“Fisico da urlo”, “icona di stile”, ma uno su tutte, “belle e brave”. Sono solo alcuni dei clichè più ricorrenti quando si scrive di atlete e donne di sport. Molti i giudizi sull'apparenza anzichè sulle prestazioni sportive. Per questa ragione, l’Uisp e Giulia Giornaliste hanno presentato il manifesto "Media, Donne e Sport: idee guida per una diversa informazione". Cinque i punti base per promuovere un buon giornalismo scevro da stereotipi e pregiudizi, "informare sulle discipline sportive con competenza di merito; evitare di soffermarsi sull'aspetto o i look non più di quanto si scriva dell'aspetto tecnico e delle prestazioni; evitare di focalizzarsi sulle parti del corpo ammiccanti", e ancora, "dare alle discipline femminili pari visibilità, declinare i ruoli, le funzioni e le cariche al femminile ed evidenziare le discriminazioni e le discrepanze in termini di benefit, premi e tutele".
L' Uisp vuole "mettere in campo delle buone pratiche" come ha detto Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp. "Da tempo la nostra associazione è impegnata in un percorso di maturità sul fronte delle pari opportunità nello sport. In questo senso una tappa fondamentale di questo processo è stata la scelta nel 2013 di non avere all'interno della nostra governance il Coordinamento donne. Piuttosto che restringere la discussione solamente all'interno di questo organo abbiamo preferito allargare le problematiche di genere a tutto l'apparato associativo". Manco ha aggiunto che "nel percorso di emancipazione delle donne non c'è solo un problema di linguaggio ma anche di spazio. Spesso e volentieri, infatti, i social, le testate, la televisione non danno abbastanza importanza allo sport al femminile". Secondo Manuela Claysset, responsabile delle politiche di genere Uisp, "i punti sanciti dal manifesto, nato dal matrimonio tra Uisp e Giulia Giornaliste, rappresentano il blocco di partenza per costruire un mondo plurale e amichevole tra i sessi e i generi, ma anche per sollecitare il resto della società nell'impegno sui diritti delle donne. Con una rete sempre più estesa da associazioni e federazioni si può migliorare".
Nella deformazione della rappresentazione delle donne nello sport - atlete, giornaliste, allenatrici, politiche e donne nelle istituzioni - l'informazione svolge un ruolo fondamentale e talvolta contribuisce a promuovere stereotipi e narrazioni discriminatorie. L'incidenza delle atlete è in graduale aumento ma le donne rimangono sottorappresentate negli organi decisionali delle istituzioni sportive.
Il manifesto è stato presentato il 28 maggio 2019 a Roma nella sede della Federazione Stampa Nazionale, da allora diverse iniziative in varie città italiane, lo stanno promuovendo all’interno dell’ambiente giornalistico e istituzionale. Ad esempio, nell’ambito del corso di formazione organizzato martedì 14 gennaio in collaborazione con DireDonne, nella sede nazionale dell’Agenzia di stampa Dire a Roma, e riconosciuto dall’Ordine dei Giornalisti, è intervenuta anche Manuela Claysset, responsabile politiche di genere e diritti Uisp.
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Il 16 luglio scorso si è svolto il convegno “Sport, donne e media – Carta delle regole”, organizzato dal Comune di Milano insieme all'Uisp e Giulia Giornaliste, con l’obiettivo di presentare le linee guida per raccontare sui media lo sport al femminile nel pieno rispetto delle pari opportunità.
Contenuto editoriale a cura di UISP APS