La scoperta della vaccinazione come tecnica per sconfiggere le malattie infettive risale al 1796 ad opera di un geniale medico di campagna britannico: Edward Jenner (1749-1823). Quando nella zona in cui esercitava Jenner interrogò i lavoratori di bestiame locale, che gli spiegarono come le precedenti infezioni da vaiolo bovino, di cui avevano sofferto, li avrebbero protetti dal vaiolo. Ciò confermò i sospetti di Jenner ed egli iniziò a studiare il vaiolo bovino, presentando anche un documento su di esso per la locale società medica.
Nel 1796, Sarah Nelmes, una lattaia locale, contrasse il vaiolo bovino e andò da Jenner per il trattamento. Jenner colse l'occasione per testare la sua teoria. Egli infatti inoculò James Phipps, di otto anni, figlio del suo giardiniere, con il materiale prelevato dalle lesioni vaiolo bovino che aveva colpito Sarah. Dopo un lieve rialzo febbrile, James recuperò prontamente la salute in un paio di giorni. Circa due mesi dopo Jenner inoculò James su entrambe le braccia con materiale prelevato da un caso di vaiolo, senza che si verificasse alcun effetto: il ragazzo era diventato immune al vaiolo.
Il lavoro di Jenner è stato il primo tentativo scientifico di controllare una malattia infettiva mediante vaccinazione e la scoperta fu talmente importante che in Inghilterra, a partire dal 1840, la vaccinazione divenne obbligatoria per tutti. Lo scienziato ha iniziato il lungo processo che ha portato all'eliminazione con successo del virus del vaiolo nel 1980, anno in cui l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato la completa eradicazione del vaiolo a livello mondiale. Approfondite l’argomento guardando questo documentario della National Geographic sull’ultima epidemia di vaiolo, avvenuta a Stoccolma nel 1963, e leggendo la ricca voce di Wikipedia sulla malattia: https://it.wikipedia.org/wiki/Vaiolo