La salute passa dalle strade

Nel mondo ogni anno muoiono 1,25 milioni di persone per gli incidenti stradali. In un terzo dei casi la colpa è della velocità eccessiva.

Lo afferma un rapporto pubblicato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), secondo cui gli incidenti stradali sono la causa numero uno di morte tra le persone di 15-29 anni. 


Basterebbe una riduzione del 5% della velocità media, sottolineano gli esperti dell'Oms, per far calare del 30% le morti sulla strada.

Leggi il Rapporto.
 

Agenti0011: uniti nella lotta per i diritti delle donne e delle bambine

6 agenti speciali in azione per la Giornata Mondiale contro le Mutilazioni Genitali Femminili. Nina de Le Iene, La Bigotta, Benedetta Porcaroli, Camilla Filippi, Tea Falco e Alba Rico saranno le nostre #AGENTI0011 in missione per l’obiettivo 3 e 5 dell’AGENDA 2030. Che la maratona di mobilitazione abbia inizio.
 
L'attività è parte del progetto “Agente 0011: gli studenti delle scuole italiane si attivano sul territorio per città più sostenibili e inclusive (SDG11) e per un’Italia più responsabile verso l’Agenda 2030". 
Le mutilazioni genitali femminili sono una grave una violazione dei diritti umani. Procurano alle ragazze danni psicologici e fisici e possono portare perfino alla morte. La battaglia contro le mutilazioni genitali femminili è globale. La tutela delle donne, della loro dignità e salute, va combattuta a livello istituzionale, legislativo e culturale.

Diritti e donne. Siamo impegnati nel promuovere l'eliminazione di tutte le forme di medicalizzazione delle mutilazioni genitali femminili e sostenere il lavoro di quanti lavorano affinché vengano riconosciuti i diritti delle donne.

Stime del dramma. In 30 Paesi del mondo, sono almeno 200milioni le donne che hanno subito la mutilazione genitale femminile. In alcuni Stati le percentuali raggiungono picchi di oltre l’80% (98% in Somalia, 89 %in Mali, 87% in Egitto). Sebbene in alcuni Paesi- a livello nazionale- i numeri siano più contenuti, può esistere un problema di tipo regionale nella diffusione della pratica. È il caso del Niger, dove le donne mutilate sarebbero poco più del 10% su scala nazionale, oltre il 70% delle quali si concentra però nell’area del Nord del Paese.
 
Curare tutte le fasi. Nella lotta alle mutilazioni è essenziale mantenere uno sguardo a 360 gradi. Ecco perché i Riti di Passaggio Alternativi ideati da Amref assieme alle comunità prevedono attività incentrate sul dialogo, la formazione e la sensibilizzazione di tutti i membri delle comunità, tagliatrici comprese, per incentivare l’educazione delle ragazze e l’abbandono della pratica della mutilazione.
In questo contesto il ruolo degli uomini è essenziale. Ottenere il loro sostegno nella lotta alle mutilazioni significa aumentare di molto le probabilità di successo. Gli uomini, in numerose comunità, detengono infatti l potere decisionale. 
 
Sguardo all’Italia. Il fenomeno ha una rilevanza anche europea, legata alle comunità migranti.  Secondo recenti statistiche in Europa, circa 500.000 donne e ragazze convivono con le conseguenze di una mutilazione genitale, 60.000 in Italia. 
 
COS’È LA MUTILAZIONE GENITALE FEMMINILE?
La Mutilazione Genitale Femminile (Female Genital Mutilation – FGM) è una grave violazione del corpo. Non è solo una pratica dolorosa, ma può perfino causare la morte di una madre e di un nascituro durante il parto. La legge proibisce praticamente in tutto il mondo, inclusa l’Africa, la mutilazione genitale a danno delle ragazze. Ciò nonostante, è ancora parte dei riti di passaggio dall’infanzia all’età adulta, soprattutto nelle comunità nomadi. In alcune regioni la mutilazione identifica il momento in cui una ragazza è pronta per il matrimonio. La pratica è spesso profondamente radicata nelle tradizioni e nelle norme sociali, è una parte importante, preziosissima, dell’identità comunitaria. Sfidare simili pratiche nocive tradizionali è assolutamente cruciale per un futuro sano delle giovani donne e dei loro bambini.
 
