Il decalogo
Il decalogo contro le bufale è stato messo a punto dopo l'accordo di maggio tra Camera e Miur.
Si tratta di un'iniziativa importante.
La circolazione di notizie non verificate può infatti:
...creare rischi per la società o diventare pericolosa per le persone. Spaventare, diffamare, umiliare, istigare all'odio e alla violenza, creare angoscia inutile.
Ed inoltre, come insegna la storia negli Stati Uniti:
influire su un esito elettorale.
Verifica delle notizie
Le tre leggi fondanti del Decalogo Boldrini sono:
- "Condividi solo le notizie che hai verificato"
- "Usa gli strumenti di internet per verificare le notizie"
- "Chiedi le fonti e chiedi le prove".
La Dichiarazione dei diritti in Internet
Nelle scuole, negli scorsi giorni, è stata inviata la Dichiarazione dei diritti in internet e il ministero dell'Istruzione ha stipulato un accordo con la Federazione nazionale della stampa italiana che mette al centro proprio la cultura dell'informazione e la correttezza delle fonti.
Contributo diretto degli studenti
Il decalogo no fake, in verità, per ora ha otto punti all'attivo: gli ultimi due arriveranno dopo le discussioni con gli studenti e i suggerimenti che potranno salire dal basso attraverso una piattaforma online di prossima apertura.
Si devono usare gli strumenti che la stessa rete offre per fare le verifiche opportune: cercare informazioni su chi pubblica, per esempio, verificare se si tratta di una fonte autorevole o no.
Studenti produttori di notizie
Come afferma il ministro Fedeli:
"Gli studenti non devono essere consumatori passivi di tecnologia, ma diventare produttori consapevoli di informazione e conoscenza.
La scuola deve insegnar loro a far crescere queste competenze".
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