Per raggiungere lo scopo degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile di “non lasciare indietro nessuno”, sono necessari degli approcci alla questione della fame e della malnutrizione più sensibili alla loro distribuzione irregolare. In grado di rappresentare adeguatamente le disuguaglianze di potere che amplificano gli effetti della povertà e della marginalizzazione in ogni forma di malnutrizione.
Fame e disuguaglianze
Anche se la produzione alimentare globale è sufficiente a nutrire il mondo intero, la fame continua a esistere ed è in gran parte il prodotto di alcune gravi disuguaglianze.
Ma né la fame né le disuguaglianze sono inevitabili.
Affondano entrambe le radici in relazioni di potere disuguali, spesso perpetuate e aggravate da leggi, politiche, atteggiamenti e pratiche.
Le raccomandazioni
Le seguenti raccomandazioni mirano a riequilibrare questa distribuzione di potere. L’intento è alleviare la fame tra i soggetti più vulnerabili.
Promuovere una Governance Democratica dei Sistemi Alimentari Nazionali
Per promuovere una governance autenticamente democratica del nostro sistema alimentare, i governi devono includere attivamente nei processi decisionali i gruppi sottorappresentati, come gli agricoltori di piccola scala che, pur essendo parte attiva del sistema di produzione alimentare, non vengono coinvolti nelle discussioni sulle politiche e sulle leggi che incidono sui loro mezzi di sussistenza.
Ampliare la Partecipazione ai Dibattiti Internazionali sulle Politiche Alimentari
Gli organismi internazionali che intendono rafforzare la sicurezza alimentare e nutrizionale devono garantire una partecipazione più significativa dei movimenti popolari e delle organizzazioni della società civile in ogni parte del mondo, così da generare un dibattito più fertile in merito ai paradigmi dei sistemi alimentari.
Garantire Diritti e Spazi per la Società Civile
I governi devono garantire alla società civile lo spazio per svolgere il proprio ruolo, ovvero esigere dai responsabili politici risposte sugli impegni assunti in tema di protezione e difesa del diritto al cibo.
Parte integrante di questo processo è la libertà di riunione e associazione, che include il diritto alla protesta pacifica e all’informazione.
Proteggere i Cittadini e Garantire Norme in Materia di Affari e Commercio
I governi dovrebbero creare e applicare dei quadri normativi per proteggere i cittadini, in particolare i più vulnerabili, dagli effetti negativi degli accordi in materia di commercio internazionale e agricoltura, nonché dalle azioni delle imprese private che mettono in pericolo la sovranità e la sicurezza alimentare e nutrizionale dei cittadini.
Le aziende private dovrebbero svolgere le loro attività commerciali nel rispetto delle norme internazionali in materia di diritti umani e di standard ambientali, come indicato nei principi guida dell’ONU su imprese e diritti umani.
Le politiche nazionali dovrebbero tener conto di come la fame e la malnutrizione sono distribuite tra la popolazione e di come le disuguaglianze di potere colpiscono i diversi gruppi sociali – per esempio come le norme e le pratiche discriminatorie a livello di genere possono compromettere lo stato nutrizionale delle donne e delle bambine.
Per allineare gli sforzi nella lotta contro la fame mondiale, è necessario incentrare l’analisi sulle politiche commerciali, fondiarie, agricole, nonché su qualsiasi altro processo decisionale con effetti sia visibili che invisibili sulla sicurezza alimentare e nutrizionale.
Aumentare il Supporto ai Piccoli Produttori Alimentari
I governi dovrebbero rafforzare la presenza dei piccoli produttori, in particolare delle donne, garantendo loro l’accesso a servizi pubblici quali infrastrutture, servizi finanziari, informativi ed educativi.
L’Uguaglianza attraverso Educazione e Sicurezza Sociale
Per ridurre le disuguaglianze e la fame, i governi nazionali devono garantire l’accesso all’istruzione e creare reti di sicurezza sociale per assicurare delle entrate a tutti i membri della società, inclusi i più vulnerabili ed emarginati, nonché l’accesso a un’assistenza sanitaria di base.
Mettere in Luce le Responsabilità dei Governi attraverso Dati Puntuali
Per monitorare i progressi verso l’Obiettivo Fame Zero e chiedere conto ai governi degli impegni assunti, è necessario sopperire alla mancanza di dati fondamentali sulla fame e sulla disuguaglianza.
I governi nazionali e le organizzazioni internazionali devono sostenere la raccolta di dati disaggregati, indipendenti, aperti, affidabili e tempestivi.
Investire sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e su Chi è Rimasto Indietro
I donatori dovrebbero finanziare adeguatamente gli sforzi per raggiungere gli SDGs. ùCiò è particolarmente importante per i paesi a basso reddito, dove l’Aiuto Pubblico allo Sviluppo (APS) è specialmente necessario.
I donatori dovrebbero rispettare gli obiettivi stabiliti a livello internazionale, contribuendo con lo 0,7% del Reddito Nazionale Lordo (RNL) all’APS e con lo 0,15-0,2% del RNL ai paesi meno sviluppati.
Per approfondimenti consultate l’Indice Globale della Fame
Foto di Nduye Zubl