Per la rubrica di oggi, sempre tratta dal volume 1 del libro “Storie della Buonanotte per Bambine Ribelli” di Elena Favilli e Francesca Cavallo, parleremo di una super donna italiana: Lella Lombardi.
Un record imbattuto
Il 26 Marzo 1941 nacque in italia Maria Grazia Lombardi, che tutti presto decisero di chiamare Lella.
Lella aiutava sin da piccola il padre nelle consegne della carne, con il furgone di famiglia.
Il padre teneva il tempo, e Lella sfrecciava alla guida. In paese tutti la conoscevano, e sapevano quanto Lella andasse veloce.
A 18 anni Lella spese tutti i suoi risparmi per comprare una macchina da corsa usata e iniziare a gareggiare da professionista.
Vinse il campionato di Formula 850, ma il suo obiettivo principale era uno solo: partecipare come pilota alla Formula Uno, pur essendo l’unica donna.
Dopo il primo tentativo fallito, Lella, seguita da un bravo manager e supportata da uno sponsor, gareggiò al Gran Premio di Spagna, con la sua auto bianca con la bandiera italiana sul muso.
Si classificò sesta, divenendo ufficialmente la prima donna al mondo classificatasi in una gara di Formula Uno.
I tempi però non erano abbastanza maturi per far sì che una donna continuasse a gareggiare in Formula Uno, così Lella fu sostituita da un altro pilota, uomo.
Nonostante tutto, Lella ha continuato a correre tutta la vita, e il suo record resta ancora oggi imbattuto.
L’esempio di Lella Lombardi ci mostra come, a dispetto di ciò che ancora oggi in tanti credono, una donna può decidere di intraprendere qualsiasi attività, e che la dicotomia uomo/donna nell’assegnazione dei mestieri, degli sport o di attività in generale, non è altro che un’imposizione di un’ideologia maschilista, che ha bisogno di essere ormai superata.
E’ proprio questo, tra altri obiettivi, che gli SDGs si propongono di fare supportando e promuovendo l’uguaglianza di genere, ed è ciò che anche tutti noi, nelle nostre azioni quotidiane, dobbiamo fare.