Il nostro appello per un immediato cessate il fuoco
Riportiamo sul nostro sito l’articolo originariamente apparso su actionaid.it sulla guerra in Ucraina che infuria in questi giorni
Mentre la Russia continua il suo sconvolgente attacco militare all’Ucraina, ActionAid è inorridita dalla perdita di vite civili e dalla minaccia di violenze e sofferenze che stanno affrontando le famiglie in tutto il Paese.
ActionAid chiede l’immediata cessazione delle ostilità, e il rispetto della legislazione internazionale in tema di diritti umani e diritto umanitario.
Paras Mani Tamang, Deputy Humanitarian Director di ActionAid International afferma:
“Civili sono già rimasti uccisi in questa terribile invasione russa dell’Ucraina. Le vite delle persone verranno distrutte con conseguenze devastanti.
Donne e ragazze durante conflitti ed emergenze sono a maggior rischio di violenza di genere e lo sfruttamento aumenta, mentre l’accesso ai servizi sanitari essenziali è bloccato. Migliaia di famiglia stanno già fuggendo nei Paesi vicini e devono ricevere protezione.
Siamo solidali con il popolo ucraino e tutti coloro che sono colpiti dalle violenze”.
ActionAid International si unisce ad ActionAid Italia e ai membri del Tavolo Asilo, nel chiedere ai Governi Europei e all’Unione Europea di assicurare alle persone che scappano dalle violenze in Ucraina siano garantiti il passaggio e la protezione nei Paesi membri.
Il Tavolo Asilo chiede per questo la rimozione dell’Ucraina dall’elenco dei Paesi sicuri e la predisposizione con urgenza di un piano europeo d’accoglienza con una suddivisione equa tra i Paesi membri.
Di fronte al ritorno della guerra in Europa, un incubo che speravamo di esserci lasciati alle spalle, siamo convinti che l’unica strada da perseguire sia la democrazia.
L’appello per il ricongiungimento familiare
Nel nostro Paese vivono e lavorano oltre 230.000 persone di nazionalità ucraina e circa 20.000 hanno aderito alla regolarizzazione del 2020 desiderio di uscire quanto prima dalle maglie del lavoro nero e poter godere di tutte le garanzie e i diritti che spettano a lavoratrici e lavoratori nel nostro paese.
L’esame delle domande procede però con estremo ritardo, come dimostra il monitoraggio della campagna Ero straniero a cui aderiamo. Data la situazione attuale, è ancora più necessario intervenire per velocizzare l’iter di tutte le domande di emersione. Il nostro primo pensiero va a chi vuole arrivare in Italia per raggiungere i propri cari.
Il nostro appello è di agevolare il diritto al ricongiungimento familiare.