Ma il vero dato interessante è quello che ci dice non solo come stia cambiando la distribuzione e il numero di poveri, ma soprattutto la tipologia di povertà. Se infatti fino a qualche anno fa la maggiori disuguaglianze derivavano dal mancato accesso ai servizi sanitari e all’educazione, oggi le nuove generazioni soffrono privazioni nei campi della tecnologia, della scolarizzazione e dei cambiamenti climatici. Infatti, mentre la distanza per quanto riguarda le necessità di base si sta sempre più assottigliando tra i paesi con l’indice più alto e più basso, la distanza tra gli indici di diffusione di internet a banda larga e numero di adulti che accedono all’educazione universitaria cresce rispettivamente di 15 e 6 volte più velocemente tra i paesi con un HDI più alto rispetto a quelli in fondo alla classifica.
Ridurre le disuguaglianze è uno dei principali Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (il numero 10), e anche grazie a strumenti come l’Indice di Sviluppo Umano è possibile prendere coscienza di esse per poterle contrastare.
Per conoscere tutti i dati sull’Indice di Sviluppo Umano e le politiche di contrasto alle disuguaglianze proposte dall’Agenzia ONU per lo Sviluppo Sostenibile clicca qui