Breaking the circle toolkit

Breaking the Circle Active-Learning Toolkit è una piattaforma nata per spiegare ai bambini i loro diritti nelle aule di giustizia.

Attraverso illustrazioni, giochi ed esempi vengono spiegate le Linee guide per una giustizia child friendly, adottate nel 2010 dall'Unione europea e rimaste per ora solo sulla carta.

Tutto il materiale può essere utilizzato per:

  • impostare diverse tipologie di workshops rivolti ai gruppi-classe o a gruppi informali, per accrescere la consapevolezza degli studenti e dei ragazzi rispetto ai loro diritti dentro ai procedimenti giudiziari in connessione ai Princìpi che si trovano nelle Linee Guida sulla Giustizia a Misura di Minore;
  • ottenere informazioni approfondite rispetto ai Princìpi contenuti dentro alle Linee Guida anche solo navigando la piattaforma, per migliorare la propria conoscenza sulle Linee Guida stesse e sui diritti dei minori dentro ai procedimenti giudiziari.

Il toolkit si focalizza su due target principali:

  1. RAGAZZE E RAGAZZI tra i 12 e i 18 anni, in qualità di target dei workshop;
  2. PROFESSIONISTI che lavorano in qualsiasi tipo di contesto educativo (formale e informale), in qualità di utilizzatori della piattaforma.

Il materiale è scaricabile e può essere utilizzato nelle scuole o in altri luoghi di ritrovo di bambini e ragazzi.

Riciclare il polistirolo

Dagli imballaggi alle tazze da caffè monouso, ogni anno gli Stati Uniti producono da soli circa un milione di tonnellate (907.180.000 kg) di polistirolo – nessuna delle quali può essere riciclata. Frustrato da questo spreco di risorse e di spazio per le discariche, Ashton Cofer e i suoi compagni di scienze hanno sviluppato un metodo di riscaldamento per trasformare il polistirolo usato in qualcosa di utile. Date un'occhiata al suo originale progetto, che ha vinto il premio Scientific American Innovator alla Google Science Fair.

Assicurare la salute e il benessere dei cittadini

In un paese come l’Italia la situazione della salute si presenta in maniera molto positiva per il raggiungimento di molti degli obiettivi Onu.
Tra i principali indicatori: l’elevata speranza di vita; il controllo della maggior parte delle patologie, soprattutto quelle acute e trasmissibili; l’universalismo del suo sistema di offerta, il Servizio sanitario nazionale e quelli regionali.
Al tempo stesso l’Italia possiede alcune criticità tipiche dei paesi avanzati, che riguardano in particolare: la sostenibilità economica di un sistema di offerta sempre più costoso ed esigente; la sostenibilità sociale di una domanda di servizi caratterizzata da presenza crescente di anziani e disabili; i problemi della qualità percepita, specie per quanto riguarda i temi della umanizzazione e dell’empowerment; le lacune applicative del principio di equità sociale, soprattutto relativamente ai tempi ed alle procedure di accesso ai servizi ed alla distribuzione dell’offerta sul territorio; il peggioramento o il mancato miglioramento di alcuni aspetti degli stili di vita importanti per la salute; la necessità di integrare maggiormente servizi sanitari e sociali e di sviluppare maggiormente, sia quantitativamente che qualitativamente, la cosiddetta sanità del territorio, preventiva, curativa e riabilitativa.
Per approfondire i target stabiliti nel Goal 3 dedicato a benessere e salute vi invitiamo a consultare il documento elaborato dalla Commissione presieduta da ASVIS dedicata alla definizione della Strategia nazionale di sviluppo sostenibile. http://asvis.it/goal3/articoli/

Videomaking 6 – VISUAL STORYTELLING

Quando giriamo un video cerchiamo di “intrappolare” il mondo che abbiamo davanti all’interno di uno spazio rettangolare che chiamiamo inquadratura. Ma come facciamo a rendere interessante una scena che ad un primo sguardo risulta visivamente noiosa? Semplice! Componendo la nostra immagine in modo che gli elementi più importanti emergano, creando così interesse nello spettatore. Dietro tutto questo non c’è nessun trucco magico, ma una semplice regola definita “regola dei terzi”.
Quello che dobbiamo fare, è immaginare che la nostra inquadratura sia divisa in 9 parti uguali da 2 linee orizzontali e 2 verticali. Se posizioniamo il nostro soggetto, ciò su cui voglia attirare l’attenzione dello spettatore, su uno dei punti di intersezione di questa griglia, andremo a creare un’immagine non solo più bilanciata, ma anche più interessante e facile da interpretare. Anche utilizzare le linee presenti nello spazio intorno a noi per focalizzare l’attenzione sul nostro soggetto è una buona tecnica per creare immagini più interessanti e ben composte. Se ad esempio stiamo girando un video di viaggio e decidiamo di fermarci lungo il sentiero per filmare il nostro attore, perchè non usare la strada come elemento perspettico e posizionarla nel centro dell’inquadratura mentre il protagonista cammina enfatizzando così la sensazione di viaggio verso un luogo lontano.
Prova ora a capire dove la regola dei terzi è stata applicata nei film, nelle pubblicità e in tutto ciò che guardi, disegnando mentalmente la griglia sulle immagini che scorrono, e dove ad esempio questa regola non è stata rispettata, che risultati sono emersi. Come tutte le regole è fatta per essere infranta, ma partire da essa per comporre le nostre immagini, è sicuramente il modo più più facile per ottenere un ottimo risultato!
Qua sotto potete vedere i consigli del nostro youtuber Federico. Trovate comunque la serie completa di tutorial sul nostro canale youtube, a questo link

