Vivicittà Uisp: la “corsa più grande del mondo” per la tutela dell’ambiente

21 Aprile 2020
Vivicittà 2020 è stata rinviata per l’emergenza Coronavirus, ma tornerà a correre per la sostenibilità più forte di prima

Vivicittà 2020, giunta quest’anno alla 37^ edizione, era prevista domenica 19 aprile con il coinvolgimento simultaneo di circa quaranta città. Purtroppo la difficile situazione che stiamo vivendo ormai da più di un mese ci dice che responsabilmente dobbiamo attenerci tutti alla stretta osservanza delle indicazioni che ci vengono dal governo, dalle istituzioni regionali e locali e dalle autorità sanitarie – dice Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp, in una nota recente - Per questo abbiamo deciso di rinviare le nostre classiche manifestazioni nazionali di primavera.
Vivicittà è sicuramente l’evento più atteso tra le manifestazioni nazionali dell’Uisp, che mette insieme decine di migliaia di cittadini, podisti, amanti del running, che formano una grande comunità virtuale che sfila per le strade delle nostre città, tutti insieme anche se a distanza.
Una delle sue anime è sicuramente quella ambientale, con diverse iniziative che si aggiungono alla corsa ogni anno per promuovere tra i partecipanti una maggiore sensibilità verso questi temi, e per garantire di realizzare una manifestazione ad impatto zero che, quindi, non lasci rifiuti, non produca sprechi e valorizzi i nostri spazi urbani. Ogni la manifestazione podistica Uisp compensato migliaia di chili di CO2, generati dalla produzione cartacea del materiale, mediante la creazione e a tutela di altrettanti mq di foreste in crescita in Madagascar, con la certificazione di Lifegate.
L’edizione 2020 è nata sotto l’insegna del plastic free, infatti, è previsto che nell’organizzazione della stessa non debbano essere utilizzate plastiche monouso. E’ un impegno che l’Uisp ha preso in fase di concessione di patrocinio da parte del Ministero dell’Ambiente, nel rispetto della scelta congressuale di misurare le attività in coerenza con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda Onu 2030.
Come per gli anni passati i comitati Uisp avranno a disposizione un quantitativo di bicchieri in mater-B (compostabili) da poter utilizzare al posto delle bottiglie in plastica monouso in fase di ristoro e lungo il percorso, usufruendo dei collegamenti con l’acqua di rete che ogni città può attivare con la propria amministrazione comunale. I materiali promozionali sono reperibili online in formato digitale, personalizzabili, e solo se necessario, si possono stampare localmente.
Lo studio per ridurre l’impatto ambientale effettuato dall’Uisp non è solo uno strumento di decisione ma è soprattutto uno strumento di apprendimento collettivo orientato a modificare in senso pro-attivo i comportamenti dei singoli attori in funzione di un risultato complessivamente vantaggioso.
Per leggere il testo integrale del Vademecum per una organizzazione sostenibile delle manifestazioni sportive clicca qui
Lo scorso anno, in occasione dell’edizione 2019 di Vivicittà a Messina venne condotto un progetto particolare dedicato alla sostenibilità. La protagonista di questa  storia è Martina Costa, diciottenne messinese che ha a cuore la lotta per l’emergenza ambientale, e la sua storia è stata raccontata da Christian Marchetti sul Corriere dello Sport. Martina, insieme ai suoi compagni di scuola ha avviato il progetto “La città accogliente: percorsi di ecosostenibilità urbana”, che rientra nel quadro dell’Alternanza Scuola-Lavoro ed è legato al tema della mobilità. Il progetto nasceva per sviluppare l’idea che, attraverso la pratica sportiva, si crei la consapevolezza di una vivibilità del territorio sana per tutti.
In occasione di Vivicittà questi principi sono stati messi in pratica da Martina e le sue compagne. “Un nostro gruppo parteciperà alla gara - diceva Martina - un altro distribuirà ai partecipanti acqua di rete in contenitori biodegradabili derivati dal mais”. Ridotto ai minimi termini il consumo di plastica mentre la carta è stata utilizzata solamente per la produzione dei “volantini, stampati nelle varie sedi di gara anziché nella sede centrale per poi essere trasportati su gomma nelle città toccate dalla manifestazione". Quella di Messina è stata quindi un’edizione di Vivicittà nel segno dell’ambiente: la giovane attivista ha aggiunto: “Bello che, in questi giorni, nel mondo, siano i ragazzi a sensibilizzare su questi temi, ma sarebbe ancor più bello se fossimo affiancati fattivamente dagli adulti. Il compito dei grandi è insegnare, dare l’esempio”.
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