COSA È IL RITO ALTERNATIVO DI AMREF?
Il Rito di Passaggio Alternativo è un approccio innovativo, sostenuto dalla comunità, per eliminare la mutilazione genitale femminile. Attraverso una forte partecipazione e mobilitazione della comunità, Amref Health Africa, in partnership con la comunità Masai a Magadi, ha sviluppato i riti di passaggio alternativo per eliminare la mutilazione genitale femminile e migliorare e incoraggiare la salute e l’istruzione delle ragazze Masai e con loro dell’intera comunità.
Questo approccio affonda le sue radici nei valori della comunità Masai e utilizza attività di sensibilizzazione e formazione per coinvolgere tutti gli attori chiave: gli anziani, le madri, le stesse ragazze e i giovani guerrieri Moran. Ricevendo un’istruzione sul tema, la comunità identifica i rischi per la salute associati alla mutilazione genitale e decide di sviluppare un rito di passaggio alternativo che consenta alle bambine di entrare nell’età adulta senza subire il taglio.
 
QUALI SONO I RISULTATI?
La strategia dei riti di passaggio alternativi di Amref Health Africa ha ottenuto risultati significativi a Magadi ed ha attecchito in altre comunità Masai a Loitoktok e Samburu (Kenya), raggiungendo anche la località Kilindi Tanga, in Tanzania. Sono oggi 15.000 le ragazze salvate.
 
COME È STATO SVILUPPATO IL MODELLO DEI RITI ALTERNATIVI?
Riconoscendo le mutilazioni genitali femminili come violazione dei diritti umani, ostacolo alla buona salute ed ai risultati nell’istruzione delle giovani Masai, Amref Health Africa strinse una partnership con la comunità locale al fine di sensibilizzare, coinvolgere ed istruire vari gruppi all’interno delle comunità a proposito dei rischi per la salute connessi alle mutilazioni, pericoli che possono concretizzarsi soprattutto durante la gravidanza ed il parto. Il risultato di questa partnership fu lo sviluppo nel 2009 del modello dei riti di passaggio alternativi, attraverso il progetto di Salute Riproduttiva della Gioventù Nomade a Magadi, Kajiado.
 
QUAL È STATO IL LAVORO CON LE COMUNITÀ?
Questo progetto facilitò le attività indirizzate al coinvolgimento della comunità per la realizzazione di un rito di passaggio alternativo per le ragazze, guadagnandosi infatti il benestare dei membri più autorevoli della comunità, come gli anziani, le madri ed i Moran. Una volta ricevuto l’assenso da parte della comunità e dei sui membri più importanti, la comunità stessa si prese la responsabilità di sviluppare e portare avanti una cerimonia di passaggio alternativa. Venne organizzato un evento di tre giorni durante il quale le ragazze si isolarono dal resto della comunità, in linea con il rito di passaggio tradizionale.

COME VENNERO COINVOLTE LE RAGAZZE?
Le ragazze vennero istruite a proposito della loro salute riproduttiva e sessuale e dei loro diritti, parteciparono a discussioni aperte su che cosa significhi essere una donna nella cultura Masai, nonché a incontri finalizzati a rafforzare la loro autostima; dopo aver dimostrato le conoscenze acquisite, le giovani fecero rientro nella comunità, accompagnate dal benvenuto delle madri e dalla benedizione degli anziani, che legittimò la cerimonia culturale. Al termine di tutto venne organizzata una sorta di cerimonia dei diplomi, alla quale parteciparono molti membri della comunità.

Videomaking 2 – LA STORIA

Abbiamo deciso di cosa parlare nel nostro video ed è arrivato il momento di mettere nero su bianco le nostre idee. Scrivere uno script ci permette di raccontare la nostra idea attraverso le parole, mentro lo storyboard ci permette di visualizzarla.
Uno script oltre a raccontare, contiene i dialoghi, le ambientazioni e alcune note utili a capire come dovranno essere girate le scene.
Non è importante saper disegnare per poter creare uno storyboard: uno storyboard è come un fumetto del tuo video, serve a visualizzare le scene prima che vengano girate e quindi aiutano il regista, il cameraman e il direttore della fotografia ad allinearsi per ottenere il risultato desiderato. Basta saper disegnare anche solo delle figure stilizzate (stickfigure) per crearne uno, ma se conoscete qualcuno bravo a disegnare potrebbe aiutarvi in questa fase!
Qua sotto potete vedere i consigli del nostro youtuber Federico. Trovate comunque la serie completa di tutorial sul nostro canale youtube, a questo link

Gli Agenti0011 pronti a co-progettare con la cittadinanza e le istituzioni locali!

