Educare al rispetto: festeggiamo le donne con le Linee Guida del Miur

La violenza si combatte a scuola. Educare al rispetto, alla parità tra i sessi, alla prevenzione della violenza di genere", è un dovere da parte di tutti.
Proprio il giorno della festa della Donna abbiamo deciso di invitare gli Agenti 0011 ad una riflessione sul concetto di parità.

Educare alla parità e opporsi alla violenza di genere non vuol dire sposare le teorie che sostengono erroneamente la necessità di superare la differenza maschile-femminile. Anzi, significa valorizzare la differenza nella logica del rispetto, della pari dignità, della reciprocità. E si tratta anche di un percorso educativo importante per i ruoli familiari e per l’impegno sociale e per il mondo del lavoro.

E in questo processo educativo la scuola e la famiglia non possono essere separate.
È necessario che la scuola e la famiglia collaborino. Non solo perché i genitori rimangono i primi educatori dei loro figli, ma anche perché occorre che i messaggi educativi non risultino tra loro contraddittori.

Approfondite l'argomento scaricando le Linee Guida del MIUR
Educare al rispetto: per la parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le forme di discriminazione – Linee Guida del Miur 

L’importanza delle vaccinazioni: 3 video interviste realizzate dal team gli Aiutanti del Pianeta

I vaccini sono stati scoperti, in diverse tappe, dai due grandi biologi Edward Jenner e Louis Pasteur. Grazie ad essi milioni di persone sono state immunizzate da malattie in passato mortali come il vaiolo, il tifo, il colera, la rabbia e tantissime altre. Eppure oggi anche in Italia si sta sviluppando una grande diffidenza verso questa pratica.

Abbiamo chiesto ai diversi team di informarsi e spiegarci le cause che hanno portato al diffondersi di questo atteggiamento.

Tra i tanti contributi inviati dalle scuole abbiamo scelto quello della classe 2A della Scuola Primaria Papa Giovanni XXIII di Novara, il team "Aiutanti del Pianeta". Perché se è vero che la missione era evidenziata dalla targhetta Plus e quindi si trattava di una missione particolarmente complessa ed adatta ai ragazzi delle scuole superiori, questi bambini sono stati veramente straordinari. I loro contributi sono accurati e precisi. E quindi a loro vanno i nostri complimenti. 
E ora la parola al team. Facciamoci raccontare che cosa hanno fatto. 

Per svolgere questa missione, innanzitutto ci siamo raccontati le nostre esperienze sulle vaccinazioni e abbiamo scoperto che tutti siamo vaccinati. Con l’ aiuto della nostra Lim, abbiamo cercato informazioni e immagini , che ci spiegassero le scoperte di Jenner e Pasteur, nomi fino ad ora a noi sconosciuti. La nostra insegnante ci ha riassunto un po’ le informazioni e, con l’ aiuto delle immagini, siamo riusciti a ben comprendere le scoperte di questi due grandi scienziati. Poi, per cinque giorni consecutivi, nella nostra classe si sono susseguite diverse persone, che abbiamo invitato per parlarci dei vaccini. 
Il primo giorno è venuto il nonno di Luca, un neurochirurgo in pensione dell’ Ospedale di Novara. Ci ha spiegato il motivo per cui è favorevole ai vaccini e ci ha raccontato anche la storia di un suo compagno di scuola, affetto da poliomelite.
Guarda il video

Il secondo giorno abbiamo invitato il papà di Riccardo, urologo presso l’ Ospedale Maggiore di Novara. Anche lui era favorevole ai vaccini e ci ha spiegato bene quanti bambini vengono salvati inoculando loro le dosi di vaccino.
Guarda il video

Il terzo giorno è venuto lo zio di Marta, pediatra in pensione dell’ Ospedale di Novara. Ha parlato anche lui a favore dei vaccini.
Il quarto giorno abbiamo invitato la mamma di Lorenzo, medico all’ ospedale di Biella e anche lei ha sottolineato l’ importanza di vaccinarsi.
Il quinto giorno abbiamo invitato Alessandra, che ci ha spiegato che non è tanto favorevole ai vaccini, perché ama curare le malattie che sopraggiungono con l’ aiuto dell’ omeopatia.
La nostra insegnante ha poi caricato tutte e cinque le interviste su You tube, ma anche su un gruppo chiuso di Facebook, rivolto a tutti i nostri genitori, che hanno apprezzato molto il nostro interessamento per questo argomento così attuale.

