BEST TEAM OF THE MONTH / MARZO 2018 – Ecco i vincitori

Complimenti ragazzi!

Marzo è terminato e abbiamo i vincitori del premio BEST TEAM OF THE MONTH di Marzo!

Si sono aggiudicati i kit didattici e i laboratori partecipativi messi in palio da Actionaid i team:

  • Categoria 5-10 anni, team “Difensori della terra“ della Scuola Primaria Papa Giovanni XXIII di Novara (NO)
  • Categoria 11-13 anni, team “Pianeta 2017” della Scuola Secondaria di Primo Grado Pianciani-Manzoni di Spoleto (PG)
  • Categoria 14-19 anni, team team “Tomorrow Green” dell’I.T.T. "E. Majorana" di Milazzo (ME)

Forza ragazzi mancano ancora due mesi alla conclusione del progetto, ci sono ancora tanti premi da assegnare! Non potete lascerveli scappare!

Continuate a giocare e a seguirci #licenzadisalvareilpianeta #agente0011

 

Una lezione… particolare

Il giorno mercoledì 21 Marzo 2018 alcuni rappresentanti delle seconde classi dell’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII di Lauria (Pz) hanno partecipato ad un’esperienza stupenda, una Skype call con  ragazzi, bambini e adulti di una scuola indiana
Questa  giornata è stata resa possibile grazie ai responsabili del Progetto “Agente 0011” e all’associazione ActionAid che  ha organizzato tale incontro. Nei giorni precedenti avevamo preparato con il nostro professore di Inglese delle presentazioni in lingua.
Quando si è aperto il collegamento eravamo tutti molto entusiasti ma soprattutto molto colpiti dalle loro evidenti condizioni di vita; i nostri interlocutori vivono negli slum di Bangalore che hanno fatto da sfondo, ma, nonostante tutto, ci hanno  accolto  con il sorriso, allegri e gioiosi.
In quel momento ci siamo sentiti dei privilegiati e abbiamo avvertito un immediato senso di disagio nel considerare quante volte ci sentiamo insoddisfatti per quello che non abbiamo.
Inizialmente la responsabile di ActionAid, Corinne, ha fatto presentare tutti i ragazzi indiani e poi è toccato a noi che abbiamo descritto la nostra scuola e i nostri hobby .
Successivamente un nostro compagno ha chiesto ai ragazzi indiani quale fosse stato il contributo dato da ActionAid alle loro vite. Ha risposto Satish, un ragazzo di 16 anni.
Ci ha raccontato che ora nella zona il tasso di matrimonio sotto i 18 anni si è abbassato moltissimo ed ha quasi raggiunto lo zero.   
Satish ci ha anche parlato della formazione ricevuta grazie ad ActionAid e dell’opportunità di vedere attuati i loro diritti in diverse sedi: scolastiche, nelle comunità e nelle commissioni.
Infine ci siamo congedati con il loro saluto: Namasté.
L’importanza che tale esperienza ha avuto per noi è notevole perché riguarda la  nostra formazione interculturale, verso cui ogni giorno tendiamo.
Ormai quotidianamente ci confrontiamo con realtà diverse dalla nostra, apprendiamo diversi modi di vivere e agire e di queste diversità dovremo farne tesoro.
Occasioni come quella appena vissuta possono diventare per noi momenti per abbattere le distanze fisiche e soprattutto mentali, possono essere un trampolino per affacciarci al mondo e lanciarci verso orizzonti nuovi, inesplorati ma tanto utili alla nostra crescita.

Agenti 0011 al lavoro insieme alle istituzioni e comunità locali

Febbraio e marzo sono stati due mesi molto intensi per gli studenti sui territori: da Milano, Roma e Siracusa, passando per Napoli, gli Agenti speciali hanno realizzato dei laboratori di comunità con l’obiettivo di stimolare il dialogo tra cittadini e amministrazione locale, riflettendo sulle problematiche del territorio ed elaborando proposte per un suo miglioramento.  A partire da analisi, mappature dei servizi e dei luoghi significativi dei quartieri e sondaggi somministrati alla cittadinanza, gli studenti hanno individuato delle problematiche chiave da affrontare per rendere la propria città più inclusiva e sostenibile. Proprio queste tematiche, sono state al centro dei tavoli di confronto organizzati dai ragazzi nel quadro dei laboratori di comunità. Ai tavoli di lavoro ferveva grande energia e passione per confrontarsi sulle politiche giovanili, sull’integrazione tra giovani e migranti, sul miglioramento di servizi alle persone, sulla difesa dei diritti delle donne.

