Cosa significa abitare il territorio?

15 Aprile 2024
L’urbanistica femminista è una metodologia, una prospettiva con cui guardare alla città, ai suoi spazi e al loro sviluppo nel tempo. Non ha bisogno di un progetto per essere reale, ricerca una relazione tra le persone più equa, più orizzontale, più collaborativa, più inclusiva.

Il modello della città in cui viviamo è stato pensato e si è sviluppato secondo una visione capitalista e patriarcale, fondata sulla dicotomia tra spazio pubblico e privato, che separa la sfera produttiva da quella riproduttiva, e implicitamente la sfera maschile da quella femminile. Questo tipo di pianificazione ha contribuito a creare diseguaglianze, conflitti e barriere per una molteplicità di soggetti che vivono la città come le donne, persone anziane e bambini, persone con discapacità motorie e cognitive, persone LGBTQI+, minoranze etniche.

La geografa canadese Leslie Kern nel suo libro La città femminista scrive “Le donne vivono ancora la città con una serie di barriere fisiche, sociali, economiche e simboliche che modellano la loro vita quotidiana attraverso dinamiche che sono profondamente di genere. Molte di queste barriere sono invisibili agli uomini, perché raramente rientrano nelle loro esperienze”.

Le città hanno notevoli potenzialità per migliorare la vita delle donne, perché in esse è possibile trovare prossimità, opportunità e scelte, che spesso però non vengono sfruttate a vantaggio.

L’urbanismo femminista parte dalla consultazione delle donne, dell’esperienza che fanno della città e delle barriere che trovano, per arrivare ad una progettazione urbana e a una politica sensibile ai generi.

La pianificazione femminista si concentra sull’infrastrutturazione dello spazio pubblico (più panchine, più giochi per bambinə, più toilettes, migliore illuminazione, etc), con l’obiettivo a lungo termine di creare un sistema che agevoli un’equa suddivisione del lavoro di cura.

Allo stesso tempo anche la pianificazione del traffico, la progettazione di modelli abitativi flessibili, l’aumento delle competenze in materia di genere e la parità di genere all’interno delle istituzioni, sono alcuni degli strumenti dell’urbanistica femminista.

 

Riappropriazione dello spazio urbano, laboratorio condotto da Liber* Tutt*

Abitare è un’azione normalmente connessa alla casa, al privato, a una dimensione intima e familiare.
L’intento del laboratorio è quello di riuscire a decostruire questa associazione così inveterata e rendere attraversabile lo spazio urbano da tutte le soggettività, anche grazie all’occupazione creativa del territorio stesso.

Le città sono state modellate a misura del genere maschile dominante e diventa necessario ripensarle differentemente. Come segnale di disdegno, il nostro sarà un movimento collettivo visivamente rumoroso che avrà il fine di riappropriarsi dello spazio pubblico.

 

Questa news è stata realizzata nell'ambito dei percorsi di educazione tra pari dalle studentesse e studenti del progetto Costruire Futuro, Insieme! 2, promosso da ActionAid Italia e Fondazione Cassa Depositi e Prestiti.
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Come si costruisce futuro insieme partendo dalla propria realtà? “On Air For Future” è il format giusto per rispondere a questa domanda! 🎧

Una serie di podcast realizzati da studentesse e studenti che partecipano al progetto di @actionaiditalia “Costruire Futuro, Insieme!” promosso da Fondazione Cassa Depositi e Prestiti.

L`obiettivo del progetto è aumentare la partecipazione civica di ragazze, ragazzi e di tutta la comunità educante sviluppando e rafforzando una serie di competenze che favoriscano la realizzazione degli individui e di una società più consapevole e coesa.

I e le giovani ci racconteranno le loro città: Siracusa, Roma, Reggio Calabria e Napoli. Ascolteremo interviste, canzoni, riflessioni, proposte e richieste concrete per il miglioramento della loro realtà e la realizzazione dei loro desideri. Siete curios*?

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