 

Il mondo in una mappa

In quali paesi si trovano più risorse?

Questa mappa raccoglie i dati raccolti nel CIA World Factbook, quelli diffusi dall'United States Department of Agricolture (USDA) e dal British Geological Survey (BGS).

In essa si mostrano i paesi che detengono la maggior quantità di risorse, sul totale disponibile a livello mondiale secondo le stime attuali, o che sono leader nella loro produzione.
 

Mobilità per tutti: la proposta del Team Gli Atomici

L’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile numero 11 chiede che i cittadini possano partecipare alle decisioni che riguardano la pianificazione e il miglioramento delle loro città.

Tramite la missione  "Mobilità per tutti" abbiamo chiesto agli Agenti 0011 di fare la loro parte! Illustrandoci la loro migliore proposta per un nuovo sistema di trasporto rispettoso dell’ambiente e rivolto alle esigenze di bambini e persone vulnerabili. 

Ecco il video in cui il team "GLI ATOMICI", Scuola Sec I “Giovanni XXIII”, Lauria (Pz) ci presenta la loro idea di mobilità sostenibile.

Mentre questo è il loro racconto.

Per realizzare questa missione ci siamo divisi in due gruppi: un gruppo pensava ad un’ idea carina, infatti abbiamo realizzato un plastico che rappresenta la nostra città, che per ridurre lo spreco, ha un pullman ad energia elettrica che porta le persone dappertutto; mentre l’altro gruppo doveva realizzare il testo e il video.

Lo scopo di questa missione è ridurre lo spreco e l’inquinamento, e imporre alle persone di utilizzare di meno le automobili e i mezzi pubblici, e usare magari e se si può, di più la bici. Dovremmo iniziare a farlo già da adesso per il nostro futuro, anziché continuare ad inquinare, ad “aiutare” il riscaldamento globale e ad allargare sempre di più il buco dell’ozono, perciò  diciamo a tutti “aiutaci a non inquinare e a ridurre gli sprechi”.

BEST TEAM OF THE MONTH / FEBBRAIO 2018 – Ecco i vincitori

Febbraio è terminato e abbiamo i primi vincitori del premio BEST TEAM OF THE MONTH del mese!

Si sono aggiudicati il kit didattico dedicato al tema della sicurezza nelle scuole messo in palio da Cittadinanzattiva, i team:

  • Categoria 5-10 anni, AGENTI 3 A, Scuola Primaria "E. De Amicis", Magenta (Mi)
  • Categoria 11-13, team GLI ATOMICI, Scuola Sec I “Giovanni XXIII”, Lauria (Pz)
  • Categoria 14-19, team PRINCIPIGRIMALDI, IISS “Principi Grimaldi”, Modica (Rg)

Complimenti ragazzi! Continuate a giocare. Il prossimo mese i vincitori potreste essere voi!
 

Videomaking 4 – GEAR 3 – AUDIO

Spesso ci si dimentica che un video non è fatto solo di immagini, ma è un mix perfetto di suoni e immagini in movimento.
Per capire quanto il suono sia importante possiamo fare un esperimento semplicissimo: guardare una scena horror muta. Senza effetti sonori non è più così spaventosa, manca completamente quella sensazione che ci fa saltare dalla sedia. Se invece aggiungiamo nuovamente il volume ci ritroviamo immersi in una sensazione di paura e ci aspettiamo da un momento all’altro che succeda qualcosa di spaventoso. Questo è solo un esempio di come il suono sia parte fondamentale nel processo di creazione di un video.
I suoni sono un po’ come gli effetti speciali, possiamo utilizzarli per enfatizzare alcune emozioni, aggiungendoli dove ci si aspetterebbe di sentirli, come ad esempio il rumore delle ruote sull’asfalto di una macchina in partenza, o il suono dei gabbiani in una scena al mare.
Molte delle camere in commercio, e anche il nostro smartphone, sono dotate di un microfono interno. Anche se a volte può essere sufficiente utilizzare questi microfoni, è sempre meglio avere un piccolo registratore a parte che ci permetta di ottenere la migliore qualità sonora possibile: un film con i dialoghi che si sentono appena è molto più difficile da guardare rispetto a uno con le immagini sgranate!
Qua sotto potete vedere i consigli del nostro youtuber Federico. Trovate comunque la serie completa di tutorial sul nostro canale youtube, a questo link

Pericoloso come un coniglio

La morte di milioni di conigli causata negli ultimi 20 anni da un virus sfuggito a un centro di ricerca in Australia ha contribuito a ridurre il rischio di estinzione per diverse specie.