Tante le idee e i progetti messi in cantiere dopo questa esperienza. A Roma, gli studenti del Liceo Amaldi hanno organizzato insieme ad ActionAid, all’Associazione culturale “El Chentro”, al Centro Antiviolenza Marie Anne Erize, al CAS Grotte Celoni, all’Associazione Eutopia, l’evento “Tempo di cambiamento”, durante il quale si sono svolti 4 tavoli di confronto sui temi dell’ambiente, dei giovani, della criminalità e dell’inclusione con Assessori del VI Municipio di Roma. Fra le varie idee emerse: la possibilità di dedicare delle ore dell’alternanza scuola-lavoro alla realizzazione di laboratori nelle scuole sui temi del rispetto dell’ambiente e organizzare, in rete con le altre associazioni del territorio, delle giornate di pulizia del quartiere; potenziare le attività di doposcuola; organizzare dei corsi di cucina multietnica per favorire l’integrazione nel quartiere; creare un meccanismo di scambio e riutilizzo di materiali e libri scolastici.
Sempre a Roma, ma presso il Centro MaTeMu e supportati da Amref, gli studenti del Liceo delle Scienze Umane Leonardo Da Vinci, si sono confrontati con rappresentanti del Municipio I, le associazioni CIES, Binario 95, Comitato Piazza Vittorio Partecipata, Genitori di Donato, Tam Tam d’Afrique, Le Reseau, e il Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale dell’Università La Sapienza. Tra le possibili soluzioni alle problematiche discusse tramite la metodologia del Fish Bowl, i ragazzi hanno identificato la necessità di porre al centro la relazione, l’inclusione (che valorizza la ricchezza della diversità) e il benessere in tutte le sue forme (fisico, psichico, sociale), di valorizzare situazioni di co-gestione/auto-gestione degli spazi e di peer education, quali ad esempio lo stesso MaTeMu, lo stesso Liceo delle Scienze Umane, la Palazzina sociale, Piazza di Vittorio, il Giardino adiacente la scuola.

A Milano protagonisti del laboratorio di comunità “Lambrate Decide”, presso l’Auditorium “Stefano Cerri”, sono stati gli studenti del IS Maxwell, supportati da Cesvi, Pandora Coop. Soc. e dall’APS Cascinet e, non ultimi, rappresentanti istituzionali del Municipio 3, tra cui la Presidente Caterina Antola. In questo caso i tavoli di lavoro sono stati due: degrado urbano e servizi pubblici. Le soluzioni del primo tavolo hanno insistito sulla riqualificazione del parchetto “Panchine di Cimiano” dove i ragazzi vorrebbero ripavimentare il vialetto migliorandone al contempo l’illuminazione, integrandola con l’aggiunta di una nuova area pic-nic, di un distributore d’acqua, di uno spazio gioco o di un “bibliobus”. Il secondo tavolo, invece, ha lavorato con l’obiettivo di promuovere i servizi presenti sul territorio, sconosciuti ai più, attraverso l’installazione di cinque totem informativi in punti strategici del quartiere sui servizi alla persona individuati come prioritari dal tavolo di lavoro, quali i consultori, i servizi sociali, la guardia medica, i centri di ascolto, i centri di supporto alla disabilità, i CAG e i servizi di supporto agli stranieri.

Napoli, invece, ActionAid insieme all’Associazione Archintorno, all’Università L’Orientale di Napoli e agli studenti dell’ITIS Leonardo da Vinci protagonisti del progetto, ha organizzato l’evento “Napoli partecipa!” che ha portato all’emersione di priorità negli ambiti della mobilità sostenibile, dell’integrazione e degli spazi per giovani. Si è deciso di incentivare l’utilizzo della bici fra gli studenti organizzando, ad esempio, una massa critica di ragazzi che si dirige in bici da casa a scuola in giorni prestabiliti con un percorso concordato, inserendo l’iniziativa in un più ampio progetto di sensibilizzazione della cittadinanza e delle istituzioni sull’incremento dell’utilizzo della bici. Una app o un libro interattivo per la condivisione di storie di migranti e la rigenerazione di spazi urbani, come quello di Piazza Nazionale, sono solo alcune delle altre proposte fatte dai partecipanti.
 
