Una delle problematiche più importanti legate ai social è la rappresentazione a cui siamo costantemente sottoposti di corpi e vite perfette; uno studio condotto dalla Royal Society for Public Health nel 2017, infatti, mostra come questa costante esposizione possa portare a sviluppare ansia e depressione.
Immagine corporea:
9 adolescenti su 10 dichiarano di non essere soddisfatte del proprio corpo (fenomeno che colpisce sia maschi che femmine, ma le ragazze in misura maggiore)
È stato dimostrato come l’esposizione ai social, soprattutto quando avviene per tempi prolungati, porta le ragazze a provare un maggiore desiderio di modificare il proprio aspetto: il viso, i capelli e/o la pelle per cercare di raggiungere i canoni di perfezione che si vedono sui social, che sono, però, irraggiungibili. Dobbiamo, infatti, ricordare che molto spesso le immagini che vediamo sono ritoccate oppure utilizzano dei filtri.
Vedere foto di corpi perfetti e luoghi da sogno può acuire i sentimenti di inadeguatezza tipici del periodo dell’adolescenza. Da questo punto di vista Instagram mostra di essere il social “peggiore”: il confronto, per un adolescente, non regge mai.
Basti pensare che circa il 70% dei giovani tra i 18 e i 24 anni prenderebbe in considerazione l'idea di sottoporsi a un intervento di chirurgia estetica per assomigliare maggiormente ai corpi visti sui social.
Fomo (fear of missing out):
è un fenomeno caratterizzato dall’uso eccessivo dei social network ed è il bisogno percepito di rimanere costantemente connessi con la propria rete sociale. La FOMO è stata definita nella letteratura scientifica come coinvolgente due componenti primarie specifiche:
- a) l’apprensione che gli altri stiano vivendo esperienze gratificanti dalle quali si è assenti,
- b) il desiderio persistente di rimanere connessi con le persone della propria rete sociale.
Il principale problema legato a questo fenomeno è che le persone postano quasi esclusivamente i lati felici della propria vita, in questo modo vista da fuori può sembrare perfetta e far sentire inadeguati (soprattutto gli adolescenti), si pensa, appunto, di starsi perdendo qualcosa.
Proprio per tutte queste ragioni risulta fondamentale un’educazione all’utilizzo consapevole e sicuro della rete e dei social media, per fare ciò è necessario che questa formazione inizi fin dalle scuole elementari. Proprio perché questo tema che è sempre più attuale e coinvolge tutti noi e per quanto internet e i social network abbiano portato innumerevoli benefici e vantaggi è importante non dimenticarsi anche del lato più buio e problematico di queste tecnologie.
Per approfondire:
- RSPH | #StatusofMind
- Salute mentale e social network: ecco l'impatto di Facebook & C. - Il Sole 24 ORE
- FOMO, stalking e competizione: il lato oscuro dei social media - Psicologia (stateofmind.it)
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