Il Regno Unito tampona la situazione

27 Gennaio 2021

Dal primo gennaio stop all’iva sugli assorbenti


Dal 1° gennaio 2021 il Regno Unito ha abolito la “tampon tax”, ovvero l’iva sui prodotti igienici che includono gli assorbenti, fino a quel momento tassati al 5%, poiché considerati beni non essenziali.

La lotta per il riconoscimento dell’importanza di questi prodotti andava avanti da molto tempo. Era stata la deputata laburista Dawn Primarolo, nel 2000, ad ottenere la riduzione dal 17,5% al 5%. Nel 2014 Laura Coryton, una giovane attivista, aveva lanciato una petizione, raccogliendo quasi 320.000 firme. In seguito, nel 2015, era stata presentata alla Camera una mozione per eliminare la tassazione sugli assorbenti, ancora non considerati come beni di prima necessità. Tale mozione non era stata approvata dalla maggioranza conservatrice poiché, veniva detto, la legislazione dell’Unione Europea non permetteva di scendere a meno del 5%. Tuttavia altri beni come cibo e vestiti per bambini, rasoi da barba erano già esenti da questa norma e dalla conseguente tassazione.

Nel 2016 un’altra deputata laburista, Paula Sherriff, ripresentò la proposta, che questa volta venne approvata, sebbene si decise che sarebbe stata operativa dal 1° gennaio 2021, dopo la Brexit. Tale scelta è stata vista da molti come una strumentalizzazione anti-europeista di una battaglia importante. Tuttavia resta un grande traguardo.

Conti alla mano, secondo le stime del Tesoro, questo cambiamento porterà ad un risparmio di circa 40 sterline, nel corso della vita, per ogni persona che utilizza assorbenti. Vi aspettavate di più? In effetti 40 sterline in tutta la vita non sono tantissime.

 

Ma allora perché questa questione è così importante?


La “tampon tax” è stata spesso definita come una tassa sessista, poiché le persone che hanno il ciclo mestruale sono di sesso femminile e la maggior parte di esse si identifica come donna, quindi questa tassa colpisce tutte loro (oltre a coloro che pur essendo nati con sesso femminile si identificano con un altro genere, ma hanno ancora le mestruazioni). Inoltre, altri prodotti, utilizzati soprattutto da uomini, come i rasoi da barba, spesso rientrano nei beni di prima necessità del Paese, rendendo l’avere la barba qualcosa di normale e l’avere le mestruazioni un lusso.

Anche il solo parlare delle mestruazioni è ritenuto fuori luogo, sporco, disgustoso. Vengono utilizzati sinonimi e perifrasi pur di non pronunciare il termine esatto; i tamponi vengono passati tra le compagne di classe in gran segreto. Eppure si tratta della normale fisiologia del corpo umano e quando non si verifica può essere sintomo di gravi patologie. Parlare dei problemi legati al ciclo mestruale, avanzare proposte e aumentare la conoscenza sull’argomento sono azioni fondamentali per stimolare un cambiamento culturale.

Infine, si parla di vera e propria “period poverty”, ovvero “povertà mestruale”. Indagini condotte nel Regno Unito nel 2017 mostrano che il 14% delle ragazze tra i 14 e i 21 anni ha chiesto in prestito almeno un prodotto igienico a qualcuno per problemi di accessibilità dei beni, il 49% ha saltato almeno una giornata di scuola a causa del ciclo mestruale.

In parti del mondo ben più in difficoltà del Regno Unito, l’impossibilità di avere prodotti igienici adeguati spinge le persone ad utilizzare tutto ciò che è disponibile, con elevati rischi per la salute.

Al momento in Italia è in vigore, dal 2020, è in vigore l’iva al 5% solo per gli assorbenti compostabili o lavabili e per le coppette mestruali. Sebbene sappiamo quanto sia importante fare scelte ecologiche, non possiamo obbligare le persone ad utilizzare prodotti difficili da reperire o con caratteristiche non adeguate al proprio corpo.

Battaglie come quelle contro la “tampon tax” sono necessarie per il raggiungimento di pari diritti per tutti. Abbiamo visto come questo tema si colleghi, in vari modi, a diversi obiettivi dell’Agenda 2030: il primo (contro la povertà), il terzo (per la salute), il quarto (per l’istruzione), il quinto (per la parità di genere).

Per approfondire la tematica dell'igiene mestruale potete ascoltare la testimonianza di Tirtharaj, un'attivista nepalese che ci ha raccontato della situazione nel suo paese

Veronica Lacorte

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