Le studentesse e gli studenti di Roma, Milano, Napoli, Catania, Siracusa e Torino coinvolti nell’ambito delle progettazioni territoriali del progetto Agente0011 si sono impegnati dall’inizio dell’anno scolastico a mappare il proprio territorio e le sue problematiche, dialogando con le associazioni attive e i cittadini, analizzando le priorità emerse dalle indagini. Sono ora pronti per essere protagonisti  di un laboratorio di comunità per confrontarsi con istituzioni, cittadini e realtà locali sui risultati delle loro analisi, al fine di elaborare proposte di cambiamento dal basso in ottica di rendere il proprio quartiere più inclusivo e sostenibile, proprio come ci suggerisce l’Obiettivo sostenibile 11: Città sostenibili e inclusive.

Ecco qui i dettagli di tutti i laboratori, dove sono invitati a partecipare classi o cittadini interessati:

Esquilino in salute! Amref, il CIES e gli studenti del Liceo Leonardo da Vinci saranno attivi lunedì 19 febbraio dalle ore 9.30, presso il centro MaTeMu, Via Vittorio Amedeo II, 14 a Roma.  Tema principale del laboratorio è la Salute, in chiave territoriale essendosi i giovani messi in dialogo con il quartiere dell'Esquilino, interrogandosi e interrogando attori del territorio rispetto a priorità, servizi e bisogni legati al tema. La giornata sarà un momento di confronto con gli altri attori del territorio incluso il mondo del privato sociale (Apollo11, Comitato Piazza Vittorio Partecipata, Binario 95, Ass. Genitori di Donato, Focus CDS etc) e pubblico socio sanitario (Samifo, Consultorio San Giovanni, Servizi Sociali del Municipio I). Per partecipare, scriveteci a volontari@amref.it.  

Mirafiori in salute e equità! Sono pronti gli studenti del Liceo Artistico Corrado Cottini insieme ad Amref e Anima Giovane a condividere e ascoltare cittadinanza e interessati mercoledì 21 febbraio dalle ore 9.30, presso Cascina Roccafranca, via Rubino 45, a Torino. Obiettivo della giornata sarà condividere con la cittadinanza i risultati dell’indagine sul territorio rispetto a priorità, servizi e bisogni legati al tema della salute nel quartiere Mirafiori. Durante il laboratorio si coprogetterà con istituzioni, il mondo del privato sociale e pubblico socio sanitario per identificare priorità e possibili soluzioni che verranno successivamente elaborate in classe dai giovani nelle settimane successive. Per partecipare, scriveteci a volontari@amref.it

Torbellamonaca: quartiere più sostenibile e inclusivo! ActionAid, gli studenti dell’IS Amaldi e l’Associazione El “Che”ntro vi aspettano venerdì 23 febbraio dalle 16 alle 20 presso l'ex- Fienile in Largo Ferruccio Mengaroni, zona Tor Bella Monaca. L’obiettivo dei laboratori è di co-progettare insieme per migliorare la qualità della nostra democrazia attraverso l’ascolto e la collaborazione. Durante il pomeriggio saranno organizzati dei tavoli di confronto tra studenti, cittadini, associazioni locali e rappresentanti delle istituzioni per mettere le basi per la futura progettazione che sarà completata nei prossimi mesi dagli studenti. Anche qui i bambini benvenuti per giocare e ascoltare la loro voce nella costruzione di un quartiere migliore e dar modo ai genitori di partecipare. Per info: attivismo@actionaid.org.

Lambrate DECIDE! Il laboratorio di comunità coordinato da Cesvi, si terrà sabato 24 febbraio dalle ore 9:30 alle ore 14:30 presso l’auditorium “Stefano Cerri” in via Valvassori Peroni 56, a Milano. L’evento verrà aperto da un gioco immaginativo a cura dell’associazione Cascinet e proseguirà attraverso due tavoli di confronto e di dibattito sui temi del degrado urbano e dei servizi al cittadino. A conclusione dell’evento, verrà offerto ai partecipanti un pranzo a buffet. Per partecipare all’evento è necessario comunicare nome, età ed occupazione principale scrivendo a eventi@cesvi.org o telefonando allo 035-2058058. Saranno i benvenuti anche i più piccoli, sarà infatti disponibile un angolo attività ludiche gestito dagli studenti, previa comunicazione della presenza di bambini alla mail di registrazione.

