Chi ha un amico ha un tesoro

Il documentario “Ti porto io” racconta il viaggio epico di due amici, Patrick Gray e Justin Skeesuck. Un lungo percorso di 800 chilometri fino alla tomba di San Giacomo percorso uno su una carrozzina e l’altro a piedi. Un’impresa che va oltre il pellegrinaggio perché rappresenta un omaggio e un tributo al valore vero e profondo dell’amicizia. Perché per camminare non servono solo le gambe. Ma molto di più.
diversity & inclusion

Pubblicato il Diversity&Inclusion Index 2018

La Thomson Reuters ha pubblicato il Diversity & Inclusion Index 2018 .

Si tratta di una classifica che raccoglie le prime 100 aziende al mondo in termini di diversità e inclusione incrociando i dati ambientali, sociali e di governance.

Il Diversity and Inclusion Index ha preso in esame un campione composto da oltre 7.000 aziende quotate a livello globale. Ha poi analizzato le performance delle società sulla base di molteplici fattori. E ha poi assegnato un punteggio in base a quattro fattori: diversità, inclusione, sviluppo delle persone e controversie legate all’esposizione sui media.

Guida la classifica la multinazionale Accenture, con un punteggio di 84,25. Mentre Telecom Italia con un punteggio di 77,75 si piazza, al sesto posto.

Fame rapporto ONU

Rapporto ONU choc: 1 persona su 9 soffre la fame

Il numero delle persone che sono afflitte dalla fame nel mondo è drammaticamente in crescita.

Nel 2017 sono 821 milioni, vale a dire una persona su nove. Lo riportano i i dati contenuti nel rapporto Fao delle Nazioni Unite chiamato ‘Stato della sicurezza alimentare e della nutrizione nel mondo’ 2018, pubblicato lo scorso 11 settembre a Roma.

La fame è cresciuta negli ultimi tre anni  tornando ai livelli di un decennio fa. Questa inversione in atto manda il chiaro avvertimento che occorre fare di più e con urgenza se si vuole raggiungere l’obiettivo di azzerare la fame entro il 2030. A livello geografico la situazione sta peggiorando in Sud America e nella maggior parte delle regioni dell’Africa, mentre la tendenza in calo della sotto-nutrizione che ha caratterizzato l’Asia sembra aver rallentato in modo significativo”.

Ma da cosa è stato causato l’incremento della fame?

Il rapporto annuale delle Nazioni Unite rileva che

“la variabilità del clima che influenza l’andamento delle piogge e le stagioni agricole, oltre ad estremi climatici come siccità e alluvioni, sono tra i fattori chiave dietro l’aumento della fame, insieme ai conflitti e alle crisi economiche”.

Dal report emerge che i cambiamenti climatici stanno già minando la produzione di importanti colture come grano, riso e mais nelle regioni tropicali e temperate e, senza costruire resilienza climatica, si prevede che la situazione peggiorerà con l’aumentare delle temperature.

Le analisi del rapporto mostrano che la prevalenza e il numero di persone sotto-nutrite tendono ad essere più alti nei Paesi altamente esposti agli eventi climatici estremi.  La sotto-nutrizione è ancora più alta quando l’esposizione ad eventi climatici estremi si unisce ad un’alta percentuale della popolazione che dipende da sistemi agricoli altamente sensibili alle precipitazioni e alla variabilità delle temperature.

“Le anomalie della temperatura sulle aree di coltivazione agricola hanno continuato a essere superiori alla media nel periodo 2011-2016, portando a periodi più frequenti di caldo estremo negli ultimi cinque anni.  Anche la natura delle stagioni delle piogge sta cambiando, con l’inizio tardivo o precoce delle stagioni piovose e ineguale distribuzione delle precipitazioni in una stagione – avverte il rapporto – Il danno alla produzione agricola contribuisce a ridurre la disponibilità di cibo, con effetti a catena che causano aumenti dei prezzi alimentari e perdite di reddito che riducono l’accesso delle persone al cibo”.

Infanzia e fame

Poi, i bambini: sono 151 milioni quelli al di sotto dei cinque anni con ritardi nella crescita a causa della malnutrizione nel 2017. Globalmente, l’Africa e l’Asia rappresentano rispettivamente il 39% e il 55% del totale.  La prevalenza di deperimento infantile rimane estremamente elevata in Asia, dove quasi un bambino su dieci sotto i cinque anni ha un peso basso per la sua altezza, rispetto a solo uno su 100 in America Latina e nei Caraibi. Il rapporto descrive come “vergognoso” il fatto che una donna su tre in età riproduttiva a livello mondiale sia affetta da anemia, che ha conseguenze significative sulla salute e sullo sviluppo sia per le donne che per i loro bambini.  Nessuna regione ha mostrato un calo nell’anemia tra le donne in età riproduttiva, e la prevalenza in Africa e Asia è quasi tre volte superiore a quella ad esempio del Nord America. I tassi di solo allattamento materno in Africa e in Asia sono 1,5 volte più alti di quelli del Nord America, dove solo il 26% dei bambini sotto i sei mesi riceve esclusivamente il latte materno.

