L’usanza di portare il velo, innanzitutto, non nasce contemporaneamente alla religione islamica ma era presente già prima nei paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo. Come spiega l’antropologa Sara Hejazi, fin dall’antica Roma questo indumento era utilizzato dalle donne che appartenevano alle classi sociali più ricche e questa tradizione venne ripresa dalle donne appartenenti alla prima comunità fondata dal profeta Maometto. Nel Corano, quindi, non viene prescritto alle donne l’obbligo di indossare il velo ma sia alle donne sia agli uomini è richiesto di vestirsi in modo decoroso, mantenendo nascoste le parti del corpo considerate sacre.
Esistono molti tipi di velo ed ognuno è legato alle diverse tradizioni nazionali. Il più diffuso è sicuramente l’Hijab, che copre il capo e il collo ma lascia il viso scoperto. I più coprenti sono invece il Niqab, che lascia scoperti solo gli occhi e il Burqa, nel quale gli occhi sono coperti da una rete.
Perché le donne si velano il capo?
A questa domanda non c’è una risposta unica. Alcune donne scelgono liberamente di indossare il velo mentre ad altre è imposto dalla propria comunità o famiglia. Solitamente le ragazze iniziano a velarsi durante l’età dello sviluppo come manifestazione personale della propria fede.
Oggi le donne che portano il velo non sono più considerate una categoria privilegiata ma, al contrario, nel mondo occidentale sono spesso oggetto di discriminazione nei luoghi pubblici.
Silvia D’Ambrosio
Fonti:
https://www.wired.it/play/cultura/2019/04/12/vera-storia-velo-islamico/
https://magazine.fbk.eu/it/news/il-velo-nel-mondo-islamico-e-non/