Conflitti, povertà, fame e crisi climatica stanno spingendo milioni di bambine e bambini sull’orlo del baratro. Nel mondo, circa 468 milioni di bambine e bambini, cioè più di 1 su 6, vive in una zona di guerra e sono 160 milioni i bambini e le bambine tra i 5 e i 17 anni, nelle maglie dello sfruttamento e del lavoro minorile, mentre si stima che 29,9 milioni di ragazze adolescenti vivano nei 10 Paesi con il più alto numero di matrimoni infantili.
Ancora una volta, i dati sottolineano l’importanza di perseguire gli impegni presi e aumentare gli sforzi fatti finora per assicurare la protezione e il rispetto dei diritti dei bambini nel mondo, in un momento in cui questi sono messi particolarmente a rischio.
Per approfondire: 20 novembre: Giornata internazionale dei diritti dei bambini (actionaid.it)
Presentazione del 13° rapporto di aggiornamento della CRC in Italia
Il 21 novembre 2023, il Gruppo CRC ha pubblicato il 13° Rapporto di aggiornamento sul monitoraggio della CRC in Italia (13° Rapporto CRC). ActionAid, da quest’anno è entrata a far parte del gruppo di lavoro, in particolare contribuendo su tematiche quali violenza, partecipazione, contrasto alla dispersione scolastica e cittadinanza.
Dal rapporto è emerso come, da un lato, la situazione attuale in Italia ritrae una quotidianità in cui ragazze e ragazzi esprimono in modi diversi un malessere diffuso che tocca tutte le sfere esistenziali e che coinvolge le diverse fasce d’età. Senza subbio, crisi economiche ricorrenti, crescenti disuguaglianze, pandemia, guerre non fanno altro che creare malessere e rendere il futuro sempre più incerto e precario.
Dall’altro lato, resta viva in molti bambini e ragazzi, sia la consapevolezza delle sfide e degli ostacoli che il mondo sta attraversando, sia la forte volontà di impegnarsi personalmente e collettivamente per affrontarle. Su questo aspetto si può e si deve far leva per rendere bambini e ragazzi più protagonisti del loro presente e del loro futuro.
Dunque, è essenziale e doveroso che gli adulti si assumano le proprie responsabilità e riconoscano le lacune del sistema attuale in modo da avviare un ripensamento delle politiche per l’infanzia e l’adolescenza che coinvolga l’intera comunità educante e che sia sostenibile nel lungo periodo. Quindi, è importante porsi all’ascolto di ragazze e ragazzi, promuovendo il loro protagonismo e tenendo conto dei loro bisogni e della loro opinione per vedere la piena attuazione dei loro diritti.
Il Gruppo CRC, facendo leva anche sul prossimo appuntamento con il Comitato ONU, vuole portare l’attenzione delle istituzioni sulle problematicità di questo sistema, valorizzando i punti di forza emersi delle molteplici esperienze condotte a livello territoriale, per avviare un cambiamento sistematico che veda tutti gli attori protagonisti farsi carico delle esigenze di una generazione sospesa tra sogni e incertezze.