L'organizzazione che da anni si si batte al fianco delle donne di tutto il mondo ha invitato i ragazzi a raccontare attraverso la missione "Città a misura di donna" quanto è o non è sicura la città in cui vivono.
Condividiamo con voi il video realizzato dalle classi 2 A dell'Istituto Tecnico Commerciale Geometri "Luigi Einaudi" di Todi
La nostra città … e il suo rapporto con le donne
La nostra città si chiama Todi, si trova in provincia di Perugia, in Umbria.
Alcuni comuni italiani recentemente hanno adottato un decalogo speciale dedicato esclusivamente alle donne per rendere le città più “su misura per donna”. Questo provvedimento riguarda le città di Senigallia, Torino (che è quella più aperta alle pari opportunità), Roma e Milano.
Ma purtroppo nella nostra città e anche in altre (come ad esempio Napoli e tutto il sud Italia) questo decalogo sembra ancora essere ignorato.
Il più grande aspetto negativo, a Todi, riguarda la questione dell'illuminazione.
Nella nostra città ci sono due luoghi considerati pericolosi proprio perché scarsi di illuminazione e sono il Parco della Rocca e il campetto del Quartiere Europa (nella periferia cittadina).
Qualche anno fa giravano voci riguardo alla presenza di un uomo che adescava ludicamente delle bambine per violentarle, ma non si sa se queste voci siano vere o false.
Il Parco della Rocca, che si trova nella parte più alta della città, e il cosiddetto “Belvedere” sono due zone con scarsa illuminazione, dove ogni sera è pericoloso girare perché ci sono dei ragazzi adolescenti che spacciano droga, e sotto effetto di stupefacenti possono causare danni sia al patrimonio artistico, ma anche a donne che si trovano lì per caso.
Invece nel campetto del Quartiere Europa, sempre a causa della scarsa illuminazione di sera, una donna che si trova lì si può imbattere in ragazzi scalmanati e poco educati.
Nella nostra città, però, c'è anche un importante parco, i Giardini Oberdan, dove c'è molta illuminazione e dove una donna si può sentire tranquilla, lo stesso vale per la piazza, illuminata e frequentata da molte persone a quasi tutte le ore del giorno.
La cittadina di Todi, essendo di origine medioevale, è caratterizzata da stretti vicoli, questi passaggi restano per lo più bui o con illuminazioni del tutto inadeguate, tanto che attraversarle di notte, per una donna sola, potrebbe causare una sensazione spiacevole di vulnerabilità, di timore e paura. Pertanto la donna si sentirebbe limitata nella sua possibilità di muoversi liberamente all'interno delle mura della città.
Per migliorare questa situazione noi crediamo che sia opportuno attuare le seguenti proposte:
- aumentare l'illuminazione di Todi: l'illuminazione fa supporre che le vie o i luoghi siano sicure, dato che più c'è visibilità e più diventa sicuro il luogo;
- posizionare vigili o volontari della protezione civile nei vicoli e nelle zone a rischio di spaccio e adescamento per possibili male-intenzionati: avere qualcuno che vigili per la sicurezza di tutta la comunità farebbe sia sentire meno vulnerabili le donne, giovani o anziane che siano, che contribuire anche all'incremento del turismo;
- aumentare la circolazione di auto di carabinieri o polizia: questo potrebbe sia “spaventare” i possibili molestatori, sia far sentire più sicure le donne di tutte le età.