La situazione italiana relativa ai fenomeni di dispersione e abbandono scolastico, che sono diversamente distribuiti e originati da molteplici cause, se comparata al prospetto europeo non appare rassicurante: il nostro Paese, che pur ha ridotto l’impatto del fenomeno negli ultimi dieci anni, è il quarto per abbandono scolastico, con un tasso del 13,5% nel 2019 e 13,1% nel 2020, nonostante l’obiettivo dell’UE fosse di ridurre il fenomeno al 10% entro il raggiungimento del primo ventennio degli anni Duemila; inoltre, la distribuzione sul territorio dei processi di abbandono è tutt’altro che omogenea, andando a colpire prevalentemente il Sud della penisola e raggiungendo nel 2020 un tasso medio del 16,5%, con le dovute differenze tra regione e regione – rispetto all’11% del Nord e del Centro Italia.
Le ragioni della dispersione e dell’abbandono scolastico sono molteplici e possono variare da individuo ad individuo, ma è compito di famiglie, docenti e student* non lasciare indietro nessuno e assicurare che il diritto all’educazione sia garantito a tutte e tutti. L’orientamento è una delle possibili soluzioni che si possono mettere in atto per aiutare ragazzi e ragazze a compiere scelte future di cui siano consapevoli e che rispettino le attitudini di ciascuno, certi che ogni giovane – seppur con tempi diversi – possa percorrere la strada che più desidera per realizzare i propri sogni.