DIVENTARE COOPERANTI: Il team Aiutanti del Pianeta vi spiega come

08 Febbraio 2018
Fare volontariato internazionale è sicuramente una delle esperienze più interessanti e utili che si possano fare quando si tratta di solidarietà.



Abbiamo invitato gli Agenti 0011 a visitare il sito del VIS (www.volint.it) e a scoprire le modalità in cui è possibile vivere un’esperienza di questo tipo.



Le principali sono: il servizio civile, gli stage estivi, il volontariato internazionale.



La classe 2A della Scuola Primaria Papa Giovanni XXIII di Novara, il team "Aiutanti del Pianeta" ha scritto un articolo che ci ha colpito molto. Lo condividiamo con voi.



Leggetelo e capirete perché gli Agenti 0011 hanno la #licenzadisalvareilpianeta. 


Noi siamo una classe seconda. Per svolgere questa missione, siamo andati sul sito del VIS e abbiamo letto tantissimi progetti interessanti per la ricostruzione, per lo sviluppo, per il sostegno a distanza, per il sostegno alle missioni.



Abbiamo anche letto che con il VIS si può diventare volontari e offrire il nostro lavoro all’estero. Abbiamo pensato che quando saremo più grandi questo sarebbe un’esperienza bellissima da compiere.



Nel nostro piccolo, noi stiamo vivendo un’esperienza straordinaria. Stiamo aiutando, tutti insieme, una bimba etiope di 11 anni, Raffaella, che la nostra maestra ha conosciuto due anni fa, durante l’Expo, per un gemellaggio. Noi l’abbiamo conosciuta solo l’anno scorso, quando frequentavamo la prima.



Raffaella è venuta in Italia per fare dei controlli ai suoi occhi, perché soffre di una malattia degenerativa alla cornea, che può portare alla cecità.



Quest’ anno è ritornata per una settimana intera, ospite nella nostra classe, nel mese di Ottobre: purtroppo, proprio in quel momento, abbiamo saputo che la visita di controllo della nostra amica non era andata bene: dall’occhio destro non vede più niente e dovrà essere sottoposta proprio nei prossimi giorni, ad un trapianto di cornea; dall’occhio sinistro vede ancora ma dovrà fare dei piccoli interventi con il laser, al Bambin Gesù di Roma, per fortuna gratuitamente. 



Raffaella infatti non è fortunata come noi: vive in una famiglia di 7 persone, in una casa di mattoni di argilla, senza acqua e senza servizi e non avrebbe la possibilità di pagare il volo aereo e la degenza in Italia, le cure mediche, le medicine, il nuovo paio di occhiali, ecc. ecc…..



E così noi, insieme ai nostri genitori, alle nostre maestre, a tutta la scuola, a tutto il nostro Istituto Comprensivo, ci siamo mossi per raccogliere un po’ di fondi per Raffaella: siamo arrivati a 7.000 euro.



Questa è una bella somma, che ci permetterà di pagare tutto quello di cui avrà bisogno qui in Italia, ma il nostro sogno sarebbe stato raccoglierne molti di più  per poterle regalare una casa, seppur piccola, di 25 mq per 7 persone, ma con l’ acqua e con i servizi. Ancora non ci siamo riusciti, ma continueremo a farci venire delle nuove idee per far crescere il nostro salvadanaio.



Le nostre maestre sono persino  state ospitate in  due televisioni private: Antenna 3 Lombardia e Video Novara per raccontare la storia di Raffaella e per chiedere aiuto a più persone possibili, hanno invitato a scuola il giornalista Mario Ricciardi, che ha preparato un bel servizio andato in onda su TV2000.  



La nostra maestra Alessandra, che suona in un complesso di musica celtica, ha organizzato un concerto e tutte le entrate sono state devolute a Raffaella…Ed è proprio grazie a questa ultima iniziativa, che abbiamo toccato quota 7.000!!!



Nonostante tutto questi sforzi, però,il sogno della casa non è ancora stato raggiunto. La cifra raccolta non ci permette di acquistare una casa nuova per la nostra amica etiope. Purtroppo proprio oggi la nostra maestra ha già dovuto attingere al nostro salvadanaio per acquistare i voli aerei per Raffaella e per la sua mamma, che arriveranno a Roma il 4 Febbraio.



Quindi il nostro salvadanaio è già diminuito di più di 1000 euro in un giorno solo! Noi da un lato siamo tristi, ma dall’altro lato siamo felicissimi perché tra poco  la rivedremo, appena si libererà da tutte le sue visite mediche e i suoi ricoveri a Roma. Appena possibile la faremo venire a Novara e la ospiteremo ancora nella nostra classe.



Abbiamo già preparato uno striscione colorato con la scritta BENTORNATA, abbiamo appeso le sue foto in classe e abbiamo tappezzato tutta la porta a vetri dell’ entrata della scuola di volantini, che raccontano la sua storia e che invitano le persone che entrano a donare qualcosa nel nostro salvadanaio. Non vediamo l’ ora di riabbracciarla. Raffaella ci insegna l’amarico: si mette alla lavagna e scrive cose strane, che noi copiamo senza capire niente, ma poi ci insegna tante simpatiche canzoni. Ci racconta la sua giornata  e a noi piace ascoltarla. Raffaella parla molto bene l’ italiano perché studia in una scuola italiana di Addis Abeba. Tutte le mattine percorre 45 minuti di strada a piedi, da sola e 15 minuti in un taxi collettivo per recarsi a scuola. Aiuta la mamma a curare le gemelline di 3 anni, a cucinare , a sbucciare la frutta e le patate. I suoi fratelli maschi non la aiutano mai .  Mangia carne e pesce raramente, perché costano molto. Mangia spesso riso o teff, il cereale che si coltiva in Etiopia. Tutte le volte che noi avanziamo cibo nei piatti o non facciamo i compiti per negligenza, le nostre maestre ci ricordano tutto questo.

E’ bellissimo pranzare con lei, giocare con lei e divertirci insieme. Proprio questa mattina in classe parlavamo  di come la sfortuna e la sfortuna si siano intrecciate tante volte nella vita della nostra amica . E’ stata fortunata ad essere stata scelta dalla sua maestra tra il gruppo che sarebbe partito per l’ Expo, perché altrimenti nessuno mai al suo Paese si sarebbe accorto di quella grave malattia agli occhi ma è stata sfortunata a nascere IN UNA PARTE SBAGLIATA DEL MONDO!

Noi ci stiamo impegnando tanto per la nostra amica e continueremo a portare avanti il nostro sogno.

Le nostre maestre ci hanno insegnato questa canzone, che fa proprio al caso nostro:

 “Goccia dopo goccia nasce un fiume,

Un passo dopo l’altro si va lontano,……

 E se una voce sola si sente poco,

Insieme a tante altre diventa un coro

E ognuno può cantare, anche se è stonato;

Dal niente nasce niente, questo sì.

Non è importante se non siamo grandi

Come le montagne, come le montagne;

Quello che conta è stare tutti insieme

Per aiutare chi non ce la fa………..”



Ecco…. Questo è proprio quello che stiamo facendo per la nostra amica Raffaella: anche noi siamo diventati , un pochino, piccoli cooperanti…

Missione compiuta



Aiutanti del pianeta

 

 

 







 
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