Secondo lo studio di SHOJAK coalition, un insieme di organizzazioni che si batte contro la violenza di genere, il 22% delle lavoratrici in Bangladesh subisce molestie e violenze fisiche, psicologiche e sessuali, e nella maggior parte dei casi (67%) non si rivolge ai comitati di controllo dei posti di lavoro perché non si fidano o hanno paura di non essere credute.
In generale la violenza di genere nel luogo di lavoro rimane una delle violazioni di diritti umani più diffuse nel mondo: si stima che in tutto il mondo circa il 35% delle donne sopra i 15 anni hanno subito una qualche forma di violenza o molestia fisica o sessuale a casa, nella loro comunità o a lavoro. Parliamo globalmente di circa 820 milioni di persone. Purtroppo non esiste ancora una legge a livello internazionale che imponga degli standard a cui adeguare le normative nazionali.
Anche in Bangladesh la normativa nazionale sul tema non si dimostra all’altezza del problema: nonostante previsioni sulla violenza di genere siano contenute in diversi atti normativi, la disciplina è molto generica e non fa alcun riferimento al problema specifico delle violazioni all’interno dei luoghi di lavoro o delle scuole. L’unico riferimento esistente, delle linee guida emanate dalla Corte Suprema, risultano ampiamente ignorate e inapplicate.
Per questi motivi, in continuità con la strategia di ActionAid International che ha scelto di concentrare le proprie campagne dei prossimi tre anni sull’ambito “Women’s Labour, Decent Work and Public Service”, ActionAid Bangladesh si focalizzerà sul tema dei luoghi di lavoro sicuri per le donne con l’obiettivo di promuovere la giustizia socio-economica per le donne.
Guarda questo video di ActionAid Bangladesh che fa parte della campagna su "condizioni e luoghi di lavoro sicuri per le donne"