Book Club: Simone Biles

16 Marzo 2021
Cari e care Agenti, siamo giunti al terzo appuntamento con la rubrica dedicata alle donne speciali che hanno fatto la storia grazie ai traguardi che hanno raggiunto; queste donne ci ricordano che è assolutamente possibile raggiungere l’uguaglianza di genere ed eliminare gli stereotipi, come cita l’Obiettivo n° 5 dell’Agenda 2030.

Sul famoso libro “Storie della Buonanotte per Bambine Ribelli” a pagina 176 si parla di una giovane ragazza statunitense: Simone Biles.

Forse qualcuno/a di voi l’ha gia notata su un video che un anno fa spopolò su Youtube dove la Biles ha stupito tutto il mondo per la sua agilità, disinvoltura e flessibilità tanto da sembrare che volasse durante la sua performance.



Ma per chi non avesse idea di chi sia Simone Biles ve lo racconto un po’ qua sotto.




Nata il 14 Marzo del 1997 negli Stati Uniti d’America, dopo un’infanzia difficile, all’età di 3 anni viene affidata ai nonni e si trasferisce in Texas da loro. Proprio la nonna la avvicinò al mondo della ginnastica, che sarà per Simone un vero colpo di fulmine.

Nonostante la sua piccola statura la ragazza dimostra di avere un grande potenziale e viene notata da una allenatrice, Aimeé Borman, che la accompagnerà nel resto del suo percorso e verso le sue numerosissime vittorie.

Prima si aggiudica il Campionato Nazionale Juniores, dove primeggia soprattutto nell’arte dei volteggi. A soli 14 anni entra nella squadra nazionale USA in categoria Junior e poco più tardi diventa “Campionessa statunitense al volteggio”.

A 16 anni riesce ad entrare nella categoria Senior e vola in Belgio, ad Anversa, per partecipare ai suoi primi Mondiali di Ginnastica dove si aggiudica due medaglie d’Oro, una di Argento e una di Bronzo. Sempre ad Anversa presenta un esercizio a corpo libero che resterà nella storia e che prenderà il suo nome: “The Biles”. Nessun’altra atleta è riuscita a replicarlo.

A 18 anni ha ottenuto talmente tante medaglie, tra Mondiali e numerose altre competizioni che non sorprende che la ragazza, ottiene il diritto per partecipare alle Olimpiadi di Rio del 2016.

Qui Simone Biles, non sale sul podio una sola volta, bensì vi sale quattro volte, conquistandosi ben 4 medaglie d’Oro.

Dopo Rio, la Biles diventa prima la ginnasta più vincente di sempre negli Stati Uniti; infine, come ciliegina sulla torta, conquista anche il Record Storico di maggior numero di Medaglie Mondiali Vinte (25 in tutto, di cui 19 d’Oro).

Simone Biles è un esempio non solo sportivo ma anche di vita. Nonostante la sua infanzia complicata è riuscita a riscattarsi e a costruirsi una carriera nel mondo dello sport, dove la competizione è forte e dove si possono incontrare diversi ostacoli.

La Biles non ha avuto un cammino costantemente liscio nel corso della sua carriera ma nonostante ciò si è sempre rialzata e ha lottato per il suo sogno, dedicando le sue performance alle persone a cui più tiene, che la hanno accudita e cresciuta, i suoi nonni; e ha cercato di volare sempre più in alto.

Lei stessa ha dichiarato in un’intervista che: "We can push ourselves further. We always have more to give." (“Possiamo spingerci oltre. Abbiamo sempre qualcosa in più da dare”) e “I’m not the next Usain Bolt or Michael Phelps. I’m the first Simone Biles” (“Non sono la prossima Usain Bolt o Michael Phelps. Sono la prima Simone Biles”).

A conferma che lei ha tutto il diritto di essere riconosciuta, a pari di un uomo, come una grande campionessa che ha fatto la storia.

Agenti, è il momento di salutarci. Alla prossima settimana con il racconto di una nuova leggenda femminile che spero, ispirerà i vostri sogni.

Beatrice Belsanti
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