A Catania, c’è stata grande partecipazione al laboratorio di comunità promosso dal VIS insieme all’associazione Res Pubblica 2.0, al Consiglio Italiano per i rifugiati – CIR, l’associazione culturale Ashram – Multiculti e co – gestito con gli studenti del Convitto Cutelli, Liceo Don Bosco e Turrisi Colonna. Fondamentale contributo è stato quello dell’Università di Catania e delle istituzioni locali, tra le quali l’Assessore alle politiche giovanili, al Welfare e alla viabilità. I tavoli di confronto promossi sono stati quattro: Ambiente e Sostenibilità, Giovani e spazi di aggregazione, inclusione e mobilità e trasporti. Tra le proposte emerse i ragazi hanno dato priorità all’organizzazione di gruppi di manutenzione di volontari per le zone verdi e azioni di comunicazione a scuola sulla raccolta differenziata; così come a progetti di ASL per innovare la fruibilità di mostre, biblioteche e musei per i giovani; alla promozione di incontri con altre culture e alla mobilità sostenibile in città.
 
Siracusa, i laboratori organizzati dagli studenti e dai docenti degli Istituti Superiori Alessandro Rizza e Filadelfo Insolera, dal Gruppo Locale di Siracusa per ActionAid e da ImpactHub Siracusa,si sono focalizzati sui temi della sostenibilità ambientale, dei diritti delle donne, dell’innovazione, della legalità e dell’inclusione. Fra le proposte: rendere lo “Spazio giovani” di Siracusa un luogo in cui organizzare eventi e formazioni sul tema del femminismo e, allo stesso tempo, prevedere delle azioni che lo rendano un luogo adatto anche ad ospitare le mamme che lo frequentano (intrattenimento per bambini, attrezzature ecc…); attività ludico- ricreative di decostruzione degli stereotipi, che favoriscano la conoscenza e  l’interazione fra le persone; corsi di lingua fra pari per migliorare l’integrazione dei migranti; co-gestione fra studenti, insegnanti e associazioni dello “Spazio giovani” e realizzazione di laboratori sul tema della legalità per sensibilizzare sul  rispetto delle regole del vivere democratico.
 
Tante idee e progetti bollono in pentola e gli Agenti 0011 sono ancora a lavoro per vederli realizzati, grazie al contributo di cittadini, associazioni e istituzioni del territorio. Seguiteci per le proposte finali che saranno presentate a maggio in occasione di eventi di chiusura sul territorio!

 
 

Global Footprint Network

Il Global Footprint Network è un’organizzazione di ricerca che sta cambiando il modo in cui il mondo gestisce le sue risorse naturali e reagisce ai cambiamenti climatici . Dal 2003 ha collaborato con più di 50 nazioni, 30 città e 70 partner globali per fornire scenari scientifici che hanno indirizzato le politiche ad alto impatto e le decisioni di investimento. Insieme ai suoi partners sta creando un futuro in cui tutti possano prosperare entro i limiti del pianeta.
http://www.footprintnetwork.org/

Anche Ferragamo veste d’arancia

In gergo si chiama “pastazzo d’arance” e rappresenta il 40% degli agrumi raccolti in Sicilia (più di due milioni di tonnellate all’anno) destinato allo smaltimento. Ma se fino ad oggi scorza, polpa e semi di frutti imperfetti sono stati convertiti in biomasse per le energie rinnovabili, adesso avanzi e sottoprodotti dellʼindustria agrumicola si trasformano in materiale tessile. Orange fiber è l’idea di Adriana Santanocito, esperta in nuovi materiali e tecnologie per la moda, ed Enrica Arena, laurea in Cooperazione internazionale. Il tessuto, del tutto ecosostenibile, viene ricavato grazie alle nanotecnologie e permette anche la realizzazione di abiti vitaminici, che rilasciano sulla pelle i loro principi attivi. http://orangefiber.it/

Il punto di vista dei cittadini sulla salute

Il 40% della popolazione mondiale soffre di scarsità d'acqua, dunque non è facile garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell'acqua e delle strutture igienico-sanitarie. Tuttavia è possibile: in questa audio-intervista a cura di Ruggero Po, Luigi Di Marco (membro del Consiglio direttivo di Aias), Rosario Lembo (Comitato Italiano Contratto Mondiale sull'Acqua) e Stefania De Vito (ufficio scientifico di Legambiente) discutono sul sesto global goal, che tratta dell’accessibilità dell’acqua pulita e della fornitura di servizi igienico-sanitari adeguati per tutti. http://www.asvis.it/goal6/audio-intervista-goal-6/

