Nei sopravvissuti i segni delle ferite sono ancora ben visibili, ma le ferite peggiori sono quelle interiori, note come “disturbo da stress post traumatico”. Il Libano è il Paese che ospita il maggior numero di rifugiati siriani in rapporto alla popolazione locale (più di un terzo degli abitanti), ed è nel villaggio libanese di Mazboud che il progetto di Cesvi “Ali di Speranza” offre un servizio di counselling e un percorso di supporto psicologico a tanti bambini costretti, come Usama, a vivere il dramma della guerra, favorendo il loro inserimento sociale e accompagnandoli nel superamento dei traumi causati dal conflitto.
Il racconto di Victor, che aiuta i rifugiati siriani in Libano in un articolo dell'Huffington Post