Lo sport ai tempi del Covid-19

07 Maggio 2021
Lo scatenarsi dell’emergenza Coronavirus nel Febbraio 2020 e le disposizioni contenute nei Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, (in particolare il Decreto #IoRestoaCasa del 9 marzo 2020 che sanciva il lock down), vietando ogni spostamento e forma di assembramento anche all’aperto, decretando la sospensione delle attività sportive e di quelle socializzanti e ludico ricreative, hanno impattato in maniera significativa sulla possibilità di muoversi e praticare attività sportiva da parte dell’intera popolazione.

L’impossibilità di praticare sport e movimento ha riguardato tutte le fasce di età e tutti i gruppi di popolazione, ma a soffrire maggiormente delle misure di contenimento della pandemia, improntate all’isolamento, sono state le categorie più fragili, in particolare gli anziani, impossibilitati a fare anche delle semplici passeggiate, con conseguente rischio di aggravamento delle condizioni di salute, e i bambini che, costretti a casa, sono stati privati delle occasioni di socialità, di gioco, formazione e movimento offerte dalla scuola e dai servizi dal territorio. Forti ripercussioni le hanno avute anche gli adulti sportivi, per i quali uno stop negli allenamenti avrebbe potuto significare la compromissione dei risultati per i quali si erano allenati a costo di grandi sacrifici, oltre che un generico danno alla salute e alla forma fisica.

Ma i rischi di uno stop all’attività motoria non riguardano solo la salute fisica, bensì anche quella mentale, per tutte le fasce d’età. Lo sport e il movimento rappresentano, infatti, una valida valvola di sfogo, in grado di funzionare come strumento di prevenzione dalla violenza domestica, o anche più semplicemente come anti-stress. Le misure di isolamento, la convivenza prolungata, la paura generata dal diffondersi del virus hanno aggravato le situazioni di disagio e generato maggiore stress, aumentando l’esposizione di donne e bambini ad atti di violenza domestica e assistita.

Offrire l’opportunità di NON FERMARSI, quindi, è stato imperativo nel corso del 2020 per una associazione come la Uisp, la cui mission è quella di garantire a tutti il diritto al movimento, alla salute e al benessere. Uisp, come sempre mossa dall’idea che lo sport, anche fatto in casa, sia un diritto e non un lusso, ha reagito proponendo, nelle diverse fasi del 2020 caratterizzate da un totale o parziale lock-down, una serie di iniziative che consentissero a tutti di continuare a praticare movimento, anche se in casa, e avere cura del proprio corpo e della propria mente.


FASE 1: Lock down – Attività fisica ON-LINE – marzo 2020


Durante la FASE 1 di lockdown totale (DPCM 09/03/2020), Uisp ha promosso la campagna “La palestra è la nostra casa”, che si è sostanziata in una serie di lezioni in videoconferenza, tutorial sui social network, trasmissioni televisive, video tutorial per accompagnare i cittadini che trascorrevano questo periodo nelle loro abitazioni a mantenere un minimo livello di movimento necessario per stare in forma. Anche le manifestazioni nazionali tradizionali Vivicittà, Bicincittà e Move Week sono state realizzate in modalità on-line per renderle compatibili con le disposizioni anti-contagio.

 

FASE 2: Ripresa parziale delle attività – maggio 2020


A seguito della parziale riapertura e ripresa delle attività, anche sportive, (DPCM 26/04/2020) Uisp, dopo essersi dotata di un protocollo applicativo anti-Covid, ha messo in campo una serie di attività motorie realizzate nelle modalità consentite dai decreti anti-contagio, definite di “Sport in sicurezza”. Le attività sono quindi state svolte all’aperto per un numero limitato di persone, dotate dei dispositivi di protezione (mascherine, guanti monouso) e tappetini individuali.

 

FASE 3: Attività sportive all'aria aperta – luglio 2020


Nel periodo estivo, quando i contagi erano diminuiti e le attività sportive nuovamente consentite (DPCM 11/06/2020) Uisp ha inoltre realizzato i “Centri estivi Multisport” per bambini, riattivato la campagna “La palestra è la nostra casa”.

Da allora, nell'alternarsi delle diverse fasi di apertura e chiusura a seconda dell'andamento dei contagi, la Uisp ha continuato, attraverso le iniziative dei suoi Comitati Territoriali, il proprio impegno per il benessere e la salute dei cittadini, proponendo modalità innovative di e per fare sport, arrivando direttamente nelle abitazioni con lezioni o momenti di incontro on-line, o proponendo sport all'aria aperta, in sicurezza.

 

Contenuto editoriale a cura di Uisp Nazionale
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