Disuguaglianze, povertà e salute

10 Marzo 2025
Povertà: 

L’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) definisce la povertà come una condizione che “va oltre la mancanza di reddito e di risorse per garantire mezzi di sussistenza sufficienti. Include fame e malnutrizione, accesso limitato all'istruzione e ad altri servizi di base, discriminazione, esclusione sociale e mancanza di partecipazione ai processi decisionali”. 

La povertà è un fenomeno multidimensionale: guardarla soltanto in termini di soglia di reddito sotto alla quale una persona non è più in grado di soddisfare i propri bisogni fondamentali ci porterebbe a credere che basti redistribuire il denaro per poterla contrastare. Come vedremo più avanti, ci sono molti più fattori che entrano in gioco. 

Come si misura? 

Può essere misurata in due modi: 

  • Quello monetario, definendo una soglia di reddito al di sotto della quale un individuo o una famiglia vengono considerati poveri in senso assoluto. Questa linea corrisponde alla quantità minima di denaro necessaria per acquistare un paniere minimo di beni che permette di vivere una vita minimamente dignitosa. È importante sottolineare che ciò che si trova nel paniere cambia da paese a paese, per comodità, soprattutto nei paesi del Sud del mondo, si utilizza una soglia in dollari pro capite al giorno. Sono poveri in senso assoluto coloro che non raggiungono tale soglia. 



  • Quello non monetario: una misura abbastanza recente e innovativa, presentata dall’UNDP (il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo) nel suo Rapporto del 2010. È l’Indice di povertà multidimensionale (MPI) il quale tiene in considerazione le molteplici privazioni che una persona povera può affrontare in termini di scolarizzazione, salute e condizioni di vita. 


Il fatto che generalmente si utilizzino delle variabili economiche non risiede nel fatto che gli altri aspetti non siano ritenuti importanti, ma perché sono più difficili da misurare. 

Conseguenze della povertà: 

Molto spesso quando si parla di povertà o di disuguaglianze non si tiene conto delle conseguenze che queste ultime hanno sulla salute delle persone. 

La salute, infatti, è distribuita in modo profondamente diseguale sia a livello globale sia all’interno di ciascun paese. 

Tutto ciò non è dato semplicemente dal fatto che le persone più povere riescono ad accedere più difficilmente alle cure mediche (che è un problema molto grave) ma il problema principale è che queste ultime si ammalano maggiormente delle persone più ricche. Non è un trend che vale solo nel caso in cui si mettano a confronto persone molto povere con persone molto ricche, ma vale anche se vengono messe a confronto persone di classi sociali simili, quelle più abbienti avranno meno probabilità di ammalarsi rispetto alle persone meno abbienti. 

Le cause delle malattie sono molteplici: il contesto sociale in cui si vive, le proprie abitudini (stile di vita) e la propria predisposizione genetica. Notiamo, però, che il contesto sociale e le abitudini hanno una grande rilevanza, facciamo un esempio: 

una persona povera negli Stati Uniti che vive in un quartiere non particolarmente centrale, se non ha la macchina e vicino alla propria abitazione ha solo supermercati in cui il cibo “spazzatura” costa molto meno rispetto al cibo “sano”, sarà portata ad acquistare cibo che a lungo andare può danneggiare la salute e causare problematiche come obesità o malattie cardiovascolari. 

Ancora oggi c’è una grande tendenza a colpevolizzare le persone per la propria condizione economica e le proprie condizioni di salute (per patologie come l’obesità o l’alcolismo…), ma possiamo realmente affermare che siano delle colpe? Molto spesso i comportamenti delle persone sono dettati, almeno in parte, da fattori contestuali e in generale da fattori che sfuggono al loro controllo. 

È, dunque, fondamentale comprendere quali sono le cause di determinati comportamenti o usanze per poter risolvere il problema della povertà. 

Per approfondire: 

Com’è distribuita la povertà nel mondo e come si misura? I dati più aggiornati e le cause (geopop.it) 

 

L’edizione 2024-2025 del portale è supportata dal progetto “AGIRE”, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Comitato interministeriale per la programmazione economica – CUP C29I23001120001
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