L’altra faccia della medaglia: l’obesità

E mentre cresce il numero di persone che soffre la fame, l’obesità – sottolinea il rapporto Onu – negli adulti peggiora e più di uno su otto al mondo è in fortissimo sovrappeso. Il problema è più significativo in Nord America, ma anche l’Africa e l’Asia stanno vivendo una tendenza al rialzo. La denutrizione e l’obesità coesistono in molti Paesi e possono anche essere visti fianco a fianco nella stessa famiglia. Uno scarso accesso al cibo nutriente a causa del suo costo più elevato, lo stress di vivere con insicurezza alimentare e gli adattamenti fisiologici alla privazione del cibo aiutano a spiegare perché le famiglie con insicurezza alimentare possono avere un maggiore rischio di sovrappeso e obesità. Quali rimedi, quindi? Per il dossier “le politiche devono prestare particolare attenzione ai gruppi che sono più vulnerabili alle conseguenze dannose dello scarso accesso al cibo: neonati, bambini sotto i cinque anni, bambini in età scolare, ragazze adolescenti e donne. Allo stesso tempo, si richiama la necessità di un cambiamento sostenibile verso un’agricoltura e sistemi alimentari sensibili alla nutrizione che possano fornire cibo sicuro e di alta qualità per tutti”.

Il rapporto chiede anche maggiori sforzi per meglio contrastare “il cambiamento climatico attraverso politiche che ne promuovano l’adattamento e la mitigazione e la riduzione del rischio di catastrofi”.

Per maggiori informazioni potete approfondire sul sito della FAO  “Food security and nutrition in the world 2018” (il materiale è solo in inglese)
mondiali antirazzisti

Mondiali antirazzisti: giocare per credere

Lo scorso 4 e 5 luglio una delegazione di un centinaio di studenti del progetto Agente 0011 ha partecipato ai Mondiali Antirazzisti di UISP che si sono tenuti a Castelfranco Emilia. I ragazzi hanno potuto sperimentare il valore dello sport contro ogni discriminazione. Un’esperienza che ha dato il via anticipando il tema dell’edizione di quest’anno di Agente 0011: Missione Inclusione.

Provenienti da Pinerolo, Torino, Milano, Roma, Napoli, Catania e Siracusa gli studenti insieme ad ActionAid, Amref, Asvis, Cesvi, Cittadinanzattiva, La Fabbrica e VIS sono stati i protagonisti di una due giorni di workshop sui temi della partecipazione e dell’inclusione, arricchiti dalla presenza di rappresentanti di organizzazioni provenienti da India, Haiti, Bangladesh, Palestina e Kenya.

I ragazzi hanno partecipato inoltre ai laboratori sull’Agenda Onu 2030 in peer to peer e ad attività di socializzazione con tornei sportivi, sfidando  le altre partecipanti al torneo.

Radio Città Fujiko, media ufficiale dei Mondiali Antirazzisti, e Gianluca Costantini, vignettista e appassionato di diritti umani, hanno dato voce ai risultati del progetto, presentati direttamente dai ragazzi e dai Direttori delle organizzazioni promotrici, che sono intervenuti  durante l’iniziativa: Marco De Ponte, Segretario Generale di ActionAid Italia; Guglielmo Micucci, Direttore di Amref Italia; Vincenzo Manco, Presidente di UISP.

 

Kit didattico

Educare Giocando: Kid didattico per la scuola primaria sulla sostenibilità

Educare giocando è il kit didattico sulla sostenibilità creato dagli studenti delle scuole superiori per gli studenti della scuola primaria.

Si tratta di un percorso di formazione sui temi dello sviluppo sostenibile e dell’educazione alla sostenibilità a cura di Cesvi e Cooperativa Sociale Pandora. Al termine del progetto  gli studenti hanno ideato e realizzato dei laboratori didattici per promuovere l’inclusione sociale attraverso il gioco.

Il kit didattico raccoglie i laboratori progettati in particolare dagli studenti del Liceo delle Scienze Umane Virgilio di Milano. I ragazzi quest’anno hanno partecipato al progetto di educazione alla cittadinanza globale finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.

Le attività sono state poi testate e sperimentate dai bambini che frequentano l’Istituto Comprensivo di via Palmieri di Milano. In questo modo il kit si è fatto promotore oltre che della sostenibilità anche della  peer education tra i ragazzi.

Gli studenti del Liceo Virgilio si sono impegnati a creare diverse tipologie di attività. L’obiettivo è sempre stato quello di far comprendere ai bambini, attraverso il gioco, un concetto complesso come quello della sostenibilità, declinata nelle due accezioni di sostenibilità ambientale e sostenibilità sociale.

Troverete nel kit tante suggestioni e tanti giochi da proporre ai bambini che frequentano la scuola primaria. Ci sono schede con indicati i materiali necessari per realizzarle. Altre possono essere fotocopiate e poi distribuite ai bambini. Altre ancora possono essere ritagliate, colorate e completate.

Scaricate la vostra copia e diventate anche voi Agenti0011, agenti speciali del cambiamento in missione per frenare lo sviluppo insostenibile!