La bicicletta al centro delle politiche promosse dal Comune di Cesena per una nuova mobilità sostenibile. Al via le Granfondo. Parla D. Ceccaroni
Partiamo da una domanda fondamentale. Perché usare la bicicletta? Questa volta non poniamo l’accento sulla pratica motoria in sè ma sul concetto dell’uso della bici: gli spostamenti casa-scuola, quelli casa-lavoro, insomma la quotidianità della bici ed al concetto di intermodalità. Affermazioni come: “la bici è un mezzo di trasporto economico e veloce”; “consente di risparmiare energia restando in forma”; “è molto importante valorizzare l’uso della bici costruendo reti di piste ciclabili adeguate”; “consente di promuovere attività educative per la diffusione della cultura dell’uso della bici”; potranno sembrare banali, ma ancora oggi in Italia queste cose non sembrano sempre così evidenti.
Nel nostro bel paese si possono contare oltre 5.000 società sportive dedicate all’uso della bici, con oltre 250.000 tesserati, e vengono organizzati circa 12.000 eventi ciclistici ogni anno. Oltre a questo occorre aggiungere altri 100.000 pedalatori ludico/amatoriali e considerare che l’Italia è leader in Europa per la produzione di biciclette.
Nonostante queste cifre, la pratica ciclistica da noi viene percepita come veicolo per l’attività sportiva e non come opportunità per il turismo o come mezzo per lo spostamento urbano.
Questa volta però non dobbiamo andare a pescare esempi di altri paesi, che pure hanno ispirato il concetto, per parlare di incentivo all’uso della bici. “Cambiamo marcia” è il programma del Comune di Cesena che ambisce ad aumentare gli spostamenti in bicicletta, offrendo incentivi economici a chi rinuncia all’auto e sceglie la due ruote negli spostamenti quotidiani. Giunta alla seconda edizione, l’iniziativa è indirizzata a tutti i residenti maggiorenni; come previsto in altri comuni, il rimborso bike friendly prevede 25 centesimi per ogni chilometro pedalato per un massimo di 50 euro al mese.
Per certificare e misurare gli spostamenti fatti in sella i partecipanti utilizzeranno, come nella prima edizione, Wecity, l’app realizzata a Modena utilizzata dal Comune per aggregare i dati su ciclabili e ciclisti e conoscere meglio il traffico cittadino.
Uno dei primi comuni in Italia ad introdurre questa iniziativa, grazie anche all’esperienza che viene indirettamente dall’Uisp Ciclismo. Infatti, Davide Ceccaroni, nella sua doppia veste di amministratore nella cosa pubblica e di responsabile dell’Uisp Ciclismo nazionale, è uno dei promotori dell’iniziativa: “Quando si concepisce e si promuove l’utilizzo della bici, con l’intenzione di renderla fruibile tutti i giorni, le amministrazione fanno del bene ed investono in mobilità dolce – dice Ceccaroni – “Cambiamo marcia” infatti non guarda allo sportivo duro e puro, ma ammicca a chi non è abituato a pedalare e può convincersi che in bici si arriva prima a scuola e al lavoro, e si arriva meglio. Nel 2019, con la seconda edizione del bando, gli incentivi sono stati estesi anche agli studenti maggiorenni per favorire l’utilizzo della bicicletta negli spostamenti verso la scuola o l’università. Insomma, “Cambiamo marcia” è un buon concetto che vorremmo vedere sempre di più applicato”. (Roberto Babini, redazione Uisp Ciclismo)