua sotto, tratto dai TED Talks.

I diritti umani spiegati ai bambini

La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani è un codice etico di importanza storica fondamentale: è stato infatti il primo documento a sancire universalmente i diritti che spettano all'essere umano. Qui sotto potete vedere un breve video realizzato a scopo educativo da Amnesty International spiega in modo semplice e conciso di che cosa si tratta.

Il Microcredito

Era il 1974, il Bangladesh era stato colpito da una violenta inondazione seguita da una grave carestia e Yunus fece un prestito di 27 dollari a un gruppo di donne della città di Jobra, vicino all’università dove insegnava. Le donne producevano cesti in bamboo, ma erano costrette a venderli a un prezzo talmente basso da riuscire a malapena a ripagare la materia prima. Con la piccola somma ricevuta riuscirono a dare uno slancio alla propria attività e ripagare il loro debito con perfetta puntualità. Erano nati così il microcredito e la prima banca dei poveri, la Grameen Bank (in bengalese: "banca del villaggio"), che avrebbero letteralmente rivoluzionato la vita di milioni di persone, nel Sud del mondo ma anche in Italia. Leggete il discorso di Yunus in occasione della consegna del Premio Nobel: http://www.nobelprize.org/nobel_prizes/peace/laureates/2006/yunus-lecture-en.html​

La nave del vaiolo

Il vaiolo (Smallpox in inglese) è una delle malattie che più hanno segnato la storia delle medicina e, dunque, della nostra società. Prima dell'introduzione di un vaccino, la mortalità della forma grave di vaiolo è stata molto elevata, raggiungendo il 35% in alcuni focolai, ed attestandosi tra il 10-20% in Europa. In passato, milioni di persone sono morte per questa malattia oggi scomparsa. Ma come è scomparsa? Grazie al vaccino!
La scoperta della vaccinazione come tecnica per sconfiggere le malattie infettive risale al 1796 ad opera di un geniale medico di campagna britannico: Edward Jenner (1749-1823). Quando nella zona in cui esercitava Jenner interrogò i lavoratori di bestiame locale, che gli spiegarono come le precedenti infezioni da vaiolo bovino, di cui avevano sofferto, li avrebbero protetti dal vaiolo. Ciò confermò i sospetti di Jenner ed egli iniziò a studiare il vaiolo bovino, presentando anche un documento su di esso per la locale società medica.
Nel 1796, Sarah Nelmes, una lattaia locale, contrasse il vaiolo bovino e andò da Jenner per il trattamento. Jenner colse l'occasione per testare la sua teoria. Egli infatti inoculò James Phipps, di otto anni, figlio del suo giardiniere, con il materiale prelevato dalle lesioni vaiolo bovino che aveva colpito Sarah. Dopo un lieve rialzo febbrile, James recuperò prontamente la salute in un paio di giorni. Circa due mesi dopo Jenner inoculò James su entrambe le braccia con materiale prelevato da un caso di vaiolo, senza che si verificasse alcun effetto: il ragazzo era diventato immune al vaiolo.
Il lavoro di Jenner è stato il primo tentativo scientifico di controllare una malattia infettiva mediante vaccinazione e la scoperta fu talmente importante che in Inghilterra, a partire dal 1840, la vaccinazione divenne obbligatoria per tutti. Lo scienziato ha iniziato il lungo processo che ha portato all'eliminazione con successo del virus del vaiolo nel 1980, anno in cui l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato la completa eradicazione del vaiolo a livello mondiale. Approfondite l’argomento guardando questo documentario della National Geographic sull’ultima epidemia di vaiolo, avvenuta a Stoccolma nel 1963, e leggendo la ricca voce di Wikipedia sulla malattia: https://it.wikipedia.org/wiki/Vaiolo 

Basta Bufale: il decalogo del MIUR contro le fake news

Martedì 31 ottobre Laura Boldrini, Presidente della Camera dei deputati e Valeria Fedeli, Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca hanno presenteto a Roma #BastaBufale, il primo progetto di educazione civica digitale per il contrasto delle fake news rivolto alle studentesse e agli studenti delle scuole secondarie di I e II grado.

Il decalogo

Il decalogo contro le bufale è stato messo a punto dopo l'accordo di maggio tra Camera e Miur.
Si tratta di un'iniziativa importante. 
La circolazione di notizie non verificate può infatti:

…creare rischi per la società o diventare pericolosa per le persone. Spaventare, diffamare, umiliare, istigare all'odio e alla violenza, creare angoscia inutile.

Ed inoltre, come insegna la storia negli Stati Uniti:

influire su un esito elettorale.

Verifica delle notizie
Le tre leggi fondanti del Decalogo Boldrini sono:

  1. "Condividi solo le notizie che hai verificato"
  2. "Usa gli strumenti di internet per verificare le notizie"
  3. "Chiedi le fonti e chiedi le prove".

La Dichiarazione dei diritti in Internet
Nelle scuole, negli scorsi giorni, è stata inviata la Dichiarazione dei diritti in internet e il ministero dell'Istruzione ha stipulato un accordo con la Federazione nazionale della stampa italiana che mette al centro proprio la cultura dell'informazione e la correttezza delle fonti.

Contributo diretto degli studenti
Il decalogo no fake, in verità, per ora ha otto punti all'attivo: gli ultimi due arriveranno dopo le discussioni con gli studenti e i suggerimenti che potranno salire dal basso attraverso una piattaforma online di prossima apertura. 
Si devono usare gli strumenti che la stessa rete offre per fare le verifiche opportune: cercare informazioni su chi pubblica, per esempio, verificare se si tratta di una fonte autorevole o no.

Studenti produttori di notizie
Come afferma il ministro Fedeli:

"Gli studenti non devono essere consumatori passivi di tecnologia, ma diventare produttori consapevoli di informazione e conoscenza.
La scuola deve insegnar loro a far crescere queste competenze".