Napoli partecipa! Qui saranno gli studenti dell’Itis Da Vinci ad accogliervi, insieme ad ActionAid, L’Orientale e Archintorno ad accogliervi Martedì 27 febbraio dalle 16 alle 20 a Napoli, presso la sede del IV Municipio. Protagoniste del laboratorio con la cittadinanza e le istituzioni locali saranno le tematiche della mobilità sostenibile e del rispetto delle culture e della fruizione dello spazio pubblico da parte dei giovani sono presto emerse come prioritarie e al tempo stesso strumentali al raggiungimento di una maggiore sostenibilità e inclusione. Anche qui i bambini benvenuti per giocare e ascoltare la loro voce nella costruzione di un quartiere migliore e dar modo ai genitori di partecipare. Per info: attivismo@actionaid.org.

Catania in ascolto! A Catania gli studenti del Convitto Cutelli, Liceo Don Bosco e Liceo Turrisi Colonna, con il supporto del VIS e dell’Associazione Don Bosco 2000, vi aspettano mercoledì 28 Febbraio nei locali del Politecnico del Mediterraneo a Catania. Durante la mattinata i giovani delle scuole e dell'università lavoreranno sull'esito dei questionari somministrati alla cittadinanza stessa. Dalle ore 16 alle ore 20 si terrà l'incontro con le istituzioni locali aperto a studenti, associazioni del territorio e cittadinanza, per andare a identificare le priorità della progettazione dei giovani. Il laboratorio di comunità sarà gestito dall'Associazione Res Publica 2.0. Per informazioni: domenica.sapienza@gmail.com

Spazio giovani per Siracusa! Si terrà invece mercoledì 7 marzo dalle ore 15 alle 19, presso l’Auditorium dell’IS Insolera, Via Modica 66, a Siracusa, il laboratorio di comunità co-gestito dagli studenti dell’IS A. Rizza e A. Insolera, il Gruppo Locale di Siracusa per ActionAid e ImpactHub Siracusa. La riflessione e l’analisi degli studenti ha portato all’emersione di un’esigenza specifica sul tema della città sostenibile e inclusiva: uno spazio cogestito dai Giovani stessi. Sarà questa l’occasione per co-progettare insieme alla cittadinanza, alle istituzioni locali e associazioni altre la soluzione migliore alla problematica emersa. Buffet finale, spettacolo teatrale e attività ludiche per i più piccoli vi aspettano! Per informazioni: attivismo@actionaid.org

DIVENTARE COOPERANTI: Il team Aiutanti del Pianeta vi spiega come

Fare volontariato internazionale è sicuramente una delle esperienze più interessanti e utili che si possano fare quando si tratta di solidarietà.

Abbiamo invitato gli Agenti 0011 a visitare il sito del VIS (www.volint.it) e a scoprire le modalità in cui è possibile vivere un’esperienza di questo tipo.

Le principali sono: il servizio civile, gli stage estivi, il volontariato internazionale.

La classe 2A della Scuola Primaria Papa Giovanni XXIII di Novara, il team "Aiutanti del Pianeta" ha scritto un articolo che ci ha colpito molto. Lo condividiamo con voi.

Leggetelo e capirete perché gli Agenti 0011 hanno la #licenzadisalvareilpianeta. 

Noi siamo una classe seconda. Per svolgere questa missione, siamo andati sul sito del VIS e abbiamo letto tantissimi progetti interessanti per la ricostruzione, per lo sviluppo, per il sostegno a distanza, per il sostegno alle missioni.

Abbiamo anche letto che con il VIS si può diventare volontari e offrire il nostro lavoro all’estero. Abbiamo pensato che quando saremo più grandi questo sarebbe un’esperienza bellissima da compiere.

Nel nostro piccolo, noi stiamo vivendo un’esperienza straordinaria. Stiamo aiutando, tutti insieme, una bimba etiope di 11 anni, Raffaella, che la nostra maestra ha conosciuto due anni fa, durante l’Expo, per un gemellaggio. Noi l’abbiamo conosciuta solo l’anno scorso, quando frequentavamo la prima.

Raffaella è venuta in Italia per fare dei controlli ai suoi occhi, perché soffre di una malattia degenerativa alla cornea, che può portare alla cecità.

