Gara sospesa per diversi minuti per cori razzisti rivolti all’indirizzo di alcuni giocatori filippini militanti tra gli ospiti. Parlano F. Palandri e F. Fabretti
Per una volta, l’intelligenza di molti ha limitato l’idiozia di pochi: episodio decisamente spiacevole quello accaduto mercoledì scorso in una frazione del comune di San Giovanni in Persiceto (Bologna) nella partita di basket amatori Uisp tra i locali Flippers e il Bellandi’s Basket (ex Libertas San Felice), con la gara sospesa per diversi minuti per cori razzisti all’indirizzo di alcuni giocatori filippini militanti tra gli ospiti. Insulti arrivati dai tifosi della squadra amatoriale locale e che dirigenti e giocatori dello stesso Decima hanno contribuito a stoppare mentre i due arbitri hanno interrotto la gara, successivamente portata a termine con la vittoria 65-58 del Bellandi’s.
“Il comportamento degli arbitri ha fatto in modo che l’episodio venisse circoscritto — ha spiegato Fabio Frabetti, coordinatore del basket Uisp Bologna — squadra e società di Decima sono state irreprensibili. Il no al razzismo è un presupposto irrinunciabile nello sport e nella vita, specie per la Uisp. Ora prenderemo le decisioni esaminando il referto”. Ovvero una sanzione e una o più partite a porte chiuse per il Decima, punendo così i “tifosi” responsabili.
“Sono episodi che non dovrebbero succedere né nei campi amatoriali né negli stadi – commenta Fabio Palandri, responsabile pallacanestro Uisp – ma viviamo, ed organizziamo le nostre attività, in un Paese che non è immune da questi atteggiamenti e non lo siamo neanche noi purtroppo. Questi fatti rispecchiano una condizione più generale che viviamo in questa fase, dobbiamo farci i conti e trovare il modo di affrontarli. La nostra associazione, a tutti i livelli, dimostra di avere gli anticorpi, a partire dai due ragazzi arbitri di Bologna. Sicuramente dobbiamo stare molto attenti e non abbassare la guardia: a volte si dà per scontato che alcune cose non possano accadere, ma è indispensabile adoperarci per contrastare queste dinamiche che sono interne alla nostra società. L’Uisp è sportpertutti, nessuno escluso, e da sempre difende il diritto di tutti alla pratica sportiva, quindi continueremo la nostra battaglia di civiltà contro i comportamenti razzisti che, purtroppo, stanno aumentando, ma non ci possiamo tirare indietro e vogliamo incidere positivamente nella società”.
Il basket, e in particolare gli arbitri, sono stati i protagonisti del video prodotto dall’Uisp Bologna con l’intervento di Sergio Raspanti, responsabile arbitri basket Uisp Bologna, che ha descritto il loro lavoro e la preparazione per le partite. “Nei percorsi di formazione Uisp questi temi vengono trattati – conclude Palandri – condividiamo chiare indicazioni relative all’etica associativa e ai principi che vogliamo perseguire e difendere con la nostra attività. E siamo felici di constatare che gli arbitri e gli operatori Uisp condividono la nostra impostazione”.
“Il livello arbitrale è cresciuto molto – dice Raspanti – quest’anno abbiamo avuto un incremento di dieci arbitri nuovi grazie ad un ottimo lavoro da parte di tutti i collaboratori Uisp. A tutti gli arbitri dico di scendere in campo con lo spirito giusto e la voglia di passare una bella serata. Quindi l’arbitro innanzitutto si deve presentare con l’idea di arbitrare squadre amatoriali; alle squadre dico che uno sbaglio tecnico dell’arbitro è possibile ma di segnalare eventuali comportamenti scorretti”.