Dove sognano le formiche verdi

Considerato una pietra miliare del documentarismo ambientalista, questo film di Herzog racconta la lotta di “famelici occidentali” per accaparrarsi territori incontaminati in Australia, dove una compagnia petrolifera cerca di convincere un gruppo di aborigeni a lasciare libera la loro terra natia per lasciar loro cercare l’oro nero. Gli aborigeni, forti delle proprie credenze e convinzioni, si oppongono in maniera non violenta: quella terra è da secoli sacra, per loro. I loro sit-in non fermano i cacciatori di petrolio, ma… http://www.imdb.com/title/tt0088412/

La Convenzione ONU sui diritti civili e politici

La Convenzione Internazionale sui Diritti Civili e Politici (meglio noto come Patto internazionale sui diritti civili e politici), è un trattato delle Nazioni Unite adottato nel 1966 ed entrato in vigore il 23 marzo del 1976. La Convenzione contiene due "protocolli facoltativi": il primo pone un regolamento in base al quale i singoli cittadini degli Stati membri possono sottoporre reclami, denominati comunicazioni, all'attenzione del Comitato per i Diritti Umani. Il secondo protocollo abolisce invece la pena di morte (ma è data facoltà agli Stati firmatari di aggiungere una riserva riguardante l'uso della pena di morte per gravi reati di natura militare commessi in tempo di guerra). Leggete il testo integrale della convenzione a questo link: http://www.ohchr.org/en/professionalinterest/pages/ccpr.aspx

Un tessuto ricavato dall’ananas

Le foglie puntute della pianta di ananas possono diventare un tessuto sostenibile, chiamato Piñatex. Ideato da Carmen Hijosa, imprenditrice spagnola che ha scommesso su questa «pelle» ecologica dopo cinque anni di ricerca e sviluppo in Filippine, Regno Unito e Spagna, il materiale ha fatto il suo esordio lo scorso dicembre a Londra, al Royal College of Art.  Trattandosi di un sottoprodotto della coltivazione, non vengono utilizzati né suolo né acqua in più. Inoltre, Hijosa pensa che il tessuto possa diventare un rivestimento antibatterico e traspirante per le ferite e che possa essere impiegato come materiale isolante per le abitazioni. Tutte le informazioni sul sito della start-up produttrice: http://www.ananas-anam.com/pinatex/

Sviluppare opportunità, produrre benessere

Il presidente dell'Organizzazione della Banca Mondiale, Jim Yong Kim al TED 2017 descrive l'impegno della Banca Mondiale nel migliorare la salute e i mezzi finanziari delle persone attraverso la promozione di investimenti e strategie di de-risking.

L'impegno per debellare la povertà estrema e potenziare una prosperità comune.

Condividiamo alcuni estratti del suo discorso:

Questo è ciò che vedo la maggior parte delle volte, e questi giovani bambini stanno guardando ad uno smartphone, e lo smartphone ha una diffusione enorme persino nel paese più povero. Ho detto al mio staff, ciò che vedo è una crescita di aspirazioni in tutto il mondo. Infatti, mi sembra che le aspirazioni convergano. Ed ho chiesto ad economisti di valutare questo fenomeno. È reale? Le aspirazioni stanno convergendo in tutto il mondo? 

Hanno studiato i sondaggi Gallup sulla soddisfazione nella vita ed hanno scoperto che se avete accesso ad internet, la soddisfazione aumenta. Ma succede un'altra cosa ancora più importante: il vostro reddito di riferimento, quello con cui confrontate il vostro reddito personale, aumenta anch'esso. 

Se il reddito di riferimento di una nazione aumenta del 10 per cento, confrontando il proprio reddito con l'esterno, mediamente parlando, il reddito personale dovrebbe aumentare almeno del 5 per cento per mantenere lo stesso livello di soddisfazione. Ma se consideriamo i percentili più bassi di reddito, l'incremento dovrebbe essere maggiore. Se il reddito di riferimento aumenta del 10% dovrebbe incrementare del 20%. E dunque con questa ascesa di aspirazioni, la questione fondamentale è: avremo una situazione in cui le aspirazioni saranno collegate alle opportunità e otterremo dinamismo e crescita economica come è accaduto nel mio paese di origine, la Corea? O tali aspirazioni saranno disattese?