Quest’ anno è ritornata per una settimana intera, ospite nella nostra classe, nel mese di Ottobre: purtroppo, proprio in quel momento, abbiamo saputo che la visita di controllo della nostra amica non era andata bene: dall’occhio destro non vede più niente e dovrà essere sottoposta proprio nei prossimi giorni, ad un trapianto di cornea; dall’occhio sinistro vede ancora ma dovrà fare dei piccoli interventi con il laser, al Bambin Gesù di Roma, per fortuna gratuitamente. 

Raffaella infatti non è fortunata come noi: vive in una famiglia di 7 persone, in una casa di mattoni di argilla, senza acqua e senza servizi e non avrebbe la possibilità di pagare il volo aereo e la degenza in Italia, le cure mediche, le medicine, il nuovo paio di occhiali, ecc. ecc…..

E così noi, insieme ai nostri genitori, alle nostre maestre, a tutta la scuola, a tutto il nostro Istituto Comprensivo, ci siamo mossi per raccogliere un po’ di fondi per Raffaella: siamo arrivati a 7.000 euro.

Questa è una bella somma, che ci permetterà di pagare tutto quello di cui avrà bisogno qui in Italia, ma il nostro sogno sarebbe stato raccoglierne molti di più  per poterle regalare una casa, seppur piccola, di 25 mq per 7 persone, ma con l’ acqua e con i servizi. Ancora non ci siamo riusciti, ma continueremo a farci venire delle nuove idee per far crescere il nostro salvadanaio.

Le nostre maestre sono persino  state ospitate in  due televisioni private: Antenna 3 Lombardia e Video Novara per raccontare la storia di Raffaella e per chiedere aiuto a più persone possibili, hanno invitato a scuola il giornalista Mario Ricciardi, che ha preparato un bel servizio andato in onda su TV2000.  

La nostra maestra Alessandra, che suona in un complesso di musica celtica, ha organizzato un concerto e tutte le entrate sono state devolute a Raffaella…Ed è proprio grazie a questa ultima iniziativa, che abbiamo toccato quota 7.000!!!

Nonostante tutto questi sforzi, però,il sogno della casa non è ancora stato raggiunto. La cifra raccolta non ci permette di acquistare una casa nuova per la nostra amica etiope. Purtroppo proprio oggi la nostra maestra ha già dovuto attingere al nostro salvadanaio per acquistare i voli aerei per Raffaella e per la sua mamma, che arriveranno a Roma il 4 Febbraio.

Quindi il nostro salvadanaio è già diminuito di più di 1000 euro in un giorno solo! Noi da un lato siamo tristi, ma dall’altro lato siamo felicissimi perché tra poco  la rivedremo, appena si libererà da tutte le sue visite mediche e i suoi ricoveri a Roma. Appena possibile la faremo venire a Novara e la ospiteremo ancora nella nostra classe.

Abbiamo già preparato uno striscione colorato con la scritta BENTORNATA, abbiamo appeso le sue foto in classe e abbiamo tappezzato tutta la porta a vetri dell’ entrata della scuola di volantini, che raccontano la sua storia e che invitano le persone che entrano a donare qualcosa nel nostro salvadanaio. Non vediamo l’ ora di riabbracciarla. Raffaella ci insegna l’amarico: si mette alla lavagna e scrive cose strane, che noi copiamo senza capire niente, ma poi ci insegna tante simpatiche canzoni. Ci racconta la sua giornata  e a noi piace ascoltarla. Raffaella parla molto bene l’ italiano perché studia in una scuola italiana di Addis Abeba. Tutte le mattine percorre 45 minuti di strada a piedi, da sola e 15 minuti in un taxi collettivo per recarsi a scuola. Aiuta la mamma a curare le gemelline di 3 anni, a cucinare , a sbucciare la frutta e le patate. I suoi fratelli maschi non la aiutano mai .  Mangia carne e pesce raramente, perché costano molto. Mangia spesso riso o teff, il cereale che si coltiva in Etiopia. Tutte le volte che noi avanziamo cibo nei piatti o non facciamo i compiti per negligenza, le nostre maestre ci ricordano tutto questo.
E’ bellissimo pranzare con lei, giocare con lei e divertirci insieme. Proprio questa mattina in classe parlavamo  di come la sfortuna e la sfortuna si siano intrecciate tante volte nella vita della nostra amica . E’ stata fortunata ad essere stata scelta dalla sua maestra tra il gruppo che sarebbe partito per l’ Expo, perché altrimenti nessuno mai al suo Paese si sarebbe accorto di quella grave malattia agli occhi ma è stata sfortunata a nascere IN UNA PARTE SBAGLIATA DEL MONDO!
Noi ci stiamo impegnando tanto per la nostra amica e continueremo a portare avanti il nostro sogno.
Le nostre maestre ci hanno insegnato questa canzone, che fa proprio al caso nostro:
 “Goccia dopo goccia nasce un fiume,
Un passo dopo l’altro si va lontano,……
 E se una voce sola si sente poco,
Insieme a tante altre diventa un coro
E ognuno può cantare, anche se è stonato;
Dal niente nasce niente, questo sì.
Non è importante se non siamo grandi
Come le montagne, come le montagne;
Quello che conta è stare tutti insieme
Per aiutare chi non ce la fa………..”

