Una prima definizione di spreco alimentare viene dalla FAO, e comprende qualsiasi sostanza sana e commestibile, destinata al consumo umano, che venga sprecata, persa, degradata o consumata da parassiti in qualsiasi punto della filiera agroalimentare.
Più recentemente è stata proposta una distinzione tra perdite alimentari e spreco alimentare:
- si definiscono food losses “le perdite alimentari che si riscontrano durante le fasi di produzione agricola, post-raccolto e trasformazione degli alimenti”;
- si parla invece di food waste quando si intendono “gli sprechi di cibo che si verificano nell’ultima parte della catena alimentare (distribuzione, vendita e consumo finale)”.
Alcuni dati:
In occasione dell’International Day of Zero Waste l’Unep (Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente) ha pubblicato un report in cui mostra, tra le altre cose i dati relativi allo spreco alimentare nel 2022. Viene mostrato come nel 2022 sono stati generati 1,05 miliardi di tonnellate di rifiuti alimentari (comprese le parti non commestibili). Questo è pari a 132 chilogrammi pro capite, e a quasi un quinto di tutto il cibo a disposizione dei consumatori.
Il 60% del totale degli alimenti sprecati nel 2022 è avvenuto a livello domestico, mentre i servizi di ristorazione sono responsabili del 28% e la vendita al dettaglio del 12%.
La perdita e lo spreco di cibo generano l’8-10% delle emissioni globali annue di gas serra
Ridurre le perdite e gli sprechi alimentari è fondamentale, in quanto migliorerebbe i sistemi agroalimentari e contribuirebbe a raggiungere la sicurezza alimentare e la qualità degli alimenti.
Come si può ridurre lo spreco alimentare?
Livello micro:
È importante sottolineare come innanzitutto esistono molti piccoli accorgimenti che ognuno di noi può utilizzare per sprecare meno cibo. Banalmente acquistando al supermercato solo quanto necessario evitando così di dover buttare del cibo perché andato a male.
Inoltre, è importante imparare a leggere nel modo corretto le scadenze dei cibi e comprendere quali alimenti possono essere consumati anche se scaduti da breve tempo. Per esempio, c’è un’importante differenza tra una data di scadenza in cui troviamo giorno/mese/anno ed una in cui troviamo scritto consumare preferibilmente entro.
Allo stesso modo è molto diverso consumare un uovo scaduto piuttosto che della pasta o del riso.
Livello macro:
è, inoltre, estremamente importante che il tema dello spreco alimentare e più in generale dell’educazione alimentare venga introdotto all’interno delle scuole in modo da educare tutte e tutti fin da piccoli ad un utilizzo corretto del cibo.
Il mondo spreca oltre 1 miliardo di pasti al giorno - ONU Italia (unric.org)
Lo spreco alimentare è una questione etica, sociale, economica e ambientale - ASviS - Ansa.it
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