Chasing coral è un documentario di Netflix sui coralli. Negli ultimi 30 anni la metà è andata perduta a causa del fenomeno chiamato "
sbiancamento dei coralli", un un fenomeno distruttivo che colpisce le barriere coralline e i loro ecosistemi dovuto all'aumento della temperatura dell'acqua (anche di solo 2 gradi Celsius), che precipita il corallo in una sorta di "febbre" che impedisce ai suoi microorganismi di produrre nutrimento: dopo pochi giorni i polipi del corallo espellono l'alga simbiotica, facendo assumere alla struttura calcarea una colorazione completamente bianca, e in assenza dell'unica fonte di nutrimento sono destinati a morire di fame.
Senza sfociare in spoiler, i momenti fondamentali che lasciano il segno guardando
Chasing coral sono due. Il primo è quando si scopre che i coralli non sono solo degli esseri viventi, ma dei veri e propri animali estremamente complessi nella loro semplicità (e meraviglia) esteriore. Il corallo, infatti, è un animale fatto di tanti altri animali.
La seconda è la diretta conseguenza della prima e svela quanto i coralli ricoprano un ruolo fondamentale per il benessere dell’ecosistema marino e, indirettamente, per il benessere dell’intero pianeta grazie a una relazione di simbiosi con ciò che li circonda.