Ecco…. Questo è proprio quello che stiamo facendo per la nostra amica Raffaella: anche noi siamo diventati , un pochino, piccoli cooperanti…
Missione compiuta

Aiutanti del pianeta
 
 
 

 

La salute un diritto universale? Guarda il video del team “Economy Sustainability” di Todi

Uno degli scopi degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile relativi alla salute riguarda l'accesso all'assistenza universale e il diritto alla qualità dei servizi sanitari. Molti Paesi infatti non hanno per tutti i cittadini una copertura sanitaria.

Tra questi anche grandi Stati ricchi e democratici, come per esempio gli USA.
Abbiamo invitato gli Agenti 0011 a fare una ricerca approfondita per scoprire quali Paesi in Europa e nel Mondo garantiscono l'assistenza sanitaria gratuita per tutti. Quali invece non lo fanno. Che differenze ci sono a livello politico e filosofico tra le Costituzioni e le leggi di questi Paesi.
E dal punto di vista pratico, quali conseguenze ha per la vita dei cittadini avere o non avere assistenza sanitaria gratuita.

I ragazzi del team "Economy Sustainability" che frequentano la  2A dell' IIS "Ciuffelli-Einaudi" di TODI si sono cimentati in un dibattito come mostra il video. Suddivisi in due squadre hanno discusso sul fatto se fosse giusto o meno garantire l'assistenza sanitaria gratuita.
 

OGGI LA SPESA LA FACCIO IO – Team Classica2B

I bambini spesso non possono andare a fare la spesa da soli.

Ma grazie alla fantasia e alla collaborazione degli insegnanti anche gli Agenti 0011 hanno  potuto fare la spesa esattamente come i grandi e decidere cosa mangiare.

Tra le diverse esperienze che sono giunte attraverso la Missione abbiamo scelto quella proposta dal Team "Classica2B" dell'Istituto Comprensivo D'Angiò-Via Vesuvio di Trecase (Na).

Scopriamo le diverse merende scelte dalla classe. 

Con questo video vi presentiamo varie tipologie di consumatori.

Il primo cliente sceglie di acquistare solo junk food, alimenti poco salutati. Compra infatti dolci, merendine, bibite gasate e tre pacchi di patatine. Tutti cibi poco salutari e che mangiati frequentemente possono causare problemi alla salute. 

Il secondo cliente entra per comprare cibi più sani ma si è lascia facilmente convincere a comprare dell'altro.

Solo l'ultimo cliente acquista alimenti di provenienza locale, scegliendo cibi di stagione e a chilometro zero (o quasi).

Il punto di vista dei cittadini sulla salute

Grazie al Progetto Integrato di Tutela (PIT), il servizio di informazione, assistenza e intervento ai quali i cittadini possono rivolgersi per segnalazioni, proteste, richieste di consigli in tema di salute, servizi e giustizia, Cittadinanzattiva pubblica ogni anno un rapporto volto a tracciare un quadro del Servizio Sanitario Nazionale dal punto di vista dei cittadini: include i  problemi più acuti che il nostro Paese si trova ad affrontare ma “eventi sentinella” , tali cioè da segnalare una situazione patologica anche se si verificano una volta sola), problemi nuovi, tendenze non ancora colte.

Approfondisci e scarica la relazione salute 2017
 

Videomaking 1 – LE BASI – Da dove iniziare?

