Dei 68.5 milioni di persone costrette alla fuga, un numero - per avere un'idea - quasi pari al numero di abitanti della Thailandia, 25.4 milioni di rifugiati hanno lasciato il proprio paese a causa di guerre e persecuzioni, mentre - cosa che non si sa quasi per nulla - gli sfollati che restano all’interno del proprio paese sono poco più di 40 milioni.
Inoltre è anche sbagliata l’idea che le persone costrette a fuggire si ritrovino nei paesi del nord del mondo, come l'Italia: i dati mostrano che è vero il contrario: l’85% dei rifugiati risiede nei paesi in via di sviluppo e quattro rifugiati su cinque rimangono in paesi limitrofi ai loro.
Anche gli esodi di massa oltre confine sono meno frequenti di quanto si potrebbe pensare: quasi due terzi dei rifugiati sono infatti sfollati all’interno del proprio paese. Dei 25.4 milioni di rifugiati, poco più di un quinto sono palestinesi sotto la responsabilità dell’UNRWA. Dei restanti, che rientrano nel mandato dell’UNHCR, due terzi provengono da soli cinque paesi: Siria, Afghanistan, Sud Sudan, Myanmar e Somalia.
Il Global Trends offre altri due dati di realtà: il primo è che la maggior parte dei rifugiati vive in aree urbane (58%) e non nei campi o in aree rurali; il secondo è che le persone costrette alla fuga nel mondo sono giovani – nel 53% dei casi si tratta di minori, molti dei quali non accompagnati o separati dalle loro famiglie.
Come per il numero di paesi caratterizzati da esodi massicci di persone, anche il numero di paesi che ospitano un elevato numero di persone rifugiate è relativamente basso: in termini di numeri assoluti, la Turchia è rimasta il principale paese ospitante al mondo, con una popolazione di 3.5 milioni di rifugiati, per lo più siriani. Nel frattempo, il Libano ha ospitato il maggior numero di rifugiati in rapporto alla sua popolazione nazionale. Complessivamente, il 63% di tutti i rifugiati di cui si occupa l’UNHCR si trova in soli 10 paesi.
A questo link UNHCR mette a disposizione, oltre al testo integrale del rapporto, numerose risorse multimediali: video, articoli, file di dati, foto, ecc...