Nel linguaggio comune le parole “sesso” e “genere” sono spesso utilizzate come sinonimi, ma indicano in realtà due concetti molto diversi tra loro.
Il sesso è “il complesso dei caratteri anatomici, morfologici, fisiologici (e negli organismi umani anche psicologici) che determinano e distinguono tra gli individui di una stessa specie, animale o vegetale, i maschi dalle femmine e viceversa” (Treccani). Il sesso fa dunque riferimento alle caratteristiche biologiche di un individuo alla sua nascita.
Il genere è invece un costrutto sociale, assegnato arbitrariamente alle differenze di sesso. Sono le diverse culture a definire quali caratteristiche siano femminili e quali invece maschili. Il genere non è quindi una distinzione naturale, ma culturale ed è pertanto appreso e non innato. Il concetto di genere è stato introdotto negli anni ‘60 da due medici statunitensi (R. Stoller e J. Money del Johns Hopkins Hospital di Baltimora) che si occupavano di determinare chirurgicamente il sesso di individui anatomicamente ermafroditi. Nella fase di scelta prendevano in considerazione sia le richieste dei genitori, sia i ruoli sociali che i pazienti erano abituati a svolgere [1].
All’interno delle scienze sociali, che sono l’insieme delle discipline che studiano l’essere umano e la società, sono gli studi di genere o gender studies ad occuparsi dello studio dei significati socio-culturali della sessualità e dell’identità di genere.
Per comprendere meglio la distinzione tra sesso e genere, è utile a questo punto fare alcuni esempi di caratteristiche legate ai concetti di mascolinità e femminilità non presenti in tutte le culture.
La gonna, indumento per noi simbolo di femminilità, è utilizzata nelle Fiji sia da uomini che donne. La gonna prende qui nome di Sulu ed originariamente indicava coloro che si erano convertiti al cristianesimo. La sua comodità, in un Paese dal clima caldo e torrido, ha permesso una sua capillare adozione da parte di tutti gli abitanti delle isole.
Non tutte le culture distinguono due generi. In India, per esempio, sono riconosciuti 4 generi. Oltre a quello maschile e femminile, esistono le Hijra, uomini che diventano femmine con pratiche chirurgiche in un rituale di iniziazione, ed i Sadhin, donne che rinunciano al matrimonio e si vestono e comportano come uomini. Questi due generi sono riconosciuti e legittimati non solo nei miti e nei rituali dell’induismo, ma anche nell’organizzazione del sistema sociale [2].
Perchè è importante conoscere la distinzione tra sesso e genere?
Per non alimentare gli squilibri storici e strutturali esistenti tra uomo e donna, che trovano massima espressione negli stereotipi di genere.
Per non considerare sbagliato ciò che ci appare diverso, non “naturale”.
Per difendere la libertà di scegliere chi essere realmente
[1] https://www.treccani.it/enciclopedia/genere/
Stefania Ferrua