Nel territorio del Delta del Saloum, in Senegal, da tanti anni ormai si combatte contro gli effetti dei cambiamenti climatici. In questa particolare zona la crescita del livello del mare ha portato una grave e dannosa conseguenza per gli abitanti dell’arcipelago: la salinizzazione del suolo. Entrando in contatto costante con l’acqua salmastra del delta, che ricopre le terre a causa dell’innalzamento del livello dell’acqua (una delle conseguenze dei cambiamenti climatici, in particolare dello scioglimento dei ghiacci), la terra si sovraccarica di minerali salini diventando sterile ed improduttiva. ActionAid lavora su questo territorio da circa 13 anni, con progetti di agroecologia che si impegnano a dare formazione su tecniche di agricoltura resiliente, ma resta il problema che la terra, quando è troppo salata, non può produrre frutta e verdura. Una soluzione forse potrebbe arrivare da una recente scoperta del MIT di Boston, una delle Università più all’avanguardia del mondo. I ricercatori hanno scoperto che avvolgendo il seme in una copertura altamente nutritiva, questo può crescere sano e forte persino nei climi più estremi. Si tratta di una membrana biofertilizzante, costituita da un rivestimento in seta contenente batteri che, nutriti con uno speciale zucchero chiamato trealosio, sviluppano i nutrienti necessari alla pianta per crescere – ad esempio l’azoto -, anche laddove questi non si trovano nel terreno.Questo trattamento peraltro risulta essere estremamente semplice da applicare, oltreché economico, quindi speriamo che nel futuro possa essere scalato e diffuso dove ce n’è bisogno.
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