Videomaking 7 – EDIT

In quest'ultima pillola di videomaking è arrivato il momento di mettere insieme tutto quello che è stato fatto e dare vita alla nostra storia!
Ora che le riprese sono finite è infatti il momento di ordinare tutte le scene e con script e storyboard alla mano e di montarle in sequenza per creare il nostro video.
Durante la fase di editing è importante stare fedeli all’idea iniziale, ma non è detto che tutte le scene funzionino come ce l’eravamo immaginate. In questa fase è importante capire se ci sono dei cambiamenti da fare per fare in modo che la storia funzioni.
Ci sono diversi software sul mercato che ci permettono di fare questo lavoro, i più utilizzati sono sicuramente AVID media composer, Premiere Pro e Final CUT, ma ne esistono diversi anche per lavorare direttamente sullo smartphone. Se possedete un Iphone, troverete tra le varie applicazioni IMOVIE, se invece utilizzate una piattaforma Android alcune delle migliori app sono FILMORA GO e ADOBE
PREMIERE CLIP

Qua sotto trovate i preziosi consigli del nostro youtuber Federico. La serie completa di tutorial è invece sempre disponibile sul nostro canale youtube, a questo link

Agenti 0011 in missione speciale in India!

Grazie ad ActionAid il 22 marzo scorso abbiamo accorciato le distanze e con una Skype call i team Green Power, Gli Atomici e I Classmates della scuola secondaria di I grado “Giovanni XXIII” di Lauria (Potenza) hanno incontrato il children’s group Samana Makkala Mantapa. 

Da anni ActionAid collabora con l’associazione locale Janasahayog che a Bangalore lavora al fianco delle persone più vulnerabili come i bambini che non vanno a scuola, le donne costrette a vendere il proprio corpo, i Dalit, la casta più bassa, per cercare di creare delle condizioni per lo sviluppo delle comunità.

I ragazzi indiani, riuniti nel community center per cominciare si sono presentati tutti – dal più piccolo Sanju di 9 mesi, al più grande Satish di 17 anni– molto emozionati ed orgogliosi dell’opportunità di conoscere i loro coetanei italiani.  Capitanati dal portavoce Satish, hanno raccontato di come dividono le loro giornate tra la scuola e le attività pomeridiane al centro giovanile realizzato da ActionAid. Di come grazie agli incontri realizzati dagli educatori, i genitori hanno compreso l’importanza dell’istruzione e dell’andare a scuola e di come siano riusciti a eliminare i matrimoni precoci organizzati dalle famiglie: ora nella zona il tasso di matrimoni con ragazze sotto i 18 anni si è abbassato moltissimo e ha quasi raggiunto lo zero.
Satish ha anche parlato di come, grazie alla formazione ricevuta, sia i ragazzi così come i loro genitori siano ora in grado di conoscere i loro diritti e farli rispettare nelle loro sedi: scolastiche, nelle comunità e nelle commissioni.

È stato poi il turno dei ragazzi italiani. Si sono raccontati parlando di scuola. Degli hobby. Del’impegno nel progetto Agente 0011 e nel perseguimento dei 17 Global Goals dell’Agenda 2030.

I ragazzi, che dall’avvio del portale stanno partecipando attivamente guidati e coordinati dalle loro professoresse, hanno anche raccontato le missioni più significative e dalle quali hanno tratto maggiori insegnamenti. Nonostante le difficoltà linguistiche – traduzione italiano – inglese – hindi! – sono stati molto attenti al racconto dei loro coetanei indiani, e con tanta emozione hanno posto domande e risposto alle loro curiosità.

La telefonata si è conclusa tra i sorrisi e i saluti e il nostro augurio è che:

questi ragazzi non perdano mai l’entusiasmo, l’interesse e la curiosità per il mondo che li circonda, che sappiano sempre lottare per i loro diritti e quelli degli altri, combattere le ingiustizie e diventare così altro che Agenti, ma Supereroi del quotidiano!
Il mondo ha bisogno di loro. 

Il pianeta verde

Il film Il  tratta, con una chiave umoristica e usando l'espediente comico dell'esternalità, i problemi del mondo occidentale: la frenesia, l'abuso di comando, l'inquinamento ed il consumo selvaggio delle risorse naturali e degli spazi.

La regista, Coline Serreau, stimola una riflessione sul cambiamento possibile della nostra civiltà e riveste anche il ruolo di protagonista nei panni di Mila, un’aliena che, giunta da un pianeta idilliaco e sconosciuto ai terrestri, atterra nella capitale francese per imbattersi in un ambiente caratterizzato da cemento, traffico, inquinamento, vetrine per l’“esposizione dei cadaveri” (leggi macellerie), ostilità e scontrosità della gente che incontra…