Questa è la prima di 7 pillole video dedicate agli Agenti0011 che voglino migliorare le loro competenze in film making. Grazie ad alcune semplici nozioni e con qualche materiale preso dal web, i fondamenti del videomaking sono alla portata di tutti! 
Prima di iniziare con le riprese bisogna però sapere cosa vogliamo girare. Un video di viaggio? Una storia? Bisogna pianificare tutto per entrare nel vivo delle riprese senza avre troppi intoppi e rallentamenti. Questa è la fase di preproduzione. In questa fase, oltre alla storia, vanno decise le altre operazioni da svolgere in futuro: attori, script, storyboard, locations, camera, luci… sono solo alcuni degli aspetti che dovremmo affrontare per portare a termine il progetto!
Qua sotto trovate il video della prima pillola e ogni venerdì presenteremo sul portale un nuovo video. Trovate comunque la serie completa di tutorial sul nostro canale youtube, a questo link.

Studenti agenti del cambiamento a Catania

Anche a Catania gli studenti di 10 classi si impegnano per rendere la propria città più sostenibile e inclusiva (SDG 11) per i giovani italiani e stranieri. Da settembre gli alunni di 5 classi del Convitto Cutelli, Liceo Don Bosco e Turrisi Colonna, coinvolti nel progetto Agente 0011, lavorano insieme alle associazioni del territorio per conoscere a fondo i quartieri target e rilevare bisogni ed esigenze dei cittadini più giovani. Il percorso è cominciato con incontri che hanno permesso all’equipe del VIS e dell’Associazione Don Bosco 2000, che gestiscono l’attività in loco, di sapere quale fosse il livello di conoscenza degli studenti su temi come sostenibilità e Agenda 2030. Ad ogni classe è stato somministrato il questionario e chiesto di realizzare alcuni brevi video che rappresentassero gli SDGs più significativi.
Durante il secondo incontro i giovani hanno incontrato i rappresentanti delle associazioni partner: il Consiglio Italiano per i rifugiati – CIR, che gestisce lo sportello per migranti, l’associazione culturale Ashram – Multiculti e Res publica 2.0 organizzazione che si dedica a favorire i processi partecipativi. A novembre abbiamo partecipato agli incontri, molto produttivi, tra gli studenti italiani e 5 volontari dello SVE, provenienti da varie città europee. Il confronto si è focalizzato sugli esempi di sostenibilità e inclusione nelle città, per studenti e volontari è stata una occasione importante di scambio che ha portato i partecipanti al progetto a formarsi una prima idea di quale sia la direzione verso la quale guardare.
A dicembre dopo un incontro teorico che ha fornito agli studenti gli strumenti per le rilevazioni sul territorio sono state realizzate tre passeggiate tematiche nei due quartieri scelti come target dell’intervento.
Gli studenti, armati di taccuino, registratore e macchina fotografica hanno passeggiato per le vie del quartiere di Cibali, il quartiere più antico di Catania, sede di numerose scuole e anche il più importante punto di riferimento della periferia di Catania e per la zona di san berillo, parte del centro storico della città segnata da un’importante opera di sventramento e ora abitata dalle categorie più emarginate. Nel giro per la città i giovani sono stati accompagnati dagli esperti dell’Ass. Res Publica 2.0 che hanno mostrato gli esempi di riqualificazione e le condizioni di degrado.
A gennaio gli studenti, con la guida della cattedra di Sociologia dell’Università di Catania hanno partecipato ai laboratori di metodologia della ricerca sociale per redigere il questionario da somministrare alla cittadinanza. Oggi siamo nella fase di campionamento e somministrazione, gli studenti incontreranno alcune realtà giovanili del territorio che gli permetteranno di identificare i bisogni e le esigenze dei giovani italiani e stranieri che abitano i quartieri. Saranno intervistati giovani migranti, ragazzi degli oratori, studenti delle scuole e gli esiti saranno poi discussi con le autorità locali in sede di laboratorio di Comunità a fine febbraio.
Alcune classi si stanno inoltre preparando per incontrare gli alunni degli istituti comprensivi e tenere dei laboratori formativi sui temi del progetto: obiettivi di sviluppo sostenibile, inclusione e Agenda 2030.
Gli studenti, che già discutono delle diverse proposte per la città di Catania, attendono con ansia il momento di scambio con i loro coetanei italiani e stranieri e l’incontro con le autorità, perché sia un’occasione di protagonismo e coinvolgimento nei processi di crescita e cambiamento della propria città.