Tra le varie storie raccontate, quelle di Keitha, Darian, Talib, fuggiti dal loro Paese con il sogno di approdare nel grande “Regno Azzurro”, ovvero l’Italia. Durante il viaggio hanno perso tutto – il legame con le loro famiglie, la loro terra e la loro casa –, hanno visto i loro amici morire e hanno patito la fame. Come loro, tanti minori stranieri non accompagnati negli ultimi anni hanno abbandonato il Paese di origine alla ricerca di un futuro migliore.
Grazie al sostegno di Brembo, “SOSteniamoci” si è occupato di accompagnare 23 minori stranieri verso l’autonomia socioeconomica, supportandoli nella realizzazione del loro progetto di vita tramite la creazione di percorsi formativi, a cui è seguito un processo di inserimento lavorativo in varie realtà del bergamasco. La formazione professionale è accompagnata dall’insegnamento
della lingua italiana e da attività di sostegno psicologico.
Uomini, e non numeri: il messaggio del cortometraggio è chiaro e diretto, e ha ancora più valore quando si parla di ragazzi minorenni, tra le vittime più vulnerabili delle migrazioni.
FOTO: Gianfranco Ferraro