Ma com’è possibile che l’incubo raccontato in dozzine e dozzine di film apocalittici possa in realtà rivelarsi un bene?

Il fatto è che, fino alla fine del Settecento, in Australia non esistevano conigli, ma le cose cambiarono nell’ottobre del 1859 quando il colono Thomas Austin liberò in natura 24 conigli selvatici che si era fatto spedire dall’Inghilterra.

L’idea fu disastrosa: in pochi anni i conigli selvatici si riprodussero a dismisura invadendo gli habitat di molti altri animali, soprattutto nelle parte meridionale dell’Australia, dove trovarono condizioni particolarmente favorevoli: cibo in abbondanza, nessun predatore e nessun parassita. Di conseguenza iniziarono a moltiplicarsi molto rapidamente, tanto che si stima che i locali ne cacciassero due milioni l’anno senza che questo avesse un impatto di qualche tipo sulla popolazione globale.

Fino alla seconda metà del XX secolo, le contromisure adottate dal governo si rivelarono inefficaci e i conigli importati dall’Europa causarono enormi danni alla flora e alla fauna del Paese, generando il paradosso che, sebbene in Australia si trovino le specie di serpenti più velenose al mondo, i coccodrilli e il dingo, una sorta di cane lupo selvatico, l’animale più pericoloso per l’intero ecosistema siano dei teneri coniglietti.

Oggi si pensa infatti che i conigli siano la maggiore causa di perdita di specie vegetali nel continente. 
Uccidono i giovani alberi nei frutteti e nelle foreste decorticandone la base e sono responsabili dell'erosione del suolo proprio a causa della loro abitudine di cibarsi delle piante appena nate.

I danni prodotti da questa specie invasiva, ormai adattata perfettamente al nuovo habitat, sono incalcolabili. E la situazione continua ad essere talmente grave che, oltre a controlli sempre più severi nell’importazione di animali e piante non autoctone dall’estero, nel 1992 è stata creata una Fondazione per la Liberazione dell’Australia dai Conigli con l’obiettivo di evitare ulteriori danni all'ecosistema e alle popolazioni umane:

 

La vendetta dell’auto elettrica

Intitolato in lingua originale “Revenge of The Electric Car”, si tratta del primo film-documentario in grado di raccontare allo spettatore il vasto e inesplorato mondo dei veicoli elettrici.

Uscito 6 anni dopo “Chi ha ucciso l'auto elettrica”, vede i veicoli ecologici tornare più forti e più performanti, anche se non proprio ben visti dagli ambientalisti a causa degli elevati costi ambientali, delle batterie al litio e del loro smaltimento. L’opera, firmata da Chris Paine, è stata presentata al Tribeca Film Festival di New York e al MobilityTech 2011. In Italia è stato distribuito nell’ottobre 2011.
 

Un nemico “particolato”

Il particolato, detto anche pulviscolo atmosferico, polveri sottili, polveri totali sospese (PTS), indica l'insieme delle sostanze solide e liquide con un diametro che va da pochi nanometri fino ai 500 µm e oltre (cioè da miliardesimi di metro a mezzo millimetro) disperse nell’aria.

In generale le sorgenti naturali (polline, sabbia, eruzioni, microorganismi) contribuiscono per il 94% alla sua composizione, lasciando al fattore umano (inceneritori, fumi, smog, o in luoghi di lavoro industriali) meno del 10%.

Tuttavia queste proporzioni cambiano notevolmente nelle aree urbane, di cui è considerato oggi l'inquinante di maggiore impatto per la salute, tanto che l’OMS ne monitora giornalmente la diffusione a livello mondiale.

Guarda la mappa interattiva dell'inquinamento dell'aria.