Cesvi lavora nella foresta amazzonica peruviana dalla fine degli anni ’80, concentrandosi sull’albero della noce amazzonica, che presenta una filiera di raccolta e commercializzazione dalle buone potenzialità economiche.
La noce amazzonica
L’albero della “castagna” è un albero antico, ci sono esemplari di età compresa tra gli 800 e i 1.000 anni. È uno tra i più alti della foresta, arrivando a toccare i 60 metri. È un albero “sensibile”, che riduce la sua presenza laddove il bosco è più degradato.
Il frutto, detto castagna, noce amazzonica o noce del Brasile, si presenta a forma di cocco e contiene fino a 60 gherigli di noci oleose ricche di selenio e grassi insaturi, importanti per tenere basso il livello di colesterolo nel sangue.
La lavorazione
In fabbriche come quella di ASCART, l’associazione che riunisce i lavoratori della noce della Riserva Amazzonica di Tambopata la castagna viene sgusciata, disidratata, pelata e impacchettata per la vendita. In questo modo i produttori ricevono il giusto guadagno che gli consente di pagare le spese, investire in infrastrutture per la produzione, mandare i figli a scuola.
Il coinvolgimento di Cesvi
ASCART riceve il supporto di Cesvi nell’elaborazione di piani di gestione utili a reperire fondi e creare opportunità formative per i 29 membri dell’associazione.
Le pelatrici sono quasi tutte donne: grazie a questo lavoro, acquisiscono potere economico e quindi decisionale all’interno della società. Stanno sedute tutte nella stessa stanza, dove le chiacchiere sono scandite dalla sgusciatrice che cade secca sui gusci delle noci, che devono essere rotti senza danneggiare la castagna all’interno.
Una storia trentennale
Cesvi, in trent’anni di operato, si è fatto carico della salute, dello sviluppo e dell’autonomia delle comunità native in Amazzonia. Ha combattuto le logiche di rapina che distruggono la foresta, lottato per i diritti dei nativi, promosso la formazione e sviluppato buone pratiche, in particolare nella raccolta, nell’essiccamento e nella lavorazione della castaña, che è diventata la principale attività delle famiglie in tutta la regione MAP (Madre de Dios-Perù, Acre-Brasile, Pando-Bolivia).
Ha lavorato per la partecipazione delle comunità ai piani di gestione agroforestale e perché le leggi dei tre Stati salvaguardassero il patrimonio naturale e non lo dilapidassero.
Per approfondimenti sul lavoro di Cesvi
Foto di Fabio Cuttica