Base Actionaid e dai ragazzi del Liceo Scientifico “Cosimo de Giorgi”, guidati dall’eccezionale
prof. Massimo Manco, in collaborazione con il Comune di Lecce, che si preoccupa di migliorare e
riqualificare il quartiere San Pio di Lecce nell’ottica degli obbiettivi dell’Agenda 2030 e, in
particolare, dell’obbiettivo n. 11 che auspica la realizzazione di città più inclusive, sostenibili e
resilienti, è stato realizzato il 22 febbraio 2019 un laboratorio di comunità presso la sede succursale
del liceo, invitando gli abitanti del quartiere ad esprimere la propria opinione sulle problematiche
più urgenti emerse dalle interviste condotte dai ragazzi, sulla base di un questionario dagli stessi
realizzato, e a dare dei suggerimenti per riuscire al meglio nello scopo.
Durante il laboratorio i ragazzi hanno avuto l’opportunità di esporre la loro iniziativa,
successivamente dividendosi in 4 tavoli tematici, politiche giovanili, verde pubblico, inclusione,
attività per bambini e ragazzi, hanno avuto modo di confrontarsi con i residenti nel quartiere, al
fine di raccogliere il loro punto di vista e cercare delle soluzioni condivise.
I partecipanti hanno avuto anche la possibilità di cambiare tavolo, in modo da poter affrontare
argomenti diversi.
In rappresentanza del Comune di Lecce è intervenuta l’Arch. Rossi la quale ha illustrato i vincoli
amministrativi e architettonici cui è soggetto chi realizza un progetto di riqualificazione urbana.
L’Ass. Baraonda per i bambini ha organizzato dei laboratori, tra i quali il più riuscito è stato quello
con i trampoli, facendo sì che i genitori degli stessi potessero dedicarsi tranquillamente all’incontro.
Il tutto si è concluso con un ricco buffet.
I ragazzi del Liceo Scientifico “Cosimo de Giorgi”, grazie all’aiuto dello staff Actionaid, si sono
preoccupati di appuntare tutto su dei cartelloni e di documentare le varie fasi dell’incontro
attraverso video e foto.
Tirando le somme sui temi trattati durante il Laboratorio di Comunità, possiamo dire che, in
relazione al tema inclusione, quello che è venuto fuori è un quadro per certi aspetti confortante per altri preoccupante.
Non risultano particolari problemi tra le varie etnie né episodi di violenza o caos che possano
preoccupare gli abitanti, eppure, quello che emerge è che le diverse etnie vivono in una situazione
di tolleranza indifferente, nella quale ognuno rimane nel suo senza sentire il bisogno di conoscere
l’altro.
Quello che può considerarsi come un dato positivo è che la popolazione del quartiere sia riuscita,
con un percorso lento, ma costante, a realizzare una convivenza pacifica.
L’ostacolo da superare è la totale assenza di integrazione tra le diverse anime del quartiere.
In relazione al tema del verde pubblico, le problematiche riscontrate rientrano in quattro categorie
fondamentali: mancanza di cura e manutenzione, comportamenti incivili da parte dei fruitori dei
parchi, percezione generale di insicurezza e di paura, assenza di servizi adeguati e di iniziative.
In relazione al tema spazi e attività per bambini e ragazzi i bisogni della popolazione sono attinenti
all’assenza di spazi attrezzati dove i bambini e i ragazzi possano esercitare le loro attività o
semplicemente trascorrere il tempo libero in sicurezza. Nel quartiere, infatti, non ci sono
biblioteche, ad eccezione di quella universitaria, né luoghi in cui poter leggere o studiare in
tranquillità; alla percezione generalizzata di insicurezza, dovuta alla situazione del quartiere, ma
anche al generale allarmismo che si respira ovunque nel nostro.
Arrivati a questo punto, il passo successivo, sarà quello di realizzare un progetto di riqualificazione che risponda alle esigenze degli abitanti che verrà presentato nel corso dell’evento finale che si terrà
a maggio. Vi aspettiamo!
Articolo scritto da Stella Conte, studentessa dell’IS De Giorgi di Lecce coinvolta nel progetto