Una spiegazione è da individuare nel fatto che la Malesia ha il reddito pro-capite più alto di tutto il gruppo selezionato, e di conseguenza i maggiori consumi per persona, e anche nel fatto che le politiche di smaltimento dei rifiuti non hanno seguito lo stesso sviluppo in Malesia rispetto a paesi come la Cina o la Thailandia dove si raccoglie quasi il 50% dei rifiuti generali contro il 15% di Kuala Lumpur (la capitale della Malesia) e delle Filippine.
Vi è però un altro dato da tenere in considerazione. Una grossa parte di questi rifiuti (in gran parte plastica non riciclabile) sono in realtà importati dall’Europa, Nord America e Asia Orientale, soprattutto a seguito del veto della Cina che ha smesso di importarne nel 2018.
All’inizio del 2019 l’UE ha esportato 150mila tonnellate di rifiuti plastici ogni mese, e anche il consumo pro-capite si attesta su livelli più alti della media asiatica (circa 31 kg per ogni persona) ma ne ricicla circa il 40% disperdendone nell’ambiente il 4%, contro il 93% dei paesi meno industrializzati.