Questa è una preoccupazione reale, perché tra il 2012 e il 2015, l'incidenza degli attentati terroristici è aumentata del 74%. Il numero di morti causati dal terrorismo è aumentato del 150%. Oggi, due miliardi di persone sono in situazioni di vulnerabilità, guerra, violenza. ed entro il 2030, più del 60% della popolazione povera del mondo vivrà queste condizioni di vulnerabilità, guerra, violenza. E come possiamo fare per andare incontro a queste aspirazioni?Possiamo esplorare nuove strade su come crescere per andare incontro a queste aspirazioni?Perché se non lo facciamo, la situazione mi preoccupa. Le aspirazioni stanno crescendo come mai è successo prima grazie all'accesso ad internet. Sappiamo tutto sugli altri. Ma la nostra capacità di soddisfare quelle aspirazioni è cresciuta allo stesso modo?
Abbiamo stanziato 25 miliardi l'anno da investire nei paesi poveri, nei paesi più poveri. E investendo nel prossimo triennio, 25 miliardi l'anno, dobbiamo trovare il modo di usare quel denaro in maniera efficace.Non posso darvi un numero specifico. Dipende dalla qualità delle idee. Quindi portateci le vostre idee, e penso che il finanziamento non sarà il problema.

Videomaking 5 – GEAR 4 – STABILIZZAZIONE

Esistono al mondo diversi modi per stabilizzare o muovere una camera. Il più comune è utilizzare un treppiede, che ci permette di creare sia delle immagini statiche che di aggiungere movimento, ad esempio per seguire una persona che cammina entrando a sinistra della nostra inquadratura ed uscendo a destra, o per svelare qualcosa che si trova nella parte alta dello schermo. Questi movimenti si chiamano rispettivamente Pan e Tilt. Un altro mezzo che possiamo utilizzare per dare una guida solida e scorrevole al movimento della macchina è lo slider, in realtà un semplice binario su cui si appoggia una slitta che a sua volta serve da sostegno alla videocamera.
E se invece il nostro attore si muove all’interno di uno spazio più ampio e volessimo seguirlo per raccontare a chi guarda cosa succederà? Questo tipo di movimento si può ottenere utilizzando ad esempio una steadycam, un tipo di stabilizzatore che ci aiuta a creare una sensazione di movimento molto morbido togliendo tutto il tremolio in eccesso che ci sarebbe se tenessimo semplicemente la nostra camera in mano mentre camminiamo.
Non sempre questi strumenti sono necessari, infatti ci sono situazioni dove il movimento poco controllato della camera a mano aiuta a trasmettere delle emozioni allo spettatore, per esempio nelle scene più movimentate dei film d’azione o di combattimento, dove la sensazione di caos e trambusto può essere enfatizzata dal movimento della camera che ci fa immergere completamente, quasi come se fossimo noi stessi i protagonisti.
Qua sotto potete vedere i consigli del nostro youtuber Federico. Trovate comunque la serie completa di tutorial sul nostro canale youtube, a questo link

La scuola che vorrei: la proposta dei GrimaldiTravel di Modica

ll mese di febbraio sul portale Agente 0011 è stato dedicato a CittadinanzAttiva, un’organizzazione, fondata nel 1978, che promuove l’attivismo dei cittadini per la tutela dei diritti, la cura dei beni comuni, il sostegno alle persone in condizioni di debolezza.

Abbiamo proposto ai team una missione "La scuola che vorrei" facendo riferimento all’articolo 118, ultimo comma, della Costituzione, proposto proprio da CittadinanzAttiva e recepito nella riforma costituzionale del 2001.

L’articolo 118 riconosce l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale sulla base del principio di sussidiarietà. 

I ragazzi del team GrimaldiTravel IISS “Principi Grimaldi”, Modica (Rg) ci raccontano la scuola che vorrebbero:

Quante volte ci soffermiamo ad osservare ciò che della scuola non ci piace, e allora iniziamo ad immaginare tutte le possibili soluzioni per rendere tutto migliore?

Ormai al giorno d’oggi sono purtroppo tante le cose che non vanno, nonostante ci sia stato l’avvento della tecnologia, ancora molte cose non vanno proprio.

Basti pensare alle macchinette nelle scuola che continuano a vendere le solite e per niente salutari merendine piuttosto che succhi di frutta o semplicemente frutta… oppure a tutte le barriere architettoniche che in parte limitano gli spostamenti dei nostri compagni disabili… in tutti questi casi non dobbiamo mai stare fermi ad osservare ma piuttosto cambiare ciò che vorremmo vedere diverso.

La scuola che vorrei… io stesso la cambierei!
 
Classe V AT