Innanzitutto il testo principale sui diritti dei richiedenti asilo e dei rifugiati è la Convenzione di Ginevra del 1951 Convenzione sullo status dei rifugiati, un documento nato all’indomani della Seconda Guerra Mondiale, un conflitto tremendo che ha provocato milioni di vittime e di sfollati in cerca di rifugio.
L’importanza della Convenzione si può riassumere in due articoli fondamentali: il 1 che contiene la definizione di rifugiato – qualsiasi persona è fuggita dal proprio Paese e non può quindi farvi ritorno per il giustificato timore di venire perseguitato a causa della sua razza, religione, cittadinanza, idee politiche o la sua appartenenza ad un gruppo sociale. E l’articolo 33 che sancisce il principio di non respingimento secondo cui nessuno stato può espellere o respingere un rifugiato verso il paese da cui è scappato o non accogliere la sua richiesta di asilo se la sua vita o la sua libertà sarebbero minacciate.
La Convenzione di Ginevra e il relativo Protocollo del 1967 sono stati ratificati da tutto il mondo e perciò tutti devono rispettare i diritti dei rifugiati.
In particolare l’Unione Europea, e di conseguenza i suoi stati membri, ha istituito il sistema europeo comune di asilo (CEAS), cosicché tutti gli stati europei abbiano una struttura condivisa di diritti nei confronti dei richiedenti asilo. Il CEAS si compone di 3 direttive e 2 regolamenti. La direttiva che più di tutte garantisce i diritti relativi all’accoglienza dei richiedenti asilo è la 2013/33/UE. Questa disciplina infatti le norme relative all’alloggio, alla scuola, all’assistenza sanitaria e alla protezione per i soggetti più vulnerabili che devono essere garantite a chiunque faccia richiesta d’asilo sul territorio europeo. Ecco perché è così importante!
L’organo delle Nazioni Unite che vigila sullo stato dei diritti dei richiedenti asilo e dei rifugiati nel mondo è l’UNHCR (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati) che redige rapporti annuali, interviene in contesti di crisi ed esprime pareri, posizioni e dà linee guida quando qualche stato non si comporta secondo i principi espressi nella Convenzione di Ginevra o ci siano gravi crisi internazionali come guerre o persecuzioni contro minoranze etniche.