L’Indice Globale della Fame

24 Ottobre 2017
Lo scorso 13 ottobre Cesvi ha presentato l’Indice Globale della Fame relativo all’anno 2017, un indice multidimensionale che da 12 anni misura la fame a livello globale, regionale e nazionale. Il GHI, l’acronimo inglese per Global Hunger Index, classifica 119 Paesi del mondo su una scala di 100 punti, dove 0 rappresenta il valore migliore (assenza di fame) e 100 il peggiore, e viene calcolato combinando quattro indicatori fondamentali: denutrizione, deperimento infantile, arresto della crescita infantile e mortalità infantile.

Il report di quest’anno evidenzia che dal 2000 sono stati fatti dei progressi nella riduzione della fame, ma questi progressi sono stati irregolari e il numero di persone che soffrono la fame nel mondo è ancora inaccettabilmente alto. Il livello di fame, infatti, resta grave o allarmante in ben 51 Paesi ed estremamente allarmante in uno, la Repubblica Centrafricana, dove in 17 anni non è stato registrato neanche un debole miglioramento. A livello macroregionale le zone più colpite dalla fame sono l’Asia meridionale e l’Africa subsahariana, in cui negli ultimi decenni si sono registrati violenti conflitti e guerre civili che hanno portato con sé numerose crisi e carestie.

A causa della mancanza di dati sulla denutrizione o delle stime sull’arresto della crescita e il deperimento infantili, non è stato possibile calcolare l’Indice Globale della Fame per tutti i Paesi del mondo. Ma potrebbero essere proprio i Paesi esclusi dal calcolo del GHI quelli maggiormente a rischio: Paesi come la Repubblica Democratica del Congo, l’Eritrea, la Siria, la Somalia e il Sud Sudan, infatti, mancano di dati statistici proprio perché vivono da anni una situazione drammatica.

Analizzando nel dettaglio le singole regioni, emergono notevoli differenze all’interno dei Paesi stessi: l’America Latina, per esempio, ha uno dei più bassi livelli regionali di fame, ma i tassi di arresto della crescita nei dipartimenti del Guatemala variano dal 25% a un impressionante 70%. Per questo motivo è fondamentale adottare non un approccio unico, ma una più ampia varietà di programmi e strategie per combattere la fame nel mondo. Scoprite tutti i dati l’Indice Globale della Fame sul sito dedicato: www.indiceglobaledellafame.org

 
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