Actionaid ci ha dato la possibilità di partecipare ad un workshop in strategie della comunicazione, tenutosi nei giorni 30 e 31 marzo 2019, che fa parte della "Spring school", un momento laboratoriale e di formazione diretto a 30 giovani, nella sede centrale Actionaid International di Milano.
Il corso si è aperto con la presentazione degli attivisti Actionaid provenienti da varie città attraverso semplici domande come "Cosa vorremmo cambiare nel nostro paese?" "Cosa ci piace fare?" "Cosa sappiamo fare meglio?". A questo punto ognuno ha realizzato delle costruzioni con i Lego per rappresentare sé stesso per poi unirle a quelle realizzate dagli altri ragazzi. L'obiettivo era quello di dimostrare che per realizzare il cambiamento è necessario mettere insieme le capacità e le qualità di tutti.
Durante la prima lezione, grazie a Paolo Chiovino , the head of digital communication, si è discusso, soprattutto, dell’utilizzo dei social nell’ambito della comunicazione; abbiamo appreso che i social si basano su un algoritmo che ne regola l’andamento;
è stato veramente interessante come ci ha illustrato, con un linguaggio semplice e diretto, l’utilizzo da parte delle compagnie commerciali dei social network e di come essi vengono utilizzati ai fini di propagandare e pubblicizzare le loro attività.
La Dott.ssa Silvia Brena, giornalista e insegnante all’ università La Sapienza di Roma,ci ha illustrato cosa si intende per l’hate speech e i modi nei quali è possibile contrastarlo. Ci ha spiegato che una comunicazione efficace deve essere basata su valori come la tolleranza.
Per comprendere meglio quanto spiegato, abbiamo lavorato in gruppo svolgendo un esercizio su queste tematiche.
Durante il secondo giorno è intervenuta la Dott. Asia Fiorini, Digital Communication Officer, che ha presentato le campagne che svolge Actionaid sul territorio e ci ha illustrato come utilizzare i profili personali al fine di promuovere anche le loro attività.
Attraverso un’analisi dei dati è emerso che il social che per permette una visibilità a 360 gradi è Facebook attraverso campagne di sensibilizzazione; Instagram, invece, offre un audience più elevato tra i giovani mentre la community di Twitter, che è costituita da giornalisti e politici, permette l’avvicinamento di terze persone.
Siamo molto contenti di aver partecipato al workshop perché quest’esperienza ha ampliato le nostre conoscenze, permettendo di confrontarci con specialisti del settore, favorendo l’integrazione e la collaborazione tra i diversi gruppi locali.
Federica Miglietta
Chiara Metrangolo
Francesco Melissano