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Zero hunger: l’impegno di Cesvi

zero hunger821 milioni di persone, soprattutto bambini, non hanno cibo a sufficienza.

Nonostante i progressi degli ultimi 15 anni, la strada della lotta alla fame nel mondo è ancora lunga.

Zero Hunger: Fame Zero

Le cause della fame nel mondo sono molto più complesse di quanto normalmente si pensi.

Alla base della carenza di cibo ci sono elementi connessi:

  • allo sviluppo economico;
  • ai sistemi sanitari e allo sviluppo sociale;
  • alla mancanza di strade e infrastrutture;
  • al cambiamento climatico;
  • ai fenomeni meteorologici estremi e alle calamità naturali;
  • ai conflitti e alle discriminazioni di genere.

Il mancato accesso ad adeguate quantità di cibo nutriente – che è alla base della denutrizione di cui soffre l11% della popolazione – indebolisce le forze necessarie a lavorare e a svolgere una vita attiva e sana.

L’attività di Cesvi

Cesvi lotta da anni contro la fame nel mondo con progetti di sviluppo nel Sud basati su un approccio integrato al problema e campagne di sensibilizzazione nel Nord del mondo.

Le attività sul campo sono incentrate:

  • sulla promozione di una corretta nutrizione soprattutto tra i bambini,
  • sul diritto e laccesso alle risorse, in particolare allacqua,
  • sullo sviluppo agricolo e laumento della produttività mediante la diversificazione delle colture e lintroduzione di nuove tecnologie.

Per raggiungere questi obiettivi è fondamentale lavorare anche sul rafforzamento del ruolo della donna come punto di riferimento familiare e motore di cambiamento nei Paesi in via di sviluppo.

Si stima che, se le donne avessero un accesso alle risorse pari a quello degli uomini, il numero di persone affamate nel mondo diminuirebbe di almeno 150 milioni.

Garantire alle donne accesso alleducazione ed alla salute, insieme alla loro emancipazione economica e politica, è di centrale importanza nella lotta alla fame.

Donne: un ruolo centrale nella lotta alla fame

Affinché il ruolo della donna sia effettivamente legittimato è necessario:

  • Rafforzare la partecipazione delle donne e delle bambine al processo educativo, per esempio attraverso la riduzione del prezzo dei servizi scolastici e la facilitazione dellaccesso fisico ai servizi.
  • Assicurarsi che madri e figli ricevano il giusto apporto alimentare da un punto di vista dei macro- e dei micronutrienti.
  • Rafforzare la qualità dellassistenza sanitaria in modo da migliorare la prevenzione delle malattie.
  • Informare le madri dell’importanza dello scaglionamento delle nascite al fine di prevenire l’esaurimento nutrizionale materno.
  • Rimuovere le barriere che ostacolano l’accesso delle donne al mercato, aumentando il controllo femminile sulle risorse produttive attraverso, ad esempio, l’assegnazione di piccoli lotti a donne senza terra.
  • Rafforzare le istituzioni democratiche in modo tale che ripudino esplicitamente la discriminazione e rafforzino uno stato di diritto antidiscriminatorio.

Per approfondimenti vi suggeriamo di consultare Indice Globale della Fame

Foto di Laura Salvinelli