Le attiviste del Giusto Mezzo provengono da diversi ambiti della società civile e molte di loro si impegnano, sul proprio territorio e online, per dare il giusto spazio alle donne in politica, sul luogo di lavoro e nella vita quotidiana. Dall’inizio della pandemia i loro percorsi si sono incrociati quando le attiviste si sono poste un obiettivo comune: portare in Italia l’iniziativa #halfofit, promossa da Alexandra Geese, parlamentare europea, che si rivolge alle istituzioni europee per chiedere che almeno la metà dei fondi messi a disposizione per affrontare la crisi economica e sociale che la pandemia ha scatenato siano destinati all’occupazione femminile e alla promozione dei diritti delle donne e delle bambine.
La pandemia che stiamo vivendo, infatti, ha contribuito ad aggravare le disuguaglianze di genere e ha creato nuovi problemi da affrontare: la chiusura delle scuole, per esempio, ha costretto molte mamme a lasciare il lavoro per prendersi cura dei propri figli e figlie. Esse si sono aggiunte alle tante donne che già non lavoravano per accudire bambini o anziani nelle zone in cui i servizi di assistenza non sono sufficienti. la crisi del settore della ristorazione e dei servizi, inoltre, ha causato nel 2020 la perdita del lavoro per molte donne e avrà effetti negativi anche nelle opportunità di occupazione delle più giovani.
Quali sono le proposte del Giusto Mezzo per una società più equa?
Le attiviste hanno presentato al Governo un piano di ripresa dalla crisi che non lasci indietro nessuno e nessuna. Tra le proposte un fondo di sostegno alle donne imprenditrici, la possibilità per tutti i bambini e bambine di accedere all’asilo nido a tempo pieno, più servizi di cura che sostengano le famiglie e incoraggino l’occupazione delle donne, lotta alle discriminazioni di genere in ogni ambito della vita quotidiana della comunità.
Silvia D’Ambrosio
Fonte: https://ilgiustomezzo.it/