Secondo le Nazioni Unite, nel 2019 circa 132 milioni di persone in 42 paesi in tutto il mondo avranno bisogno di assistenza umanitaria. E nel suo rapporto annuale, l’International Rescue Committee (IRC) ha nominato i dieci paesi, che nel 2019, sono più a rischio di sviluppare una situazione di emergenza in cui non sono garantiti alla popolazione l’accesso al cibo, all’acqua, al sistema sanitario e alla rete di servizi sociali e di protezione. Una crisi umanitaria può derivare sia da eventi umani, come conflitti armati o collasso economico e politico, sia da eventi naturali, come siccità, inondazioni, terremoti e altri eventi legati al clima.
Yemen – Oltre 24 milioni di persone hanno bisogno di assistenza umanitari in Yemen, un Paese devastato dalla guerra civile (la coalizione guidata dagli Emirati Arabi Uniti sostiene le truppe governative fedeli al presidente Abd-Rabbu Mansour Hadi contro i ribelli Houthi, che controllano la capitale Sanaa e altre parti del paese) e vittima anche della peggior epidemia di colera nella storia moderna, con oltre 1 milione di persone colpite.
Repubblica Democratica del Congo (RDC) – Oltre 13 milioni di persone stanno vivendo in uno stato di insicurezza alimentare a causa di un conflitto che impedisce l’accesso in modo costante e generalizzato ad acqua e alimenti. Ad aggravare la situazione di crisi, è anche la decima epidemia del virus Ebola, che ha già causato oltre 400 vittime.
Sud Sudan – Da anni è precipitato in una devastante guerra civile, che ha causato decine di migliaia di vittime e lasciato 1.96 milioni di persone sfollate in cerca di protezione, 2.47 milioni di rifugiati e 6.1 milioni di persone che vivono in uno stato di insicurezza alimentare.
Afghanistan – Dal 2001 è tormentato da conflitti interni e internazionali, aggravati da uno stato di siccità cronica.
Venezuela – Il crollo economico ha causato il collasso del sistema sanitario e un aumento esponenziale di atti violenti e criminali, costringendo oltre 3 milioni di persone a fuggire dal paese.
Repubblica Centrafricana (RC) – Dal 2013 il paese ha vissuto una persistente instabilità politica, con oltre 550.000 le persone che stanno affrontando livelli allarmanti di insicurezza alimentare.
Siria – Dal 2011 sta affrontando un conflitto armato, la rete dei servizi socio-sanitari è crollata e quasi 6.2 milioni di siriani hanno abbandonato la loro abitazione.
Nigeria – Ripetuti attacchi da parte di gruppi armati e violenze comuni, esacerbati dalla concorrenza per le risorse idriche e territoriali, hanno portato oltre 2 milioni di nigeriani a sfollare e quasi 230.000 a cercare rifugio nei paesi limitrofi.
Etiopia – Resta altissima la tensione tra i gruppi politici ed etnici regionali da quando il nuovo primo ministro Abiy Ahmed è entrato in carica ad aprile.
Somalia – Il paese è tormentato da un conflitto plurisecolare, aggravato dall’instabilità, dall’insicurezza alimentare e da disastri naturali: sono 2.6 milioni gli sfollati somali e 870.000 i rifugiati.